AGRICOLTURA E’: “UNA MAGNIFICA ESPOSIZIONE” DICE MATTARELLA IN VISITA A STAND CONFCOOPERATIVE ACCOLTO DA DG DI LORETO

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“una magnifica esposizione” ha detto il presidente della repubblica sergio MATTARELLA visitando stand confcooperative ad “agricoltura e'” accolto da dg fabiola DI LORETO. nell’occasione la confcooperative ha diffuso un comunicato sulla partecipazione al villaggio masaf del del seguente tenore: ” nelle cooperative sociali di tipo b aderenti a confcooperative federsolidarieta’ sono piu’ di 3.000 gli occupati nell’agricoltura sociale, di cui almeno 350 sono i detenuti e ed ex detenuti. un legame forte, quello tra agricoltura, inclusione e percorsi di riabilitazione sociale, che sara’ approfondito attraverso l’esperienza della pasticceria giotto del carcere di padova. l’appuntamento e’ oggi alle ore 18, nello stand di confcooperative fedagripesca ad agricoltura e’, il villaggio masaf nel cuore della capitale, dedicato a raccontare la centralita’ e la poliedricita’ dell’agricoltura dal 24 al 26 marzo. ‘nell’ambito agricolo, in particolare, si segnalano investimenti in crescita nella cooperazione sociale: nel florovivaismo e nell’agricoltura biodinamica e biologica. e sono molte quelle impegnate nel lavoro con detenuti ed ex detenuti, con risultati importanti. su 100 detenuti che seguono percorsi di formazione e di inserimento lavorativo in carcere nelle cooperative sociali, la recidiva e’ abbattuta drasticamente a meno del 10%, un aspetto significativo al confronto con chi e’ sottoposto a trattamenti standard che ha una recidiva dell’80%. e c’e’ ancora molto margine per far crescere l’impegno della cooperazione sociale in questo ambito, forte anche del lavoro che si sta portando avanti nel settore agricolo’, ha dichiarato stefano GRANATA, presidente di confcooperative federsolidarieta’. ‘crediamo profondamente che l’individuo non sia definito solo dal suo errore e che il lavoro possa far emergere risorse personali, inespresse o sopite, diventando anche uno strumento di conoscenza di se’, oltre che di crescita professionale. con questa convinzione, vent’anni fa, abbiamo portato il laboratorio di pasticceria giotto all’interno della casa di reclusione di padova, per lavorare fianco a fianco con i detenuti. in questi anni, quasi 300 persone sono state guidate in un percorso formativo e professionalizzante nell’arte pasticcera e non solo. da una piccola squadra iniziale, siamo arrivati a sei maestri pasticceri e altri cinque professionisti che guidano un gruppo di 50 detenuti’, ha detto matteo MARCHETTO, presidente della cooperativa sociale work crossing, che gestisce la pasticceria giotto nel carcere di padova. il rigore e’ quello che la scienza pasticcera richiede, unito alla precisione dei metodi artigianali che contraddistinguono i prodotti giotto, piu’ volte premiati da gambero rosso e dall’accademia della cucina italiana, e riconosciuti anche all’estero da cbs e dal new york times. ‘lottiamo per fare in modo che il lavoro in carcere possa davvero essere un ponte tra il mondo dentro e fuori, uno strumento riabilitativo concreto, un luogo dove le persone possano mettersi alla prova prima di tornare in societa’. inoltre, favoriamo l’inserimento lavorativo in altri ambiti della nostra cooperativa una volta terminata la pena e iniziata una nuova vita’, ha concluso MARCHETTO”.