(riproduzione riservata)
“‘la visita del commissario ue all’agricoltura christophe HANSEN a roma il prossimo 25 marzo, in occasione del 68° anniversario dei trattati di roma e dell’iniziativa ‘agricoltura e” promossa dal masaf, assume un significato che va oltre l’appuntamento istituzionale. la scelta di questa data sottolinea il ruolo centrale che l’europa deve tornare ad avere nel garantire una politica agricola capace di valorizzare e tutelare il settore, accompagnandolo verso nuove sfide e opportunita”, afferma oggi il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, sul sole 24 ore”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che cosi’ prosegue: “GIANSANTI sottolinea come il quadro geopolitico internazionale imponga all’unione europea un approccio piu’ pragmatico e meno idealista alle questioni economiche, ambientali e sociali. il settore primario sta gia’ vivendo un cambio di passo, per essere piu’ attraente, competitivo, resiliente ed equo. la strategia delineata dal commissario HANSEN con il documento ‘vision for agriculture and food’ traccia le priorita’ del comparto per il prossimo decennio, puntando su innovazione, sostenibilita’ e competitivita’. ‘finalmente si parla di redditivita’ per gli agricoltori, di una piu’ efficace gestione delle risorse naturali e di misure concrete per garantire che i produttori non siano costretti a vendere sotto i costi di produzione. importante anche l’annuncio della revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e delle nuove misure per garantire reciprocita’ negli standard di produzione tra ue e paesi terzi’, ha evidenziato il presidente di confagricoltura. un altro punto chiave riguarda il superamento della stagione del green deal, cosi’ come concepita nella precedente commissione, a favore di un approccio piu’ equilibrato, basato su evidenze scientifiche e sulla valorizzazione delle aree rurali. resta centrale la sostenibilita’, ma con maggiore attenzione alla redditivita’, alla semplificazione burocratica e alla competitivita’ delle imprese. sul piano delle risorse, il presidente ha ribadito la necessita’ di un impegno finanziario adeguato: ‘la riforma della pac non puo’ prescindere da finanziamenti solidi a livello europeo. siamo contrari a un unico fondo nazionale per la pac e le politiche di coesione e chiediamo un impegno economico chiaro e strutturato su scala unionale’.”.