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I”la scelta del qr code sulle bottiglie del vino va nella direzione gia’ intrapresa da coldiretti, che lo scorso anno ha lanciato un apposito servizio digitale per sostenere le aziende nell’impegno di assicurare trasparenza in etichetta, cosi’ come l’indirizzo verso una maggiore flessibilita’ che deve pero’ valere a 360 gradi. e’ il primo commento di coldiretti e filiera italia in merito al pacchetto presentato dalla commissione ue che segue le raccomandazioni del gruppo di alto livello vino dello scorso dicembre”. lo rende noto un comunicato della coldiretti che cosi’ prosegue: “la soluzione del qr code per armonizzare il mercato vinicolo e garantire le informazioni necessarie ai consumatori va indubbiamente a facilitare il lavoro delle imprese. coldiretti ha gia’ predisposto un apposito servizio, ‘+info’, per supportare al meglio le aziende vitivinicole. grazie a un qr code stampato sull’etichetta cartacea, chi acquista puo’ accedere a una pagina web che raccoglie tutte le informazioni necessarie, rendendo l’etichetta piu’ snella e completa, dalle informazioni nutrizionali e indicazioni per lo smaltimento degli imballaggi fino al collegamento al sito web della cantina. positiva anche la volonta’ della commissione di garantire flessibilita’, la quale va comunque estesa a 360 gradi. serve meno burocrazia su tutte le misure ocm, dagli investimenti alla promozione. al tempo stesso va fatta chiarezza sul tema dei dealcolati e degli ingredienti in essi utilizzabili, per evitare di confondere i consumatori nel momento in cui si vuole assicurare piena trasparenza”. “il vino e’ un prodotto che vanta una tradizione millenaria e che, se consumato moderatamente, puo’ portare numerosi benefici per la salute, come affermano numerosi studi scientifici. appare dunque assurda ogni proposta di mettere avvertenze allarmistiche in etichetta”, sottolinea il presidente della coldiretti ettore PRANDINI. “e’ di vitale importanza evitare scelte schizofreniche – aggiunge luigi SCORDAMAGLIA amministratore delegato di filiera italia -, scongiurando il rischio che la dichiarata volonta’ della commissione di sostenere il comparto vitivinicolo, in un momento peraltro complesso a causa della minaccia dei dazi americani, venga smentita da iniziative che andrebbero a penalizzarlo, come l’ipotesi di apporre sulle bottiglie etichette allarmistiche”.