(riproduzione riservata)
“il nuovo sistema per il calcolo dello sforzo di pesca accoglie le nostre richieste per un fermo piu’ sostenibile per le imprese”. lo afferma in un comunicato il vicepresidente di confcooperative fedagripesca paolo TIOZZO nel commentare il decreto sul fermo pesca 2025. “prosegue l’impegno del masaf nel segno di un fermo pesca piu’ flessibile in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle marinerie. calcolare lo sforzo effettivo di pesca quantificando esclusivamente il periodo effettivo in cui il peschereccio svolge l’attivita’ di prelievo consente di ridurre i costi di gestione legati al carburante e permette agli equipaggi di lavorare con maggiore tranquillita’. visto che negli ultimi 10 anni abbiamo perso il 30% dei giorni di pesca, le volte che i pescherecci escono in mare devono poter fare senza l’assillo dei tempi di rientro in porto. l’adozione del decreto a marzo, con largo anticipo rispetto al passato, e’ un buon segnale per le marinerie in grado cosi’ di programmare meglio le attivita’ di pesca”, conclude TIOZZO