RISO: CONFAGRICOLTURA VENETO, PREVISIONI DISEMINA +3,3% MA IL NEMICO E’ LA PIOGGIA

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“buone prospettive per le semine 2025 di riso in veneto. secondo il sondaggio dell’ente nazionale risi si prevede + 1,46% per la varieta’ vialone nano, prediletta dalle province di verona e vicenza (grumolo delle abbadesse) e +2,75% per il carnaroli, coltivato nel delta del po ma anche nel veronese”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura veneto, che cosi’ prosegue: “ancora piu’ ottimistiche le previsioni per altre due varieta’ di riso che, oltre al carnaroli, fanno parte del delta del po igp: 61,20% per il baldo e +14,81% per l’arborio. ‘gli agricoltori sono invogliati a seminare perche’ le quotazioni del riso sono molto alte – spiega filippo SUSSI, presidente dei risicoltori di confagricoltura veneto -. questo perche’ lo scorso anno la produzione e’ stata bassa a causa del meteo: troppe piogge in primavera in fase di semina e in autunno in fase di raccolta, oltre all’eccesso di caldo durante la fioritura. anche quest’anno partiamo con parecchia acqua dal cielo, che in questi mesi ha reso impossibile entrare nei campi per la lavorazione del terreno. ma ci auguriamo che, in prossimita’ delle semine, che andranno dal 15 aprile al 15 maggio, il tempo volga al bello e si riesca a eseguire l’operazione. altrimenti si rischia un’altra annata con le rese basse. e sarebbe il quarto anno consecutivo condizionato da problematiche diverse. l’anno scorso dalle piogge, il 2022 e il 2023 dalla siccita”. per marco UCCELLATORI, presidente della sezione riso di confagricoltura rovigo, la pioggia finora e’ stata benefica per il delta del po. ‘con tutta l’acqua caduta non dovremmo avere problemi, quando arrivera’ il caldo estivo, di risalita del cuneo salino, che e’ letale per le coltivazioni di riso – sottolinea -. la stagione si prospetta dunque buona, anche se adesso ci auguriamo che il tempo migliori per riuscire a entrare nelle risaie, dove non abbiamo piu’ fatto nulla da quando abbiamo trebbiato. per quanto riguarda l’aumento di superfici, ce lo aspettavamo perche’ i prezzi sono molto elevati per le varieta’ del delta. basti pensare che il carnaroli e’ arrivato a 100 euro al quintale, ma se si seminera’ di piu’ mi aspetto che torni a un livello piu’ basso, attorno a 70 euro. nel delta siamo rimasti in pochi a coltivare riso, ma e’ una coltura in cui continuiamo a credere perche’ i prezzi sono sempre migliori di tutte le altre’. secondo i dati di veneto agricoltura la superficie coltivata a riso nel 2023 e’ stata in lieve crescita (+0,8%), attestandosi a 3.050 ettari. il 90% degli investimenti si concentra nelle province di verona (2.180 ettari circa, +3,9%) e rovigo (550, -8,3%)”.