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“l’accordo politico sulla direttiva sul monitoraggio del suolo, con l’obiettivo non vincolante di raggiungere ‘suoli sani’ entro il 2050, puo’ essere un passo avanti verso una normativa nazionale ma non deve comportare obblighi diretti per gli agricoltori”. lo afferma in un comunicato la cia-agricoltori italiani che negli anni ha sempre promosso campagne contro il consumo di suolo, l’erosione e la perdita di sostanza organica nei terreni europei. “l’agricoltura ha bisogno di suolo, fertile e pulito, che e’ il primo asset su cui l’europa puo’ poggiare la battaglia per l’adattamento al cambiamento climatico ed il contrasto alla perdita di biodiversita’”, ha dichiarato il presidente nazionale cia cristiano FINI. “cia ora seguira’ gli step successivi del processo legislativo al consiglio e in parlamento, accertandosi che il testo concordato ieri non comporti imposizioni di obblighi diretti e oneri burocratici agli agricoltori”.