MIISTRO LOLLOBRIGIDA

ISTRO LOLLOBRIGIDA
La cosa bella di Vinitaly è poter girare tra i produttori e negli stand.
L’Italia è capace di affrontare grandi sfide e anche le opportunità
Noi oggi tocchiamo il massimo dell’Export mai toccato.
Un dato costante: io non ho trovato e non troverò chi chiama alla guerra
con gli stati uniti sul piano economico noi dobbiamo fare la guerra sul
nostro campo. Noi siamo la superpotenza della qualità e questa è l’unica
sfida che possiamo vincere.
Gli stati uniti sono un mercato importante e non vogliamo rinunciarci.
Verranno tanti ministri per far vedere l’attenzione del governo per questo
evento e questo comparto.
Noi abbiamo bisogno di rivedere le regole in Europa perché dobbiamo avere
meno burocrazia e più politiche di sostegno.
Il commissario sta dicendo cose che l’italia sta dicendo da mesi: lavoriamo
per tutelare e valorizzare il nostro vino.
Verranno i due commissari dell’agricoltura e della salute europei per
chiudere definitivamente questa storia del vino che non fa male.
Uno dei temi che dobbiamo sottolineare agli stati uniti è che quando si
mettono dazi si mette a rischio anche la salute perché si penalizzano i
prodotti di qualità.
Forme di protezione anche sul sistema vino, abbiamo aggiunto alle etichette
il tricolore per meglio identificare il prodotto italiano e contrastare
l’italian soundig.
Poi c’è la promozione e dobbiamo continuare perché i risultati sono
arrivati e quindi siamo nella strada giusta.
Far capire agli altri cosa vuole dire made in Itlay.
Aprire novi mercati e consolidare quelli che abbiamo perché non si i perde
un mercato perché è stato eletto un presidente invece che un altro.
L’Unione Europea deve essere in grado di mettere le imprese nelle
condizioni di essere competitive nel mondo.
Il nostro primo avversario è la criminalizzazione di questo prodotto e per
questo dobbiamo raccontare le ragioni del vino, le ragioni per cui questo
gioiello italiano dovrà restare ad essere un gioiello del nostro paese.