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“la condizionalita’ sociale della nuova pac deve trovare piena attuazione, anzi deve essere rafforzata ulteriormente. i finanziamenti della politica agricola comune devono andare solo alle aziende agricole che rispettano i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, la loro sicurezza e salute. contro lo sfruttamento del lavoro nei campi e contro ogni forma di caporalato servono controlli, che devono crescere nel numero e nella qualita’, a partire da un serio coordinamento fra i tanti organi ispettivi preposti. abbiamo una buona legge, la legge 199 del 2016: va applicata. va invece cancellata e superata la bossi-fini, mettendo in campo politiche di inclusione che abbiano nel lavoro regolare e sicuro il loro pilastro. lo abbiamo detto nei giorni della morte di satnam SINGH, lo diciamo ancora piu’ forte oggi, che inizia il processo a latina per questo omicidio drammatico, figlio di uno sfruttamento disumano che ferisce la democrazia e che ostacola, con una concorrenza sleale, l’attivita’ onesta di tante imprese agricole”. lo afferma in un comunicato camilla LAURETI, eurodeputata del pd, vicepresidente di s&d e responsabile dem per le politiche agricole. “anche da parte nostra, di consumatori e cittadini – prosegue – e’ indispensabile pero’ sviluppare maggiore consapevolezza rispetto a cio’ che arriva sulle nostre tavole: ci chiediamo troppo poco in che condizioni di lavoro e’ stato prodotto il cibo che acquistiamo e che mangiamo ogni giorno. come fotografato dall’ultimo rapporto su agromafie e caporalato dell’osservatorio rizzotto, siamo di fronte ad un sistema malato fatto di 200 mila lavoratori irregolari, esposti allo sfruttamento anche delle organizzazioni criminali, a condizioni di vita in cui vengono negati diritti umani fondamentali. e’ inaccettabile per un paese democratico”.