VINITALY TALK 

ITALY TALK

FEDERICO BRICO
Due focus su Vinitaly.
Vinitaly e lo sport: non esiste manifestazione sportiva che non si avvi con
un brindisi. Credo sia importante questo collegamento far sport e vino.
Ristorazione: il miglio ambasciatore nel mondo. I ristoranti che sono
sparsi in tutte le parti del mondo con la loro carta vini sono i migliori
veicoli commerciali.
Premieremo Bottura e premiando lui premiamo tutti i ristoratori nel mondo

MARZIA VARAGLIONE PResidente del CEEV
I dazi daranno un contraccolpo importante su tutte le imprese europee e
dobbiamo cominciare a pensare come Europa.
Non possiamo combattere muro contro muro ma aprire un dialogo perché a
perderci ci siamo noi produttori europei ma anche gli imprenditori
dell’atlantico.
Siamo certi che non sia neppure l’intenzione degli Stati Uniti di
proseguire in questa politica. Da perdere siamo entrambi ed è per questo
che dobbiamo lavorare ad un dialogo di apertura.

MATTEO ZOPPAS presidente ICE
La situazione oggi sui dazi è molto incerta.
C’è già stata una corsa agli ordini in America nei gironi precedenti.
Capire quanto inciderà il dazio è difficile fino a quando non si riaprirà
il mercato e capiremo come reagirà il mercato degli acquisti.
C’era già un calo di acquisti all’inizio dell’anno scorso poi alla fine
dell’anno abbiamo chiuso con un +5%.
I dazi sicuramente penalizzeranno ma occorre capire bene su quali categorie
di prodotto incideranno.
Quello che stiamo facendo è dare una sorta di vademecum su come si inciderà.
Oggi quando si dice non allarmismo non significa che i dazi non sono
importanti e che non dobbiamo preoccuparci ma che dobbiamo avere un
approccio razionale.
Abbiamo una presidente del consiglio che ha un buon rapporto con
l’amministrazione americana, abbiamo un ministero che ci crea le condizioni
per andare all’estero Urso e abbiamo un ministro dell’agricoltura
Lollobrigida che è in trincea per capire come aiutare le imprese.
Ci sono già degli strumenti commerciali aperti, li abbiamo già a
disposizione e quindi acceleriamo per gestire anche le conseguenze dei
dazi. Sono strumenti che funzionano, che stanno già dando dei risultati e
che possono compensare i danni dei dazi.
Gli Stati Uniti sono un mercato importante e per questo abbiamo creato
Vinitaly a Chicago perché esserci sul mercato americano significa avere una
grande vetrina in tutto il mondo.

LUCA CIRIANI – ministro per i rapporti con il parlamento
Siamo tutti qui a sostenere vinitaly e il vino italiano.
Io sono Friulano e quindi sono naturalmente amico del vino e sono sempre
venuto a promuovere il vino della mia regione e ho imparato negli anni
quanto sia importante la civiltà del vino.
Noi a questa civiltà del vino, che è la civiltà del terriorio, delle
persone che ci lavorano dobbiamo continuare a tenerci e siamo orgogliosi
dei nostri prodotti italiani.

ALESSANDRO GIULI – MINISTRO DELLA CULTURA
Provate ad immaginare come sarebbe questo nostro mondo se non ci fosse il
vino. La cultura e l’arte, la presenza del vino e dei paesaggi del vino.
Il vino è come il mare non conosce confini e vincerà.
Il vino è il prodotto attraverso il quale il mondo occidentale intorno al
vino e al banchetto decideva le cose fondamentali.
Quanti accordi di pace si sono siglati con un brindisi di vino?
Come si fa a criminalizzare il vino che è al cuore della liturgia della
messa.
Come si fa a pensare che il vino fa male se rappresenta la transizione del
sangue di Cristo.
La radice della parola vino è la stessa di Venere.
Bacco che si avvicina ad Arianna in un piatto nel museo etrusco a roma:
voglio berlo adesso questo vino perché domani chissà. Il vino è la massima
espressione europea ed universale.

MINISTRO URSO
Il mondo è totalmente cambiato e non da ora. Già con la pandemia e poi con
la guerra in Ucraina si è destrutturata l’economia.
In questi 5 anni le esportazioni che sono cresciute più nel mondo sono
state quelle italiane.
L’Italia si è piazzata al 4° posto come esportatori e questo ci dice che il
nostro sistema è resiliente, capace di reggere alle crisi e di reagire più
di altri quando ci sono delle opportunità.
Neiente panico, cerchiamo di smontare i rischi che ci sono dalle barriere
di ingresso e lavoriamo per accordi nuovi di libero scambio con nuovi paesi.
Nel contempo noi abbiamo davanti a noi un’altra cosa: l’impatto dei dazi
americani secondo la Banca centrale europea avrà un impatto sulla crescita
europea 0,3% altri dicono fino all’1%.niente panico, responsabilità, non
reazioni di pancia ma di cervello.
Se a dazi rispondo con dazi e so che mi faccio ancora più male occorre che
mi muovo con altre misure.
Innanzitutto proponendo una descaletion come hanno fatto alcuni paesi come
il Vietnam. La Cina invece ha risposto aumentando i dazi.
Io credo che una scelta sensata come Europa sarebbe di dire abbassiamo i
dazi.
Se evitiamo l’escaletion ma anzi se riusciamo a imboccare la strada
dell’abbattimento dei dazi io credo che riusciremo a superare questo timore
e riaprire un mercato.
La via maestra è riunificare l’occidente per competere al meglio nel mondo.
Questa è la strada che noi vogliamo perseguire.
Se poi dovesse passare la linea politica che una forza politica ha indicato
di boicottare le produzioni americane pensiamo cosa può accadere.
I dazi americani colpiscono maggiormente la componentistica dell’auto che è
il comparto maggiormente colpito.
Abbiamo chiesto misure di compensazione europee. Quando saremo con
esattezza quali saranno i dazi con ragione, consapevolezza e razionalità
sapremo indicare le vie della compensazione che dovranno essere europee per
riaffermare la competitività del continente. Se reagiamo di impulso ci
vedremmo soccombere.

LUCA ZAIA – PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO
Penso che sia fondamentale che il primo esportatore nel mondo e 600 milioni
di euro negli stati uniti, che l’Europa non può fare un muro contro un muro
con gli stati uniti.
Immaginare che l’Europa che già non dialoga con la Russia, che ha problemi
con la Cina, se si isolasse anche con gli Stati Uniti sarebbe un problema.
Io penso che l’italia unico paese che non ha rotto le palle durante la
campagna elettorale americana possa essere il paese che diventi il fulcro
di una mediazione.
Musk ieri ha parlato di un’area di libero scambio tra Ue ed Usa e credo che
questa sia una tematica importante.