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ASSALZOO COMPIE 80 ANNI. A ROMA ASSEMBLEA APERTA DAL PRESIDENTE FERRARI
la relazione del presidente di assalzoo silvio FERRARI ha aperto i lavori dell’assemblea annuale che quest’anno e’ coincisa con l’80mo dell’associazione. il presidente ha ricordato il percorso svolto dall’associazione negli 8 decenni di vita. la dg lea PALLARONI ha consegnato i premi assalzoo ed e’ stato ricordato giordano VERONESI, presidente emerito dell’associazione recentemente scomparso. il presidente di nomisma paolo DE CASTRO e ersilia di TULLIO hanno presentato uno studio sullo sviluppo della mangimistica nell’economia italiana e sul ruolo nell’accrescimento di valore e di produzione riflesso all’interno della filiera zootecnica. gli elementi emersi sono stati al centro di una tavola rotonda, moderata da tonia CARTOLANO (skytg24) cui hanno preso parte silvio FERRARI e paolo DE CASTRO, i presidenti di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, di coldiretti, ettore PRANDINI. e’ intervenuto il sottosegretario patrizio LA PIETRA. presenti in sala tra gli altri sergio MARCHI, direttore generale ismea, francois TOMEI, direttore generale assocarni, andrea CARRASSI, direttore generale assitol, piero luigi PIANU, direttore italmopa.
80MO ASSALZOO: VIDEO AGRAPRESS CON LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE FERRARI E DALLA DG PALLARONI
in occasione dell’assemblea assalzoo agra press ha ripreso in due video le dichiarazioni sul passato e futuro dell’associazione concesse alla nostra agenzia dal presidente silvio FERRARI https://youtu.be/xkqn9P5MwGE e dal direttore generale lea PALLARONI https://youtu.be/0PTqNP8fFdk.
80MO ASSALZOO: TAVOLA ROTONDA CON FERRARI, DE CASTRO, FINI, GIANSANTI, PRANDINI. PRESENTATA RICERCA DI NOMISMA
“nel corso della giornata di celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dalla fondazione di assalzoo (associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici), svoltasi a villa aurelia ieri, si e’ svolta una tavola rotonda sul ruolo dell’alimentazione animale, alla quale hanno partecipato silvio FERRARI, presidente assalzoo, paolo DE CASTRO, presidente nomisma, cristiano FINI, presidente cia-agricoltori italiani, massimiliano GIANSANTI, presidente confagricoltura e presidente copa (comitato delle organizzazioni professionali agricole), ed ettore PRANDINI, presidente coldiretti”. lo rende noto un comunicato di assalzoo, che cosi’ prosegue: “lo studio nomisma presentato nel pomeriggio di ieri era focalizzato su tre aspetti principali: la trasformazione industriale della mangimistica, gli effetti migliorativi sull’alimentazione animale e la conseguente rivoluzione quantitativa e qualitativa delle filiere zootecniche. anche in virtu’ del suo ruolo di presidente nomisma a dare le coordinate del ragionamento e’ stato paolo DE CASTRO: ‘i dati che emergono dallo studio sono di grande interesse. c’e’ uno spaccato della rinascita industriale italiana dal 1945 a oggi che testimonia come l’ingegno degli imprenditori e la qualita’ del prodotto siano davvero le chiavi vincenti per la competizione economica. soprattutto in un settore come quello alimentare. l’apporto della mangimistica alla crescita zootecnica rappresenta un tassello fondamentale per il successo del cibo italiano a livello mondiale, vero tratto distintivo del made in italy’. ‘ritrovo molte decisioni che da mangimisti abbiamo preso negli anni – ha sottolineato silvio FERRARI – e che si sono rivelate appropriate. la continua spinta all’innovazione e all’adattamento delle formulazioni ha permesso di migliorare quell’indice di conversione che e’ proprio l’elemento chiave al quale fare riferimento. il grande merito della mangimistica italiana e’ stato appunto quel continuo sforzo a fare di piu’ con meno, quella inclinazione naturale alla sostenibilita’ quando ancora nessuno ne parlava’. ‘complimenti ad assalzoo e al suo cammino – evidenzia cristiano FINI -. i dati presentati oggi dimostrano come, di questo cammino, siamo un po’ tutti partecipi. la mangimistica non e’ un comparto separato, ma un ingranaggio indispensabile per la tenuta dell’intero sistema agroalimentare. siamo protagonisti di uno stesso percorso, con l’obiettivo comune di continuare a migliorare la zootecnia italiana, nel segno di una nuova alleanza di filiera, fondata su sostenibilita’, qualita’, competitivita’, innovazione. asset che i nostri agricoltori e allevatori sperimentano ogni giorno per cercare di anticipare il futuro. e vogliamo continuare a farlo insieme’. ‘c’e’ un sistema italia che funziona – ha ricordato massimiliano GIANSANTI – dal 1945 e funziona oggi ancor meglio: e’ la filiera agricola, zootecnica e alimentare. si tratta di un’eccellenza che ha alle spalle le competenze di un mondo produttivo che sa legare tradizione e innovazione. assalzoo dimostra di essere protagonista di questo sistema perche’ la mangimistica italiana e’ stata in grado di innovare l’alimentazione degli animali da reddito contribuendo ampiamente a migliorare gli indici di conversione degli alimenti e quindi le performance produttive con una attenzione alla salute e benessere degli animali fornendo strumenti essenziali per la competitivita’ delle nostre imprese zootecniche. si coglie oggi sempre piu’ l’attenzione posta dai mangimifici a fornire un prodotto che punta all’ottimizzazione dell’utilizzo delle materie prime per una maggiore sostenibilita’ economica e ambientale, fondamentali per favorire la reddittivita’ delle imprese e ridurre il gap negativo dell’autoapprovvigionamento nazionale delle materie prime per il feed. un’evoluzione legata all’alimentazione di precisione adattabile a una moderna zootecnia sempre piu’ proiettata all’evoluzione digitale ed alla robotizzazione anche per il calcolo delle razioni alimentari e per la loro distribuzione agli animali. siamo lieti di celebrare la storia di questa associazione: in questi anni abbiamo lavorato spesso insieme e sono sicuro che continueremo al farlo per il bene e la crescita dell’agroalimentare nazionale’. ‘partecipare al confronto promosso da assalzoo – ha dichiarato ettore PRANDINI – rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare il dialogo tra tutti gli attori della filiera zootecnica italiana. in un momento in cui le nostre imprese affrontano sfide sempre piu’ complesse – dall’aumento dei costi di produzione all’instabilita’ dei mercati internazionali – e’ fondamentale costruire una strategia condivisa che sappia valorizzare il ruolo della mangimistica come anello centrale nella sicurezza alimentare del paese. oggi piu’ che mai serve una visione di sistema, capace di sostenere l’innovazione, di garantire la qualita’ lungo tutta la catena produttiva e di difendere la sovranita’ alimentare nazionale. l’italia puo’ e deve puntare su un modello zootecnico sostenibile, competitivo e trasparente, in cui ogni componente della filiera contribuisca a generare valore per i produttori, per i consumatori e per l’ambiente. e’ questa la sfida che abbiamo davanti: rafforzare le alleanze, semplificare la burocrazia e riportare al centro l’impresa agricola, difendendo il reddito degli allevatori e promuovendo un’agricoltura multifunzionale, moderna e integrata con i territori’.”.
80MO ASSALZOO: LA PIETRA (MASAF), UNA STORIA ITALIANA DI SUCCESSO CHE GUARDA AL FUTURO
“‘su indicazione del presidente del consiglio giorgia MELONI, e’ per me un vero piacere partecipare alla celebrazione dell’importante traguardo raggiunto da assalzoo’, ha dichiarato il sottosegretario al masaf, patrizio giacomo LA PIETRA, intervenuto in rappresentanza del governo e del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste alla giornata evento per l’ottantesimo anniversario della fondazione di assalzoo (associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici), svoltasi a villa aurelia a roma”. lo rende noto un comunicato del masaf. “questa giornata permette di comprendere al meglio l’importante cammino che ha compiuto la zootecnia e l’agroalimentare italiano in questi ottant’anni, evidenziandone gli aspetti che hanno contributo al successo internazionale: professionalita’ e tradizione, innovazione e ricerca, salute e benessere animale, qualita’ e sicurezza delle nostre produzioni agro-zootecniche”, ha sottolineato LA PIETRA, che ha concluso: “questi pilastri rappresentano la nostra storia e sono anche le fondamenta su cui costruire la crescita del futuro. sono sicuro che assalzoo procedera’ su questa strada e continuera’ a collaborare con le istituzioni, come in questi anni ho potuto constare direttamente”.
80MO ASSALZOO: MARCHI (ISMEA), L’ASSOCIAZIONE E’ UN PILASTRO DELLA FILIERA AGRO-ZOOTECNICA ITALIANA
“l’industria mangimistica italiana ha celebrato ieri un importante traguardo: l’80° anniversario della fondazione di assalzoo – associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici”. lo rende noto un comunicato di ismea, che cosi’ prosegue: “un incontro che ha riunito istituzioni, imprese, rappresentanti del mondo agricolo e della ricerca per riconoscere il ruolo fondamentale dell’associazione nello sviluppo del comparto agro-zootecnico nazionale. in occasione dell’anniversario, il direttore generale di ismea, sergio MARCHI, ha voluto esprimere apprezzamento per il percorso di assalzoo, sottolineando il contributo strategico del comparto mangimistico alla sicurezza alimentare, alla sostenibilita’ ambientale e alla crescita del sistema agroindustriale italiano. per l’occasione, il direttore MARCHI, desidera ricordare il recente rinnovo del protocollo d’intesa triennale tra ismea e assalzoo per il periodo 2025-2027, che rafforza una collaborazione avviata nel 2019. l’accordo promuove un’integrazione sempre piu’ stretta tra agricoltura, zootecnia e industria mangimistica, con azioni congiunte su analisi di mercato, sostenibilita’, formazione e divulgazione scientifica. ‘un sentito ringraziamento al presidente silvio FERRARI e a tutta assalzoo per l’impegno e la visione dimostrati in questi 80 anni – ha sottolineato MARCHI -. la vostra attivita’ ha costituito, e continua a rappresentare, un pilastro per l’intera filiera agro-zootecnica italiana. guardiamo con convinzione a un futuro di collaborazione e innovazione condivisa’.”.
80 ASSALZOO: NOMISMA, PRODUTTIVITA’, EFFICIENZA E QUALITA’, TRE PLUS DELLA CRESCITA DELLA MANGIMISTICA
“produttivita’, efficienza e qualita’: sono questi i tre plus che definiscono il successo della mangimistica. e’ il quadro che emerge dalla presentazione dello studio promosso da assalzoo (associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici) in collaborazione con nomisma in occasione della celebrazione dell’ottantesimo anniversario della fondazione associativa”. lo rende noto un comunicato di assalzoo, che cosi’ prosegue: “lo studio restituisce la fotografia di un settore in grado di raccogliere la sfida della sostenibilita’ quando questa era ancora lontana dei riflettori del dibattito quotidiano. il tratto essenziale che ha caratterizzato la crescita della mangimistica italiana e’ stato, fin dai suoi inizi, fare di piu’ con meno. anzi, fare di piu’ e meglio con meno. il lavoro realizzato da nomisma con la supervisione della dottoressa ersilia DI TULLIO si articola secondo linee tematiche affrontate nella loro evoluzione temporale. a questa elaborazione di natura orizzontale si aggiungono poi importanti approfondimenti verticali che vanno a toccare le grandi aeree dell’alimentazione zootecnica: bovini, suini e avicoli. la costruzione dei dati e la dinamica di analisi di essi fornisce una descrizione importante dei punti di forza del settore mangimistico e dell’intera filiera zootecnica. un primo aspetto che merita di essere evidenziato e che segna la validita’ del modello imprenditoriale che caratterizza il settore mangimistico e’ la dinamica della produzione. nello studio si identificano tre fasi temporali diverse: la fase della crescita esponenziale che dura fino agli anni ottanta, la fase della professionalizzazione che abbraccia i decenni a cavallo del secolo e la fase dell’innovazione permanente che caratterizza l’era della sostenibilita’. a livello numerico, nella prima fase la produzione passa dalle 0,6 milioni di tonnellate degli anni cinquanta alle 11,1 della fine degli anni ottanta, stabilizzandosi intorno ai 13 milioni di tonnellate nel passaggio anni 2000, per poi arrivare a superare le 15 milioni di tonnellate negli anni recenti. oltre al dato produttivo, c’e’ anche il cambiamento della geografia produttiva che merita particolare attenzione: nel 1970 si producevano poco piu’ 3,5 milioni di tonnellate in oltre 1350 stabilimenti; nel 2023 le oltre 15 milioni di tonnellate vengono prodotte in 417 stabilimenti. la produzione media per singolo stabilimento e’ passata dalle 2,7 tonnellate del 1970 alle 36,8 del 2023. e’ chiaro come questa trasformazione sia il frutto di scelte imprenditoriali lungimiranti che hanno trasformato la potenzialita’ della zootecnia italiana. la garanzia di una disponibilita’ di mangimi, sicuri e con alta capacita’ nutrizionale, ha rappresentato il volano di spinta per il resto della filiera, innescando un processo virtuoso in termini di consumi, spesa e miglioramento delle caratteristiche dei prodotti alimentari di origine animale. la dinamica impressa dalla trasformazione del settore mangimistico trova un diretto riscontro attraverso il cambiamento del cosiddetto ‘indice di conversione’ (vale a dire la quantita’ di mangime utilizzata per ottenere un’unita’ di prodotto). piu’ il rapporto e’ basso, piu’ efficiente risulta l’alimentazione; e cio’ vale tanto in termini di costo (la spesa per nutrire un animale) quanto in termine di resa (miglioramento degli effetti nutrizionali). dai dati raccolti nello studio risulta come, negli anni ’60, questo indice fosse per gli avicoli maggiore di 6 (sei chili di mangimi per ottenere un chilogrammo di aumento di peso vivo del capo), per i suini maggiore di 4,7 e per i bovini maggiore di 8. attualmente, anche grazie ai miglioramenti genetici delle specie allevate, questo indice si e’ notevolmente abbassato: 1,6 per gli avicoli con una riduzione di quasi il 50%, 2,7 per i suini con una riduzione di quasi il 40% e di 6 per i bovini con una riduzione di oltre il 30% rispetto agli anni ’60. in questa riduzione si misura la capacita’ di innovazione e di efficientamento che definisce il percorso della mangimistica: produrre di piu’ e meglio con meno materie prime agricole. questa capacita’ trasformativa e’ tanto il frutto di una ricerca industriale e scientifica quanto il risultato di un approccio costitutivamente sostenibile, attraverso il quale si cerca di limitare gli impatti ambientali, pur garantendo cibo di qualita’ per tutte le classi sociali. il riflesso dei miglioramenti legati alla produzione e all’efficientamento dei processi nutrizionali non rimane tuttavia un risultato di natura esclusivamente industriale; esso si riflette innanzitutto nel miglioramento del benessere degli animali allevati. nutrirsi meglio, nutrirsi in maniera appropriata e’ un presupposto per un decorso di vita piu’ salutare. gli effetti delle trasformazioni derivanti dall’alimentazione mangimistica non si riflettono solo sul piano zootecnico, ma anche sull’intera filiera dei prodotti alimentari di origine animale. nello studio c’e’ un esempio estremamente significativo che testimonia proprio questa connessione migliorativa: e’ il caso del latte. agli inizi degli anni ’60 un bovino da latte produceva circa 4127 chili di latte e questo aveva una percentuale di grasso del 3,19%. nel 2000 il livello di produzione era salito a 7772 chili e il latte aveva una percentuale di grasso del 3,59 e una percentuale di proteine del 3,23. nel 2023 i dati si assestano a 9932 chili, 3,90% di grasso e 3,40% di proteine. la progressione indica con chiarezza come la qualita’ del prodotto zootecnico, in questo caso il latte, vada di pari passo con il miglioramento dell’alimentazione animale. un latte piu’ grasso e piu’ proteico e’ un latte con migliori indici nutrizionali e garantisce un ottimale apporto alimentare ai consumatori finali. guardando al domani, la mangimistica riparte dalle sue peculiarita’: produzione, efficienza e qualita’. i tre plus del settore, proiettati nel futuro, si materializzano in una serie di innovazioni in molti casi gia’ in atto: l’automatizzazione dei processi di distribuzione del mangime agli animali, il precision feeding e i mangimi funzionali. si tratta della prosecuzione della via di successo del settore: fare di piu’ con meno, anzi fare di piu’ con meno e fare meglio”.
ASSALZOO: MANGIMISTICA, OTTANT’ANNI DI STORIA AL SERVIZIO DELLA CRESCITA DELL’AGROALIMENTARE
“assalzoo (associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici) compie ottant’anni; l’associazione e’ stata fondata nel 1945 e ha festeggiato la ricorrenza a villa aurelia con una giornata di incontri e celebrazioni incentrata sul ruolo della mangimistica nello sviluppo dell’agrozootecnia e dell’agroalimentare italiano dal dopoguerra a oggi; e con uno sguardo al domani”. lo rende noto un comunicato di assalzoo, che cosi’ prosegue: “la fondazione del 1945 si deve all’intuizione di giorgio MORTARI e di un piccolo gruppo di imprese pioniere. nell’immediato dopoguerra il contesto economico era segnato da poverta’, scarsita’, instabilita’ e dalla necessita’ urgente di ricostruzione. la stessa produzione mangimistica era marginale, priva di una struttura industriale autonoma e basata principalmente sui sottoprodotti della molitura dei cereali, spesso in forma rudimentale. proprio l’esigenza di fornire un supporto nutrizionale adeguato all’allevamento italiano rappresenta l’innovazione prodotta da assalzoo e, di fatto, la trasformazione dell’intera zootecnia italiana. dagli anni cinquanta e sessanta, l’industria mangimistica compie un primo grande salto di qualita’. la quantita’ di mangimi prodotti cresce rapidamente, passando da circa 300mila tonnellate a circa 6 milioni di tonnellate all’anno. e poi dagli anni ottanta anni a oggi la crescita ha continuato a svilupparsi, arrivando oggi a produrre 15,5 milioni di tonnellate all’anno, con un fatturato di circa 10 miliardi di euro e quasi 9.000 addetti escluso l’indotto. e, con essa, impianti moderni, sviluppo tecnologico e miglioramento dei profili di redditivita’ economica. ‘non posso non guardare con un certo orgoglio – sottolinea silvio FERRARI, presidente assalzoo – al cammino svolto dall’associazione in questi ottant’anni. vorrei evidenziare innanzitutto il primo risultato: che assalzoo esista ancora e sia in grande salute, con grandi prospettive davanti. le dinamiche economiche dei decenni passati sono state varie e di elevata complessita’. lo spirito associativo e l’impegno degli imprenditori che ne fanno parte ha permesso a un settore, come quello della mangimistica, di nascere a livello di industriale, di crescere e di essere oggi un assoluto protagonista della filiera agroalimentare, che rappresenta di fatto una delle eccellenze economiche italiane’. lo sviluppo e la crescita del settore mangimistico ha prodotto delle modifiche all’interno dell’associazione, ampliando il raggio di competenze e articolando la struttura operativa in maniera conseguente attraverso la costituzione di quattro gruppi settoriali: mangimi da allattamento e per acquacoltura, materie prime di origine animale, premiscele e additivi, alimenti per animali familiari (pet food). si tratta di quattro gruppi che rispecchiano settori di crescita, di innovazione scientifica e di importante presenza nella vita delle famiglie italiane (come il pet food). e testimoniano l’attenzione dell’associazione ai cambiamenti economici, scientifici e sociali. a cio’ si aggiunge la presenza di un comitato scientifico di scienziati che supportano la ricerca nel settore dell’alimentazione animale e l’esistenza di un gruppo giovani sui quali l’investimento in formazione e’ rilevante per garantire lo sviluppo della mangimistica futura. e la consapevolezza di far parte di una filiera complessa ha portato l’associazione in collaborazione con nomisma a elaborare il concetto di d feedeconomy attraverso il quale misurare il peso del valore economico che scaturisce dal mondo del feed (nel 2023 circa 150 miliardi di euro). ‘l’assalzoo di oggi – evidenzia lea PALLARONI, direttore generale dell’associazione – e’ una realta’ complessa e moderna che si nutre di tante componenti. c’e’ una forte attenzione alla questione regolatoria che permette ai nostri associati di produrre in sicurezza mangimi di qualita’. c’e’ una visione di sistema che si sostanzia negli studi della feedeconomy e nella costruzione di un sistema informativo per il settore. c’e’ un’attenzione al futuro con le iniziative che abbiamo messo in campo in questi anni per permettere al settore di vincere la sfida della sostenibilita’. c’e’ un investimento continuo nella crescita del gruppo di lavoro associativo e un attivo confronto con tutte le parti del nostro settore produttivo che permette davvero alla mangimistica di essere un settore all’avanguardia. e assalzoo lo e’ con essa’. assalzoo e’ stata protagonista fin dalla nascita della comunita’ europea. nel 1959 – due anni dopo la firma del trattato di roma – e’ tra i soci fondatori di fefac, la federazione europea dell’industria mangimistica, preposta al dialogo con la commissione europea in materia di regolamentazione e strategie sull’alimentazione animale. e da quel momento ha investito impegno ed energia nella costruzione di un’idea comune di continente che avesse una normativa unitaria, un sistema economico aperto e una capacita’ di promuovere la salute alimentare dei cittadini europei. tale impegno e’ stato piu’ volte concretizzato dalla presenza di imprenditori italiani alla guida della federazione e nelle massime posizioni di responsabilita’. ‘non posso nascondere il grande piacere – rimarca pedro CORDERO, presidente fefac – di poter celebrare un anniversario cosi’ importante per un’associazione che ha svolto un ruolo essenziale in italia e in europa. l’apporto di assalzoo alla crescita del settore dell’alimentazione animale e’ stato costante nel corso di questi decenni, garantendo – anche quando questo sembrava un traguardo lontano – la nascita e la crescita di quel mercato comune che e’ oggi la comunita’ europea. l’augurio che posso fare all’associazione non puo’ essere altro che continuare questo cammino con la qualita’ che e’ stata dimostrata in questi decenni. e di continuare a farlo insieme con fefac'”.