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“le specialita’ coltivate dagli studenti degli istituti agrari e alberghieri italiani sbarcano nei mercati contadini di campagna amica per valorizzare l’impegno quotidiano dei ragazzi che nelle scuole lungo lo stivale producono vini pregiati, olio extravergine, pasta artigianale, conserve e tanto altro. e’ il risultato dell’accordo tra miur e fondazione campagna amica sottoscritto nell’ambito della presentazione a roma del piano per la valorizzazione degli istituti agrari e alberghieri, alla presenza del ministro dell’istruzione e del merito giuseppe VALDITARA e della presidente di terranostra campagna amica dominga COTARELLA”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “il ministero selezionera’ gli istituti agrari e alberghieri che si distinguono per qualita’ e innovazione nella produzione del made in italy. a loro sara’ data la possibilita’ di partecipare a mercati organizzati da campagna amica, dove gli studenti – insieme ai docenti – potranno raccontare, promuovere e vendere direttamente i propri prodotti. nei mercati saranno allestiti spazi di incontro con il pubblico, gestiti dagli studenti stessi, che potranno cosi’ vivere un’esperienza diretta di promozione e racconto del made in italy prodotto nelle scuole. ‘vogliamo riconoscere in maniera sempre piu’ concreta il ruolo centrale di queste scuole nel formare quelli che sono i giovani che costruiranno un proprio futuro nelle campagne e nel cibo made in italy, che saranno protagonisti nei mercati, che andranno a raccontare i nostri prodotti agroalimentari – ha sottolineato COTARELLA -. siamo sempre piu’ consapevoli di quanto sia importante dare ai giovani gli strumenti per innamorarsi di questo lavoro, di questo settore. campagna amica incontra ogni anno 15 milioni di consumatori, per cui anche questi giovani, questi studenti avranno modo di raccontare il loro prodotto, la loro passione e di innamorarsi di un settore, il settore agricolo, sempre piu’ importante e sempre piu’ centrale’. non a caso quasi tre italiani su quattro (74%) si dichiarano felici se i propri figli o nipoti lavorassero in campagna, secondo un recente rapporto coldiretti/censis”.