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“a marzo 2025 si stima una flessione congiunturale contenuta delle esportazioni (-1,0%) e una sostanziale stazionarieta’ delle importazioni (+0,2%)”. lo rende noto un comunicato dell’istat, che cosi’ prosegue: “la diminuzione su base mensile dell’export e’ dovuta alla riduzione delle vendite verso l’area ue (-5,0%), mentre le esportazioni verso l’area extra ue crescono del 3,3%. nel primo trimestre del 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 4,6%, l’import del 4,7%. a marzo 2025 l’export cresce su base annua del 5,8% in termini monetari e dell’1,9% in volume. la crescita tendenziale dell’export in valore e’ piu’ sostenuta per i mercati extra ue (+8,2%), rispetto a quelli ue (+3,7%). l’import registra un incremento tendenziale in valore del 7,6%, che riguarda entrambe le aree, ue (+6,8%) ed extra ue (+8,8%); in volume, cresce del 2,9%. tra i settori che piu’ contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+59,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+47,5%), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+8,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,6%). si riducono su base annua le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-38,3%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) (-15,7%) e autoveicoli (-8,8%). su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell’export nazionale sono stati uniti (+41,2%), paesi opec (+25,0%) e francia (+4,2%). all’opposto, turchia (-30,1%) e cina (-8,3%) forniscono i contributi negativi piu’ ampi. nel primo trimestre del 2025, l’export registra un incremento tendenziale del 3,2%, cui contribuiscono soprattutto le maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+41,9%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+21,2%), metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti (+5,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,5%). apporti negativi, invece, derivano dalle minori esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati (-27,0%) e autoveicoli (-12,2%). il saldo commerciale a marzo 2025 e’ pari a +3.657 milioni di euro (era +4.296 milioni nello stesso mese del 2024). il deficit energetico si attesta a -3.894 milioni, da -3.807 milioni dell’anno prima. l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 8.102 milioni di marzo 2024 a 7.551 milioni di marzo 2025. nel mese di marzo 2025 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,0% su base mensile e crescono dello 0,6% su base annua (da +2,2% di febbraio)”. l’istat fa notare che “a marzo, la flessione congiunturale dell’export si deve principalmente alla riduzione delle vendite di beni strumentali e di beni di consumo durevoli. l’export cresce su base annua, sostenuto soprattutto dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (tra cui mezzi di navigazione marittima). questi due settori spiegano la crescita tendenziale dell’export verso gli stati uniti (+41,2%); al netto di questi comparti, l’export verso gli stati uniti flette del 4,1%. l’aumento su base annua dell’import e’ trainato in particolare dai maggiori acquisti di prodotti farmaceutici dalla cina. nel primo trimestre 2025, la dinamica tendenziale dell’export e’ positiva (+3,2%; +3,9% al netto dell’energia). nello stesso periodo, l’avanzo commerciale e’ pari a +7,8 miliardi di euro (era +12,8 miliardi nel primo trimestre 2024). la diminuzione su base mensile e il rallentamento della crescita su base annua dei prezzi all’import sono dovuti principalmente ai ribassi dei prezzi dei prodotti energetici in entrambe le aree, euro e non euro”. testo integrale e nota metodologica su shorturl.at/5YpSq