PADOVA: CIA, AUMENTA L’INFLAZIONE (+1,9%) MA DIMINUISCONO I GUADAGNI PER GLI AGRICOLTORI

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“da maggio 2024 ad ora registrate riduzioni fino ad un -50% per i prezzi agricoli delle fragole (l’anno scorso, ai produttori venivano riconosciuti 2 euro al kg, oggi appena 1 euro al kg), addirittura -61% per i porri (nel 2024 ai produttori andavano 1,30 euro al kg, oggi 0,50 euro al kg), -28,5% per il sedano (l’anno scorso venivano riconosciuti all’agricoltore 0,70 euro, oggi 0,50 euro), -11% per gli asparagi (nel 2024 il produttore prendeva 4,5 euro, quest’anno 4 euro)”. lo rende noto un comunicato di cia padova, che cosi’ prosegue: “intanto, pero’, l’inflazione aumenta dell’1,90% in media (ultimi dati disponibili, aprile 2024/aprile 2025). ‘questa e’ la legge del mercato al contrario – commenta il direttore di cia padova, maurizio ANTONINI – incrementa l’inflazione, con prezzi sempre piu’ elevati, ma gli imprenditori agricoli guadagnano meno’. ad onor del vero, per altri prodotti i prezzi agricoli sono cresciuti; ad esempio, +25% per le carote, +80% per le cipolle bianche. tuttavia, il quadro resta comunque critico, con la questione dell’equo reddito, uno dei cavalli di battaglia di cia, ampiamente irrisolta: ‘fatto 100 il prezzo finale di un prodotto che si trova sugli scaffali dei supermercati, agli imprenditori agricoli rimane, se e’ tanto, soltanto il 10%. il resto del valore si disperde lungo la filiera, con rincari che spesso sono difficili da intercettare’. se una delle soluzioni puo’ essere la vendita diretta in azienda o ai mercati agricoli, ve ne sono undici in tutta la provincia gestiti da cia padova (la filiera corta per eccellenza, che da dopo il covid ha visto aumenti del 10%), e’ chiaro, aggiunge lo stesso direttore, ‘che il tema va affrontato a livello istituzionale. ovvero, il governo e’ tenuto a mettere nelle condizioni gli agricoltori di portare avanti le loro attivita’ agricole attraverso delle leggi adeguate’. nello specifico, va attuata subito la norma sulla concorrenza sleale, a tutela del made in italy, presente nell’ultimo dl agricoltura. nella stessa e’ prevista ‘la figura di un ente nazionale in grado di controllare, ed eventualmente sanzionare, tutte quelle azioni che danneggiano il mercato agroalimentare; come, ad esempio, la vendita di un prodotto palesemente sottocosto’. serve, inoltre, snellire la burocrazia: ‘i produttori debbono districarsi fra incartamenti e rendiconti vari. in una societa’ veloce e iperconnessa tali lungaggini sono decisamente antistoriche’. in altri termini, e’ urgente rimettere al centro l’agricoltura e gli agricoltori: ‘rimangono i primi custodi dei territori. senza il comparto del primario il nostro tessuto socioeconomico e’ destinato a soccombere’.”.