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“flessibilita’, formazione e crescita professionale: sono questi i capisaldi su cui dobbiamo costruire il futuro del lavoro agricolo in toscana”: lo ha detto gianluca CAVICCHIOLI, direttore di confagricoltura toscana, dopo il convegno ‘impresa, lavoro e lavoratori: il coraggio di investire’, trasmessa su italia 7 e sul canale youtube dell’associazione, a cui hanno partecipato roberto CAPONI, direttore generale di confagricoltura, e cesare DAMIANO, presidente dell’associazione welfare e lavoro, gia’ ministro del lavoro. il confronto ha toccato temi centrali come il salario minimo, il cuneo fiscale, la contrattazione collettiva, la sicurezza nei luoghi di lavoro e la rappresentanza sindacale. “ritengo che la contrattazione collettiva sia una ricchezza del nostro paese, ben radicata. gli altri paesi dell’unione europea non sono ai nostri livelli, in alcuni possiamo dire quasi assenti, quindi la nostra e’ una contrattazione collettiva che ha una storia, ha un significato importante, determina un sistema di relazioni tra le organizzazioni d’imprese e le organizzazioni sindacali consentendo di creare delle reti stabili di enti bilaterali. e questo consente un rapporto continuo tra tutti. e’ una ricchezza che dunque va salvaguardata”, ha detto il direttore generale CAPONI durante il suo intervento. “c’e’ un tema davvero centrale e spesso dirimente: il costo del lavoro e’ oggi una voce che pesa in modo rilevante sui bilanci aziendali, senza che questo corrisponda un diretto beneficio economico per i dipendenti; questo aspetto deve essere superato, invitando ad individuare una soluzione strutturale e premiante. anche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dobbiamo evolvere: la soluzione non e’ aumentare le sanzioni, bensi’ serve puntare su una formazione efficace e su un cambiamento culturale che premi i comportamenti virtuosi”, ha spiegato CAVICCHIOLI.