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un comunicato stampa rende noto che” l’agricoltura, il territorio e le filiere agroindustriali sono ormai governati da sistemi digitali avanzati e intelligenza artificiale. le macchine agricole, guidate anche senza conducente da sistemi satellitari e sensori, sono sempre piu’ spesso affiancate da droni e robot che controllano le coltivazioni e intervengono in modo selettivo sulle piante. una rivoluzione sta avvenendo nei campi ma mancano tecnici e specialisti in grado di gestirla. in questo contesto si inserisce l’accordo triennale siglato da federunacoma e universita’ di bologna che, da tempo, collaborano e condividono informazioni e know-how tecnologico in tema di meccanica agraria, con riferimento anche alle applicazioni digitali e robotiche piu’ avanzate. l’universita’ di bologna e federunacoma, si impegneranno a favorire le sinergie di attivita’ e progetti multidisciplinari, nel campo della ricerca e innovazione, dell’internazionalizzazione e della formazione continua. in particolare, collaboreranno allo sviluppo e promozione di percorsi di formazione per le industrie del settore, per gli operatori professionali e per gli studenti universitari. in particolare, gli industriali potranno accedere alle competenze offerte dall’alma mater per progettare e realizzare percorsi formativi specifici su temi di innovazione digitale, marketing, mercati esteri e management fieristico. i corsi verranno erogati dall’universita’ di bologna in collaborazione con l’accademia di alta formazione per l’industria – afi, appositamente costituita. ‘la cooperazione fra l’universita’ di bologna e l’associazione degli industriali di federunacoma e’ nel segno della cosiddetta ‘terza missione’ che compete alle istituzioni universitarie, – ha ricordato il rettore giovanni MOLARI – quella di costruire ponti tra ricerca, formazione e impresa: attraverso una cooperazione strutturata con l’industria possiamo trasformare conoscenza in innovazione concreta, utile al territorio e al paese’. ‘l’accordo prevede anche la progettazione e l’erogazione di moduli specifici – ha spiegato il direttore generale di federunacoma simona RAPASTELLA – che non riguardano solo le nuove tecnologie ma l’intera rosa delle attivita’ aziendali, quelle relative al marketing, ai mercati esteri, alla comunicazione d’impresa e al business fieristico, tutte funzioni molto strategiche per le nostre imprese’. ‘l’attivita’ di formazione verra’ svolta da afi accademia, la struttura appositamente costituita da federunacoma in collaborazione con l’universita’ di bologna – ha aggiunto RAPASTELLA – che comprende al suo interno la “trade fair management school”, specificamente dedicata al management fieristico e rivolta agli organizzatori e operatori delle esposizioni e degli eventi promozionali in italia e all’estero’. ‘investire nella formazione e’ divenuto prioritario per tutti i settori produttivi – ha sostenuto la presidente di federunacoma mariateresa MASCHIO – perche’ il contesto nel quale operano le imprese europee e italiane e’ davvero molto difficile. dobbiamo fronteggiare variabili imprevedibili come quelle delle materie prime e delle forniture energetiche, dobbiamo contrastare l’offensiva di paesi emergenti che puntano ad invadere i mercati con prodotti a prezzi estremamente bassi, e dobbiamo esplorare mercati emergenti in un quadro internazionale reso molto difficile dalle restrizioni e dalle guerre commerciali. tutto questo richiede nuove competenze e nuove professionalita”. l’accademia, il cui direttore e’ girolamo ROSSI, responsabile dell’ufficio comunicazione e cultura d’impresa di federunacoma, terra’ i corsi, co-progettati in collaborazione con l’universita’ di bologna, presso la propria sede di bologna, presso la nuova struttura di afi accademia appositamente realizzata a roma, oltre che presso le strutture dell’universita’ in base alle esigenze dei differenti corsi. molti seminari sono gia’ in programmazione e a fine anno verra’ reso pubblico il calendario completo delle attivita’ per il 2026″.