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“potenziare e riqualificare la presenza di verde urbano nelle citta’, con parchi e giardini, potrebbe permettere di abbassare le temperature medie di 1,5 gradi, con effetti benefici sulla salute delle persone e sulla vivibilita’ dei centri, oltre che sull’inquinamento”. lo afferma coldiretti. “e’ soprattutto nelle citta’ con minore verde che la ridotta presenza di parchi e giardini impatta sulla temperatura media dell’intera area urbana. gli alberi sono, infatti, dei grandi condizionatori naturali grazie all’ombreggiatura che creano e alla traspirazione e fotosintesi del fogliame. il verde urbano diventa cosi’ un alleato fondamentale per la salute e la qualita’ della vita nelle citta’, anche dal punto di vista della lotta all’inquinamento”, precisa coldiretti. secondo un’analisi dell’organizzazione “una pianta adulta puo’ assorbire tra i 100 e i 250 grammi di polveri sottili presenti nell’aria, mentre un ettaro di vegetazione riesce a sottrarre fino a 20mila chili di anidride carbonica (co2) all’anno. tra le specie autoctone piu’ efficaci contro l’inquinamento atmosferico figurano alberi come farnia, leccio, carpino bianco, acero campestre, tiglio, frassino maggiore e pioppo, oltre ad arbusti come rosa canina, alloro, ligustro, corniolo e biancospino”. “puntare sui piani di forestazione urbana – conclude coldiretti – potrebbe avere un effetto positivo anche dal punto di vista economico. secondo un’analisi cnr, a fronte di un euro investito nel verde, ne possono rientrare in benefici ecosistemici da 1,3 a 3,07 euro”.