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“a fronte di una coltura come la barbabietola da zucchero sottoposta, come altre, ai pesanti sbalzi climatici intensificatisi a livello globale nell’ultimo decennio, la cooperativa coprob italia zuccheri – che unisce oltre 4.000 mila soci imprenditori agricoli e 3000 conferenti e con stabilimenti produttivi a minerbio (bo) e a pontelongo (pd) – si dimostra una realta’ economicamente solida, in grado di rappresentare sul mercato l’intera filiera della barbabietola 100% italiana”. lo afferma un comunicato di coprob italia zuccheri, che cosi’ prosegue: “cio’ che in altri mercati internazionali viene vista come una commodity in italia conta invece su una filiera certificata, controllata e con lavorazioni a processo naturale: elementi non secondari sotto il profilo della salubrita’ del prodotto impiegato in migliaia di processi produttivi come ingrediente basilare per il made in italy agroalimentare nazionale. i dati piu’ rappresentativi che mostrano chiaramente la resilienza attiva della cooperativa, nata nel 1962, sono sia quelli che emergono dal proprio bilancio stagionale unitamente a quelli relativi allo scenario continentale europeo in cui coprob italia zuccheri si ritaglia una posizione di evidenza nel settore. in europa infatti, tra il 2024 e l’inizio del 2025, hanno chiuso ben 5 stabilimenti e il numero sale a 17 se si inizia il conteggio dal 2017 e questo sia per fattori imputabili all’incidenza dei fenomeni climatici estremi sempre piu’ frequenti su semine e maturazioni della coltura, sia per la volatilita’ dei prezzi sottoposti a costanti oscillazioni a seconda dei repentini mutamenti geopolitici del pianeta. proprio per queste ragioni, aver puntato da alcuni anni sulla qualita’ della filiera e la valorizzazione del territorio rappresentato dagli agricoltori che lo lavorano sta rappresentando un vero e proprio plus in grado di consentire non solo il mantenimento dell’attivita’ produttiva, ma anche una concreta e strategica prospettiva di sviluppo ed incremento dell’efficienza grazie a innovazione tecnologica e ricerca agronomica avanzata. per quanto concerne il 2024 coprob italia zuccheri, al termine delle 4 assemblee territoriali separate, ha approvato dai soci un bilancio di esercizio in attivo che vede un consolidato del gruppo coprob, che include italia zuccheri commerciale, di 302,3 milioni di euro con un margine operativo lordo ebitda di 4,1 milioni di euro. ‘le assemblee dei soci di coprob nel nostro comprensorio produttivo che hanno approvato il nostro bilancio che si dimostra solido – ha evidenziato il presidente di coprob italia zuccheri luigi MACCAFERRI – hanno confermato le linee guida strategiche di programmazione volte al cambiamento a cui la governance sta quotidianamente lavorando per il futuro della filiera. il bilancio appena chiuso, nonostante una campagna 2024 caratterizzata da difficolta’ produttive dovute agli andamenti climatici (un’estate particolarmente calda seguita da un periodo di raccolta molto piovoso) si chiude comunque in modo positivo. questo risultato conferma la solidita’ della cooperativa: una realta’ robusta, ben patrimonializzata, con la volonta’ e la convinzione che investire in ricerca e sviluppo sia la chiave per garantire una buona resa economica della bietola. questa e’ la missione principale che coprob si e’ prefissata: assicurare la giusta remunerazione al lavoro dei nostri soci. grande rilevanza e’ stata data alla ricerca tecnologica e genetica: si e’ deciso di investire in tecnologia e sperimentazione, strumenti fondamentali per migliorare la produttivita’ e perseguire gli obiettivi strategici. uno dei temi piu’ rilevanti, emerso con forza durante l’assemblea, e’ la necessita’ di aumentare la produttivita’ della bietola. da un’analisi recente, infatti, risulta che ben 53 principi attivi sono stati tolti dalla disponibilita’ degli agricoltori, sia a livello comunitario che a livello nazionale. tra le altre priorita’, la riduzione delle emissioni in atmosfera, la valorizzazione della bietola come captatrice di carbonio e il contenimento dei costi con particolare attenzione alla riduzione anche dei consumi energetici’.”.