EFFAT HA PRESENTATO LE PROPOSTE PER UNA PAC POST 2027 PIU’ SOCIALE

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“l’effat , sindacato europeo del settore agricolo, ha presentato oggi a bruxelles, alla presenza, tra gli altri, del commissario europeo christophe HANSEN e di diversi parlamentari europei, le sue proposte per la pac post 2027”. lo rende noto un comunicato del sindacato che cosi’ prosegue: “‘una pac piu’ sociale per un’agricoltura europea realmente attrattiva’ e’ il titolo del documento che spiega le ragioni dell’effat . ‘nonostante il ruolo essenziale che svolgono – si legge nel documento – i lavoratori agricoli restano tra i piu’ vulnerabili dell’ue: 10 milioni di occupati, il 32% di lavoro non dichiarato, 500 incidenti mortali e 150.000 non mortali ogni anno, migliaia di lavoratori, soprattutto migranti e stagionali, vittime di sfruttamento ed esclusione’. le richieste dell’effat si articolano su quattro temi: rafforzare la condizionalita’ sociale e ampliarne l’ambito di applicazione; premiare gli stati membri che promuovono il contrasto al lavoro nero, la contrattazione collettiva e la riduzione degli infortuni sul lavoro; ampliare i criteri per i pagamenti diretti, includendo la dimensione e la stabilita’ occupazionale; rendere obbligatoria la formazione e l’istruzione dei lavoratori, in particolare nei settori ad alta intensita’ di manodopera come l’ortofrutta e la viticoltura. ‘l’effat – continua il documento – si oppone a qualsiasi riduzione del bilancio della pac e sollecita un’equa redistribuzione dei fondi per sostenere le piccole aziende agricole e quelle familiari, l’occupazione di qualita’ e la coesione territoriale'”. “dopo lo storico traguardo raggiunto con l’introduzione della condizionalita’ sociale nel 2022, oggi siamo a un punto di svolta – ha dichiarato il presidente del settore agricolo dell’effat fabrizio DE PASCALE -. chiediamo la conferma e il rafforzamento di questa importante conquista sindacale. troppi lavoratori, che ogni giorno faticano per fornirci il cibo, restano ancora invisibili. la giustizia sociale deve essere al centro della nuova pac”. “non possiamo parlare di sostenibilita’ in agricoltura senza diritti sociali – ha affermato enrico SOMAGLIA, segretario generale dell’effat -. il progresso ambientale deve andare di pari passo con condizioni di lavoro e di vita migliori. la riforma della pac deve incarnare questa doppia ambizione”.