(riproduzione riservata)
“il forte temporale, caratterizzato da grandine e vento, che si e’ abbattuto nelle giornate di lunedi’ 16 e martedi’ 17 giugno a macchia di leopardo nell’area metropolitana di bologna, in particolare modo nella zona della valsamoggia, ha causato danni alle colture frutticole e cerealicole della zona, in parte gia’ provate da un’annata climatica complessa. in particolare sono stati colpiti peschi, albicocchi e campi di foraggio”, informa con un comunicato confagricoltura bologna. “non possiamo piu’ parlare di eventi eccezionali: la frequenza e l’intensita’ dei fenomeni atmosferici estremi – come grandinate, bombe d’acqua, gelate fuori stagione – impongono una riflessione seria e una risposta strutturale da parte delle istituzioni e dell’intero sistema assicurativo”, ha dichiarato davide VENTURI, presidente di confagricoltura bologna, che ha aggiunto: “il sistema assicurativo attuale deve essere per forza di cosa rivisto e deve venire incontro alle reali richieste degli agricoltori. le polizze sono spesso troppo costose – anche a causa degli insufficienti fondi a disposizione – con franchigie elevate e risarcimenti che arrivano tardi o che non coprono realmente il danno subito. serve un modello assicurativo piu’ flessibile, piu’ equo e che venga incontro ai nuovi rischi climatici che come abbiamo visto sono purtroppo all’ordine del giorno. per questo motivo invitiamo tutte le parti in causa ad ascoltare le nostre istanze e a provare collaborare alla costruzione di soluzioni piu’ sostenibili. c’e’ il pericolo che ogni evento atmosferico possa mandare in crisi una singola filiera e che gli agricoltori si ritrovino senza aiuti per poter andare avanti”.