stranieri in tre anni, Confagricoltura accoglie positivamente la
proposta del Governo di programmazione triennale, che va incontro alle
esigenze delle aziende agricole. Una richiesta che Palazzo della Valle
ha avanzato da tempo per una pianificazione seria e affidabile degli
ingressi necessari, in tempi certi, e con un iter procedurale più
snello.
Sul numero delle quote degli stagionali, la cifra di cui si parla
(88.000 per il 2026) è in linea con quanto richiesto, sebbene
leggermente inferiore al fabbisogno per l’agricoltura (circa 100.000
addetti).
Permangono ancora le difficoltà relative all’iter burocratico
correlato al Click Day. Ad oggi, ad esempio, pochi lavoratori sono
entrati in Italia dopo il Click Day di febbraio, e le operazioni di
raccolta in campagna sono già avviate da mesi. La situazione preoccupa
le nostre imprese, che hanno presentato le istanze per i lavoratori
extracomunitari nel novembre dello scorso anno e che confidavano di
avere la manodopera in tempo per i raccolti.
Confagricoltura auspica pertanto che si vada nella direzione di una
generale semplificazione, superando il meccanismo del Click Day, a
favore di una procedura di prenotazione aperta tutto l’anno, con
indicazione del periodo di interesse della tipologia contrattuale
offerta. Un canale per l’acquisizione automatica delle domande
caricate dalle organizzazioni di categoria all’interno delle quote
previste.
Si auspica poi l’accelerazione delle pratiche di conversione dei
permessi di soggiorno in permessi di lavoro subordinato, in modo da
stabilizzare i rapporti di lavoro effettivamente instaurati con gli
addetti stagionali.