BOLIS (XXX)

Ruolo delle imprese agromeccaniche lombarde: plauso di Confai per Odg
a prima firma del Cons. Carra

Bolis (Confai Bergamo e Lombardia): “La proposta mostra una profonda
comprensione da parte dei firmatari circa le dinamiche attuali del
contoterzismo agrario e dell’intero settore agroalimentare”

“La proposta avanzata dal consigliere regionale Marco Carra e da altri
15 colleghi mostra una profonda comprensione da parte dei firmatari
circa le dinamiche attuali del contoterzismo agrario e dell’intero
settore agroalimentare, aprendo spazi di dialogo in vista di un
auspicabile pieno riconoscimento del ruolo delle imprese
agromeccaniche a livello regionale e nazionale”: con queste parole
Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, ha
espresso il plauso e la soddisfazione del comparto agromeccanico
intorno ai contenuti della proposta presentata lo scorso 17 luglio a
prima firma del consigliere regionale lombardo Marco Carra. L’atto è
stato presentato sotto forma di ordine del giorno collegato al
Progetto di Legge 125 del Consiglio Regionale della Lombardia,
denominato “Assestamento al bilancio 2025-2027 con modifiche di leggi
regionali”.

L’iniziativa fa seguito ad un’audizione dell’11 giugno scorso, durante
la quale la Commissione Agricoltura del Consiglio aveva potuto
approfondire le ragioni del comparto agromeccanico esposte da una
delegazione di Confai.

Tra gli obiettivi dell’Odg 1380 rientra la richiesta di stanziare,
nell’ambito del bilancio regionale, “opportune e adeguate risorse
specificamente destinate alle imprese agromeccaniche, in particolare
per il rinnovo dei macchinari agricoli ad alta efficienza e a basso
impatto ambientale, per l’accesso a strumenti per l’agricoltura di
precisione e la gestione digitale delle attività agricole”. L’ordine
del giorno richiede inoltre alla Giunta regionale di farsi parte
attiva presso il Governo e il Parlamento al fine di promuovere un
pieno riconoscimento giuridico della figura dell’imprenditore
agromeccanico, equiparandolo definitivamente all’imprenditore
agricolo, anche per quanto riguarda l’accesso alle provvidenze della
politica agricola comune e dei piani di sviluppo rurale.

“Considerando che proprio in Lombardia ha avuto inizio nel 2012 un
processo istituzionale virtuoso che ha portato alla costituzione
dell’Albo delle Imprese Agromeccaniche – aggiunge Bolis – auspichiamo
che si possa dare corso alle richieste contenute nella proposta del
Consigliere Carra e degli altri firmatari. Si tratterebbe di un grande
passo avanti per costruire un settore agricolo più competitivo,
attraente e diversificato, nel quale l’accesso alla conoscenza e
l’impulso all’innovazione rappresenterebbero il vero motore di
sviluppo per il futuro delle aree rurali”.