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“cai agromec plaude al nuovo contratto integrativo regionale (cirl) per i lavoratori e le lavoratrici delle imprese agromeccaniche del veneto, sottoscritto ieri”. lo rende noto un comunicato stampa del consorzio. “il rinnovo, atteso da oltre 13 anni – commenta gianni DALLA BERNARDINA, presidente nazionale di cai agromec – rappresenta un traguardo significativo per l’intero comparto e un segnale concreto della vitalita’ e della coesione del settore. il veneto, peraltro, e’ al momento l’unica regione italiana dotata di un contratto integrativo specifico per il settore agromeccanico, a conferma dell’importanza e del peso che questo comparto ha nell’economia agricola e agroalimentare del territorio”. “il contratto – prosegue il comunicato – e’ stato firmato nella giornata del 28 luglio da fimav, la federazione veneta aderente a cai agromec insieme alle segreterie regionali di fai cisl, flai cgil e uila uil, al termine di un lungo e complesso percorso di confronto. l’intesa prevede un aumento del salario integrativo del +8% a partire dal 1° gennaio 2025, con ulteriori incrementi dello stesso valore previsti per ciascun anno fino al 2028. e’ stato inoltre introdotto un premio individuale pari allo 0,8% della ral, legato alla fidelizzazione del personale oti e otd. vengono regolamentati strumenti come la banca ore e la flessibilita’ dell’orario di lavoro, e sono previsti ulteriori 60 ore di permessi per la formazione continua. una revisione complessiva delle parti normative del contratto ha consentito di aggiornarne i contenuti in coerenza con il vigente ccnl e con le normative piu’ recenti, rafforzando l’impianto contrattuale in termini di modernita’, tutela e qualita’. determinante e’ stato l’impegno, per la parte datoriale, della delegazione fimav (aderente a cai agromec), composta dal presidente alfredo ZANIRATO, dal vicepresidente celeste GUERRA, da DALLA BERNARDINA, dal presidente dell’associazione di treviso carlo FELETTO, con il supporto del segretario generale marco SITTA, della direttrice dell’associazione di verona elisa GUERRA e dei membri della commissione sindacale nazionale marco LUSSANA ed enzo CATTANEO. un lavoro collettivo che ha tenuto conto delle difficolta’ del momento e della necessita’ di fornire risposte concrete alle oltre 1.500 imprese agromeccaniche operanti in veneto”. “questo rinnovo dimostra che il nostro settore non solo e’ vivo, ma e’ in prima linea per costruire un futuro fatto di lavoro regolare, competenze e qualita’ – ha continuato DALLA BERNARDINA -. e’ anche una risposta concreta alle esigenze delle nostre imprese, che oggi chiedono certezze, strumenti normativi aggiornati e riconoscimento istituzionale. questo contratto e’ un modello che vorremmo veder esteso ad altre regioni, ma che al momento e’ un’eccellenza tutta veneta”. grande soddisfazione anche da parte da ZANIRATO: “abbiamo voluto dare un segnale forte alle istituzioni regionali per affermare che il veneto e’ ancora al vertice dell’agroalimentare italiano, che tutte le sue componenti, sia datoriali che in rappresentanza dei lavoratori, sono in prima linea per garantire trasparenza e sicurezza a tutto il mondo del lavoro. auspichiamo che anche le istituzioni facciano la loro parte, dando piena attivazione all’albo regionale che gia’ da troppo tempo e’ fermo nei meandri della burocrazia”. “anche le organizzazioni sindacali fai cisl, flai cgil e uila uil – continua il comunicato – hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, riconoscendo che il settore agro-meccanico e’ diventato sempre piu’ centrale e auspicando l’istituzione di un vero e proprio albo per le imprese agromeccaniche. con questo accordo, il veneto si conferma ancora una volta laboratorio avanzato di dialogo sociale, innovazione contrattuale e visione strategica per l’agromeccanica italiana”.