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“tutti in vacanza nel mese di agosto, ma non i pensionati, che, come sottolinea il presidente dei senior-anpa di confagricoltura emilia romagna, stefano SPISANI, non sono tra questi fortunati, al massimo una toccata e fuga. e’ quanto si evince anche dalla ricerca condotta dal centro europea ricerca – cer per conto del comitato unitario pensionati lavoro autonomo – cupla, del quale anpa-confagricoltura fa parte”. lo rende noto un comunicato stampa di confagricoltura emilia-romagna. “sulla costante perdita del potere d’acquisto pesa infatti il non allineamento delle pensioni all’inflazione, che e’ aumentata mediamene del 1,7% rispetto al giugno 2024 ma anche il meccanismo di indicizzazione che colpisce in particolare le pensioni piu’ basse, come pure il diverso trattamento fiscale delle pensioni rispetto ai redditi di lavoro dipendente e le riforme fiscali introdotte negli ultimi quindici anni dai vari governi, che non hanno compensato l’aumento della pressione tributaria determinata dal drenaggio fiscale”, continua SPISANI. “l’emilia romagna – prosegue il comunicato – e’ una regione ricca e questo determina un aumento dei prezzi al consumo piu’ elevato che in altre realta’ territoriali, con particolare riguardo a beni e servizi che piu’ riguardano la categoria quali alimentari, spese sanitarie e bollette della luce e gas, a tutto scapito dei pensionati in fascia medio-bassa di reddito. a differenza di quanto avviene negli altri paesi della ue, da noi il paniere istat non tiene in alcun conto della effettiva spesa delle famiglie, maggiormente basato invece sui bisogni giovanili. in cio’ dimenticando che oltre il 24% della popolazione, con punte di gran lunga superiori nella nostra regione, ha piu’ di 65 anni e con l’attuale tasso di denatalita’ nei prossimi quindici anni arriveremo a circa il 30%. in regione gli over 65enni sono oltre un milione e centomila, di cui circa 370 mila le persone con piu’ di 80 anni”. “non sono solo queste le problematiche che assillano la categoria – osserva il presidente dei pensionati di confagricoltura emilia romagna – pur a fronte di un incremento di fondi da parte della regione, pari a circa mezzo miliardo di euro per il corrente anno per la non autosufficienza, cioe’ per la cura delle persone anziane e con grave disabilita’, dobbiamo lamentare a livello nazionale la mancanza di risorse previste nei decreti attuativi della legge delega del marzo 2023 sulla non autosufficienza. fondi che se non prontamente individuati e stanziati costringeranno molti pensionati a non curarsi o chiedere l’aiuto economico di figli e nipoti per rivolgersi ai privati, stante gli inaccettabili tempi di attesa per molte visite specialistiche”. s’intravede pero’ uno spiraglio di luce per i pensionati, ossia “l’intenzione del governo di varare il piano nazionale per l’invecchiamento attivo. come evidenzia una nota del cupla, ogni azione volta a valorizzare gli anziani come elementi attivi della societa’ non puo’ che essere accolta con favore, anche nell’ottica di un’integrazione piu’ spinta tra le generazioni, finalizzata ad accrescere la coesione sociale. sempre che alle parole segua il conseguente stanziamento di fondi”, conclude SPISANI. “al patto generazionale – infoma il comunicato -anpa regionale, assieme ai giovani di confagricoltura emilia romagna, dedichera’ un convegno il prossimo 23 ottobre a bologna”.