ASSEMBLEA COLDIRETTI

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PRANDINI “NOI REALIZZEREMO UN SOGNO DI UN’EUROPA DIVERSA”. GESMUNDO LA COLDIRETTI “NON TRADIRA’ I SUOI SOCI PER QUIETO VIVERE”

nel gran caldo romano si e’ svolta oggi al teatro eliseo l’assemblea coldiretti con il vicepresidente esecutivo della commissione europea raffaele FITTO (fdi) e il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA. ferma e’ la fiducia della coldiretti nell’unione europa ma altrettanto netto e’ l’attacco alla proposta del prossimo quadro finanziario pluriennale della presidente VON DER LEYEN e alla sua burocrazia asfissiante. alle aspre critiche, rivolte alla presidente dell’esecutivo comunitario, dal segretario generale dell’organizzazione enzo GESMUNDO e alle parole altrettanto dure del presidente PRANDINI, ha fatto da contrappunto un pacato intervento di FITTO, al cui coraggio a intervenire in assemblea ha dato atto PRANDINI. “il mio intervento non mira all’applauso facile ma a un confronto serio” partendo dai dati, ha chiarito il vice presidente. nel qfp c’e’ la garanzia del primo pilastro pac e la possibilita’ di trattare lo sviluppo rurale con gli stati nazionali nonche’ l’attenzione alle aree interne, ha puntualizzato FITTO. d’altra parte, ha fatto notare, la flessibilita’ del bilancio europeo, la cui durata e’ di sette anni, e’ centrale in una fase storica come l’attuale. in ogni caso – ha aggiunto FITTO – a fronte delle opportunita’ che il quadro finanziario pluriennale offre con la sua nuova architettura, tutto puo’ essere migliorato nel confronto con consiglio e parlamento. tanto il presidente PRANDINI quanto il segretario generale GESMUNDO hanno ribadito di confidare nel fatto che proprio e sopratutto il consiglio dei ministri dell’unione europea possa giocare un ruolo essenziale nella modifica della proposta di bilancio della commissione nell’auspicio, inoltre, che il parlamento europeo si svegli dal suo torpore. PRANDINI ha ringraziato francesco LOLLOBRIGIDA per quanto ha fatto in diversi campi ma soprattutto per la sua netta e inflessibile opposizione ai cibi sintetici. lo ha ringraziato anche GESMUNDO che pero’ ha aggiunto: “capiamo le ragioni della politica ma non tutta la politica comprende”. dal canto suo LOLLOBRIGIDA ha manifestato la sua opposizione al fondo unico dicendo, fra l’altro, che “tutto quello che lasci indistinto e’ nelle mani dei governi che possono essere preda di pulsioni del momento”, per ragioni di consenso. tanto PRANDINI quanto GESMUNDO hanno toccato anche temi non agricoli e in particolare quando hanno evidenziato il ruolo della nato per la difesa a fronte delle idee di riarmo dei singoli stati membri che circolano in europa. PRANDINI ha evidenziato la posizione della coldiretti sul medio oriente: “non siamo ne’ con NETANYHAU ne’ con i fondamentalisti ma con le popolazioni di quelle aree”. la posizione della coldiretti in ordine alla proposta della commissione europea sul quadro finanziario pluriennale e alla decisione di far confluire tutti i fondi in un unico contenitore e’ dunque sempre molto netta. “siamo stati battuti come paese da VON DER LEYEN che ha utilizzato il massimo dell’opacita’ e il massimo della distrazione di massa” a asserito GESMUNDO per il quale l’unica strada e’ una battaglia senza quartiere contro i tecnocrati europei i quali “non hanno ben chiaro cosa e’ la coldiretti che dove passa cresce l’erba”. se “l’eccezionalismo agricolo figlio del patto dei padri fondatori e’ morto” la coldiretti non ci sta ed e’ pronta a dare battaglia nell’auspicio che socialisti e popolari europei reagiscano, ha detto il segretario generale. la coldiretti “non tradira’ i suoi soci per quieto vivere” ha assicurato. “noi realizzeremo un sogno di un’europa diversa. lo dobbiamo agli agricoltori ai cittadini alle nuove generazioni. finche’ c’e’ coldiretti ci sara’ presidio delle istituzioni ha assicurato PRANDINI. sulla questione dei dazi, la cui consistenza non e’ dato conoscere al momento, la coldiretti ha espresso una posizione rivolta al dialogo sebbene PRANDINI abbia insistito sul fatto che la vera battaglia dovrebbe essere contro i vincoli interni dell’unione europea a cominciare da quelli innescati dalle regole sull’utilizzo degli agrofarmaci.

ASSEMBLEA COLDIRETTI: GESMUNDO (COLDIRETTI), LA COMMISSIONE DI VON DER LEYEN DISTRUGGE AGRICOLTURA EUROPEA. COLDIRETTI NON STARA’ A GUARDARE

“con la proposta al ribasso della commissione europea guidata dalla presidente VON DER LEYEN, l’agricoltura italiana ed europea subisce un colpo durissimo: si cancellano decenni di politiche a tutela del cibo sano, dei territori, della dignita’ dei produttori. a essere sacrificata non e’ solo una voce di bilancio, ma un intero modello di sviluppo che ha garantito sicurezza alimentare e coesione sociale”. lo ha detto vincenzo GESMUNDO, segretario generale di coldiretti nell’intervento di apertura dell’assemblea nazionale dell’organizzione questa mattina al teatro eliseo a roma. “la logica opaca e tecnocratica con cui la presidente ursula VON DER LEYEN ha ridotto l’agricoltura a mera moneta di scambio ignorando il parlamento europeo e scavalcando i commissari”. dietro la retorica della transizione si nasconde la volonta’ di concentrare risorse sul riarmo, smantellando la pac e condannando alla marginalita’ le imprese agricole”, ha denunciato. ma coldiretti – ha concluso GESMUNDO – sara’ argine e voce libera, come lo e’ sempre stata, per difendere il futuro del nostro agroalimentare e il diritto dei cittadini a un cibo vero, sano e italiano. abbiamo due anni davanti a noi per cambiare le cose e posso assicurare che coldiretti lo fara’, senza se e senza ma restando comunque aperti al confronto”. (qui l’intervento integrale diffuso dall’ufficio stampa https://bit.ly/3UoOm3g).

ASSEMBLEA COLDIRETTI: I VIDEO DEL PUNTO STAMPA
DI FITTO, LOLLOBRIGIDA E PRANDINI

si e’ tenuta oggi, al teatro eliseo, l’assemblea nazionale di coldiretti incentrata sul taglio del 20% delle risorse della pac, definito dai vertici di coldiretti un ‘disastro annunciato’. in questa occasione agra press ha raccolto le dichiarazioni, rilasciate al punto stampa, del vicepresidente della commissione ue raffaele FITTO (qui il video https://youtu.be/Zb2ol2E0dnw), del ministro all’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA (qui il video https://youtu.be/QBaoxzyFVVE) e del presidente dell’organizzazione ettore PRANDINI (qui il video https://youtu.be/_N3j6Kc5hk0).

AGRICOLTURA: GUALTIERI, “FONDO UNICO
E’ UNA SO’LA, COME DICIAMO A ROMA”

“a voi agricoltori hanno fatto questo serbatoio dove hanno messo insieme agricoltura e fondi di coesione. la somma dei due fondi separati era di 888 miliardi a 705 miliardi. in questo fondo unico, dove dovevano confluire diverse politiche, la somma e’ minore di prima: mancano 183 miliardi. questo si puo’ chiamare dal punto di vista tecnico in tutti i modi possibili, ma io che rappresento roma la voglio chiamare in maniera molto semplice: e’ una sola! se ti dicono che tutti avranno gli stessi soldi, ma nel fondo comune ce ne stanno di meno, finiremo a litigare noi e voi. noi comuni e regioni e voi agricoltori: i soldi non ci sono, mancano, non ci sono. la nostra terra deve essere curata e trasformata in cibo di qualita’ e non in prodotti ultra-trasformati e fatti in laboratorio. le nostre citta’ e regioni devono essere oggetto di interventi di innovazione e riqualificazione e coesione sociale e territoriale. noi abbiamo bisogno di tutte queste cose e abbiamo bisogno che l’europa faccia il suo mestiere, ossia un’europa piu’ forte e integrata, per un’europa migliore”. lo ha dichiarato il sindaco di roma roberto GUALTIERI (pd), intervenuto all’ assemblea di coldiretti.

ASSEMBLEA COLDIRETTI: BATTISTONI (FI), VICINI
A IMPRESE. FORZA ITALIA IMPEGNATA IN UE

“condivido le forti preoccupazioni espresse dal presidente PRANDINI e dal direttore generale GESMUNDO sul quadro finanziario pluriennale 2028-2034 presentato dalla commissione europea, che prevede l’accorpamento della pac con le risorse destinate alla coesione. e’ una proposta pericolosa che rischia di snaturare la politica agricola comune e indebolire il sostegno alle imprese del settore”. lo dichiara francesco BATTISTONI, deputato di forza italia e responsabile nazionale dell’organizzazione, in occasione dell’assemblea nazionale di coldiretti cui ha partecipato. lo rende noto un comunicato stampa della confederazione. “come forza politica liberale, crediamo in un’europa vicina alle imprese, non ostaggio della burocrazia. non possiamo accettare – prosegue BATTISTONI – che l’agricoltura venga trattata alla stregua di una voce di bilancio indistinta, ignorando la sua centralita’ economica, sociale e ambientale”. “forza italia, all’interno del partito popolare europeo – gruppo di maggioranza in parlamento europeo – fara’ sentire con determinazione la propria voce in ogni ambito di confronto istituzionale. il piano della commissione e’ solo l’inizio di un percorso negoziale che ci vedra’ protagonisti, forti di quello spirito pragmatico che ha sempre contraddistinto l’azione di forza italia e del governo. difenderemo un settore strategico per la nostra economia e per milioni di cittadini, perche’ tutelare l’agricoltura significa difendere identita’, lavoro e competitivita’ del nostro paese”, conclude BATTISTONI.

DAZI: COLDIRETTI, CON INCERTEZZA SCENDE EXPORT MADE
IN ITALY DA +11% A +0,4%, CROLLA L’OLIO EVO -17%

“l’incertezza legata all’evolversi della situazione e i dazi aggiuntivi minacciati dal presidente TRUMP hanno fermato la crescita in valore dell’export agroalimentare italiano in usa, che a maggio e’ crollata al +0,4%, con risultati peraltro negativi per tutti i prodotti piu’ esportati, dal vino all’olio fino a formaggi e passata. e’ quanto emerge dall’analisi della coldiretti su dati istat diffusa in occasione dell’assemblea, momento di confronto – sottolineano i vertici – sul futuro dell’agricoltura italiana ed europea alla luce delle scelte di bilancio dell’unione, con il taglio del 20% dei fondi pac 2028-2034, e dell’impatto dei dazi americani sull’economia del paese e sulla vita dei cittadini. secondo l’analisi coldiretti “dopo un primo trimestre dell’anno dove le esportazioni agroalimentari hanno fatto segnare una crescita media in valore dell’11%, da aprile (primo mese di applicazione dei dazi aggiuntivi al 10%), si e’ passati al +1,3%, per poi scendere ulteriormente a maggio. a pesare e’ anche il fatto che le tariffe aggiuntive sono andate a sommarsi a quelle gia’ esistenti, penalizzando in particolar modo alcune filiere cardine. attualmente i formaggi pagano un dazio al 25%, il pomodoro trasformato e le marmellate e confetture al 22%, i vini intorno al 15%, la pasta farcita al 16%. il risultato e’ che a maggio sono calate le esportazioni in valore per alcuni dei prodotti simbolo, dall’olio extravergine d’oliva (-17%) ai formaggi (-4%) fino al pomodoro trasformato (-17%), mentre sul fronte del vino si segnala un recupero del 3% rispetto al dato negativo di aprile. , spiega ettore PRANDINI, presidente dell’organizzazione: “la diminuzione dei consumi sul mercato americano non e’ data solo dall’incertezza dei dazi: c’e’ l’inflazione in aumento e c’e’ anche una svalutazione del dollaro nei confronti dell’euro che rende i nostri prodotti piu’ cari. se andiamo a sommare tutto questo al 30% di dazi minacciato ora in particolare sugli alimentari abbiamo un effetto quasi insostenibile per la nostra economia, visto che per l’agroalimentare il mercato usa e’ il secondo per importanza a livello globale. detto cio’, mi pare chiaro che la risposta non possono essere i controdazi bensi’ un accordo tra pari”. “serve trovare un accordo che tuteli le nostre imprese senza fare cedimenti sul fronte della qualita’ e della sicurezza alimentare, con un cambio di passo rispetto a una situazione attuale dove la presidente della commissione ue VON DER LEYEN non si e’ letteralmente vista, incapace di mettere sul piatto le numerose aperture e concessioni fatte agli usa negli ultimi mesi su molteplici fronti, a partire dal forte aumento del contributo europeo alle spese nato ci ritroviamo cosi’ a vivere una situazione paradossale e asimmetrica nei nostri rapporti con l’america che rischia di infliggere un colpo mortale al nostro export”, denuncia il segretario generale dell’organizzazione vincenzo GESMUNDO.

OLTRE 770MILA AZIENDE AGRICOLE ITALIANE COLPITE
DA TAGLIO PAC 2028-2034 E DA FONDO UNICO

“saranno oltre 770mila le aziende agricole italiane colpite dal taglio della pac 2028-2034 con il passaggio al fondo unico tra politiche agricole e di coesione. ecco su chi pesa la scelta della presidente VON DER LEYEN che generera’ una perdita secca per le migliaia di imprese che ricevono sostegno, compresi gli investimenti, attraverso la politica agricola comune (pac). la misura avra’ effetti potenzialmente disastrosi sulla produzione di cibo, la sicurezza alimentare e la spinta verso l’innovazione e la sostenibilita’ che in questi anni ha reso l’agricoltura italiana leader in europa”. e’ questa la previsione della coldiretti, elaborata su dati agea sulle conseguenza della proposta della commissione europea per il quadro finanziario pluriennale. i dati sono stati resi noti in occasione dell’assemblea nazionale che si svolge questa mattina nella capitale, al teatro eliseo. sono presenti agricoltori aderenti all’associazione, fa notare un comunicato stampa, insieme al presidente nazionale ettore PRANDINI e al segretario generale vincenzo GESMUNDO. sono previsti gli interventi di raffaele FITTO, vicepresidente esecutivo della commissione europea e francesco LOLLOBRIGIDA, ministro dell’agricoltura. secondo coldiretti “il disegno della presidente tedesca della commissione ue di diluire le risorse dell’agricoltura in un unico contenitore dove sara’ piu’ facile non far capire quali tagli verranno fatti, ad esempio, per coprire le spese per il riarmo, fara’ sentire inevitabilmente i suoi effetti sulle aziende che dalla pac ricevono sostegno anche per garantire sviluppo rurale, tutela dell’ambiente, produzione di energia pulita e presidio delle aree interne”. “meno agricoltura in europa e in italia significa aumentare le importazioni dall’estero, ed esporre i prezzi del cibo alle fluttuazioni dei mercati, con un impatto devastante sulle tasche dei cittadini”, ribadisce coldiretti. per il presidente della coldiretti ettore PRANDINI “quella della presidente VON DER LEYEN e’ una scelta miope e pericolosa perche’ togliere risorse all’agricoltura per finanziare il riarmo mette a rischio la sicurezza alimentare e la pace in europa. in un contesto segnato da guerre e tensioni globali, servono investimenti sul cibo, non carri armati. mentre cina e stati uniti investono singolarmente 1.400 miliardi in agricoltura, l’europa taglia del 20% la pac, scendendo da 386 a 302 miliardi. e’ un colpo mortale per un settore che in italia vale 707 miliardi e da’ lavoro a 4 milioni di persone. non ci rassegniamo: la nostra mobilitazione sara’ permanente per difendere l’agricoltura europea dai tecnocrati che vogliono spegnerla. abbiamo gia’ elaborato proposte per semplificare la vita degli agricoltori e liberarli dal dazio occulto della burocrazia dei tecnocrati di bruxelles” il segretario generale vincenzo GESMUNDO ribadisce: “la nostra mobilitazione continuera’ per fermare questa deriva perche’ non possiamo accettare che risorse vengano sottratte all’agricoltura e alla qualita’ del cibo per destinarle al riarmo, mettendo a rischio anche la salute dei cittadini. ci opponiamo a chi vuole marginalizzare l’agricoltura. e i numeri sono evidenti: il taglio del 20% della pac 2028-2034, riduce il peso dell’agricoltura al 14% del bilancio ue, contro il 30-35% del passato. tutto questo rappresenta un colpo durissimo per un settore che garantisce salute ai cittadini attraverso il cibo sano. e tutto questo mentre il 70% degli europei, secondo l’eurobarometro, riconosce alla pac il merito di garantire prodotti alimentari sicuri e di qualita’. noi chiediamo di tornare ad avere rispetto del parlamento europeo e regole condivise, per un’europa democratica e libera, davvero”.