«La percentuale del 15% non può che vederci insoddisfatti. L’atteggiamento
che l’alleato storico come gli Stati Uniti d’America ha tenuto in questa
trattativa con la Ue non è compatibile con i sentimenti di amicizia che
hanno contraddistinto gli 80 anni del secondo dopoguerra». È categorico
Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, nel commentare
l’accordo raggiunto da Ursula von der Leyen e Donald Trump. «Non possiamo
fare finta che il tema dei dazi sia solo un questione “contabile”,
soprattutto tenendo conto del deprezzamento del dollaro negli ultimi mesi e
della relativa incertezza che un metodo negoziale incomprensibile ha reso
un gigantesco problema per le nostre esportazioni. E in ogni caso,
l’accordo avrà delle ripercussioni anche sui consumatori Usa», continua
Maretti. Maretti conclude con tuttavia è «da sottolineare l’aver raggiunto
un accordo con un Paese importante come lo sono gli Stati Uniti. Ma
tuttavia, l’Europa deve pensare ad un sostegno per quei settori che saranno
più colpiti». Tuttavia, la speranza, «che rende tollerabile l’accordo di
oggi è che si possano raggiungere presto migliori risultati fino ad
arrivare ad una completa soppressione dei dazi».
che l’alleato storico come gli Stati Uniti d’America ha tenuto in questa
trattativa con la Ue non è compatibile con i sentimenti di amicizia che
hanno contraddistinto gli 80 anni del secondo dopoguerra». È categorico
Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, nel commentare
l’accordo raggiunto da Ursula von der Leyen e Donald Trump. «Non possiamo
fare finta che il tema dei dazi sia solo un questione “contabile”,
soprattutto tenendo conto del deprezzamento del dollaro negli ultimi mesi e
della relativa incertezza che un metodo negoziale incomprensibile ha reso
un gigantesco problema per le nostre esportazioni. E in ogni caso,
l’accordo avrà delle ripercussioni anche sui consumatori Usa», continua
Maretti. Maretti conclude con tuttavia è «da sottolineare l’aver raggiunto
un accordo con un Paese importante come lo sono gli Stati Uniti. Ma
tuttavia, l’Europa deve pensare ad un sostegno per quei settori che saranno
più colpiti». Tuttavia, la speranza, «che rende tollerabile l’accordo di
oggi è che si possano raggiungere presto migliori risultati fino ad
arrivare ad una completa soppressione dei dazi».