MELE: COLDIRETTI, INIZIA RACCOLTA FRUTTO ITALIANO PIU’ ESPORTATO CON VALORE PER 1 MLD EURO

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“e’ partita la raccolta delle mele, il frutto piu’ consumato dagli italiani ma anche quello piu’ esportato in tutto il mondo, per un valore che nel 2024 ha superato il miliardo di euro. a darne l’annuncio e’ la coldiretti, con il via alle operazioni dal trentino alto adige, la principale regione produttrice dove si coltivano circa i due terzi del totale nazionale, fino al piemonte. la prima varieta’ ad essere raccolta e’ la gala con le attivita’ che proseguiranno a settembre ottobre per le altre tipologie, per spingersi addirittura agli inizi di novembre per quelle piu’ tardive”, informa un comunicato di coldiretti. “secondo l’analisi coldiretti su dati prognosfruit, il raccolto 2025 dovrebbe aggirarsi sui 2,25 miliardi di chili, in leggero calo (-3%) rispetto allo scorso anno, seppur con qualche differenza a livello territoriale. il trentino segna, infatti, un incremento del 5%, grazie anche a una stagione climatica positiva, contrariamente ad altre regioni dove il maltempo si e’ fatto sentire. e’ il caso, del veneto, dove il raccolto e’ stimato in calo delli”11% a causa delle grandinate, giu’ anche la zona dell’alto adige (-3%), emilia-romagna (-6%) e friuli (-5%) ma la situazione peggiore si registra in piemonte con un -15%. crescita del 35% per la lombardia, rispetto a un 2024 segnato da un raccolto particolarmente esiguo. analizzando l’andamento delle varieta’, la produzione di golden delicious cresce del 3%. in aumento anche le varieta’ “club”, mentre calano le mele tradizionali. la red delicious crolla del 21%, al minimo storico di 156.366 tonnellate. in diminuzione anche gala (-7%), granny smith (-16%) e fuji (-3%). stesso discorso per le mele biologiche (-12%) che rappresentano il 7% del raccolto totale nazionale”, prosegue il comunicato. “l’italia si conferma comunque il secondo produttore europeo, dietro la polonia e davanti a francia e germania, in una ue dove si produrranno quest’anno circa 10,5 miliardi di chili di mele. il nostro paese vanta pero’ il primato in fatto di biodiversita’ con sei denominazioni di origine riconosciute dall’ue: mela val di non dop, mela alto adige igp, mela del trentino igp, melannurca campana igp, mela valtellina igp, mela rossa cuneo igp. un record messo sempre piu’ a rischio dagli effetti dei cambiamenti climatici, tra eventi meteo estremi e attacchi degli insetti alieni, dalla cimice asiatica alla popillia japonica, che cingono d’assedio i frutteti italiani. problema tanto piu’ grave considerando la consistente riduzione dei prodotti fitosanitari autorizzati senza che siano state prima sviluppate soluzioni di difesa integrata. in tale ottica coldiretti ha chiesto alla ue un intervento per sollecitare un’armonizzazione delle normative all’interno dei confini dell’unione. accade infatti che ogni sostanza debba essere approvata e valutata a livello nazionale”, conclude coldiretti.