TAVOLO VINO – TUTTI I COMMENTI

(riproduzione riservata)

TAVOLO VINO: LOLLOBRIGIDA, PROMUOVERE E DIFENDERE
IL VINO IN ITALIA E ALL’ESTERO

un comunicato stampa del masaf rende noto che: “si e’ svolto oggi a palazzo chigi il tavolo del vino, convocato dal ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA . all’incontro, che si e’ concluso con l’intervento del presidente del consiglio, giorgia MELONI, hanno partecipato anche il ministro delle imprese e del made in italy adolfo URSO (fdi), il sottosegretario alla salute, marcello GEMMATO (fdi), il presidente di ice, matteo zoppas e il presidente di verona fiere, federico bricolo. l’obiettivo dell’incontro, come ha evidenziato il ministro francesco LOLLOBRIGIDA in apertura, e’ stato quello di rispondere in maniera puntuale alle richieste sollevate dalla filiera vitivinicola e di affrontare le questioni che riguardano il settore. un tavolo di ascolto, in cui le rappresentanze della filiera del vino e le associazioni di categoria hanno apprezzato l’operato del governo in questi anni e hanno espresso all’unanimita’ preoccupazioni per la tendenza alla criminalizzazione del vino, spesso associato all’abuso in modo semplicistico, e per le pressioni sui mercati esteri per effetto delle tariffe doganali imposte dagli stati uniti. ‘governo intende continuare a sostenere in maniera concreta un settore fondamentale per l’economia italiana e che non possiamo permetterci di disperdere. l’italia e’ leader mondiale nella produzione di vino e ha raggiunto nel 2024 la cifra record di 8,1 miliardi di euro nell’export, con un incremento del 5,5% rispetto al 2023. un traguardo straordinario che dimostra la forza, la qualita’ e la competitivita’ del vino italiano’, ha sottolineato il ministro LOLLOBRIGIDA nel corso dell’incontro. ‘con coltivaitalia il governo ha messo in campo un miliardo per rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana e sostenere in modo strutturale settori chiave come quello del vino. siamo determinati a difendere le nostre eccellenze a fianco dei produttori che ogni giorno contribuiscono alla crescita economica dell’intera nazione'”, ha concluso.

TAVOLO VINO: CIA A GOVERNO, PROMOZIONE, EDUCAZIONE
AL CONSUMO, MISURE COMPENSATIVE E STRUTTURALI

“promozione, educazione al consumo, oltre a misure compensative e strutturali. sono queste le principali richieste di cia-agricoltori italiani al tavolo del vino riunito a palazzo chigi alla presenza della presidente del consiglio, giorgia MELONI. obiettivo, il rafforzamento e il rilancio di un comparto di punta del made in italy agroalimentare, ora sotto scacco sia per la minaccia dei dazi usa, che per un cambiamento nelle modalita’ dei consumi (disaffezione nelle fasce piu’ giovanili) e l’incremento dei costi di produzione. a suscitare preoccupazione anche le campagne di comunicazione che si inseriscono in contesti normativi a livello europeo e sconsigliano il consumo di vino per ragioni di salute, senza distinguere tra consumo moderato e abuso, creando preoccupazioni tra i produttori di vino”, informa un comunicato della cia. “cia ha, dunque, ribadito la necessita’ di interventi compensativi per indennizzare le aziende dell’effetto dumping, che sara’ superiore alle attese, considerando l’incremento dei costi lungo la filiera distributiva e la svalutazione del dollaro. in aggiunta, sono state richieste misure contingenti, quali sgravi fiscali e mutui a tasso agevolato, che possano facilitare l’accesso al credito per le imprese, in particolare per investimenti finalizzati allo sviluppo, consolidamento e innovazione. occorre anche una programmazione di interventi a medio e lungo termini, finalizzati a mantenere competitivo il settore con interventi diretti e indiretti. prioritario, il rafforzamento della promozione e delle iniziative mirate all’educazione al consumo delle giovani generazioni nei mercati maturi e in quelli emergenti, difendendo il vino da pregiudizi e fake news. in ultimo -ma non meno importante- la gestione della produzione di uve in funzione delle richieste di mercato, attraverso una corretta analisi della domanda e dell’offerta, per prevenire potenziali crisi”, conclude la cia.

TAVOLO VINO: PRANDINI (COLDIRETTI), IMPORTANTE PARTECIPAZIONE
MELONI RIBADITA CENTRALITA’ FILIERA

“bene l’incontro promosso dalla presidenza del consiglio, che ha riconosciuto il valore strategico della filiera vitivinicola e ribadito la sua centralita’ all’interno dell’intero sistema enogastronomico nazionale. la partecipazione della presidente MELONI e’ un segnale importante in un momento complesso per il comparto, che necessita di misure tempestive e strutturate”, ha dichiarato in un comunicato il presidente di coldiretti ettore PRANDINI, a margine del tavolo vino convocato dal governo a palazzo chigi, alla presenza del ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA, dei rappresentanti del ministero delle imprese e della salute e della presidenza del consiglio dei ministri. “coldiretti ha presentato al tavolo una serie di proposte concrete per sostenere il settore: finanziare in modo equo e immediato la distillazione straordinaria; rafforzare i fondi per l’internazionalizzazione attraverso la valorizzazione delle agenzie italiane all’estero; valutare l’opportunita’ di una moratoria sui finanziamenti per le imprese in difficolta’; prevedere sgravi fiscali per gli investimenti in sostenibilita’; includere misure a sostegno dell’enoturismo e istituire un tavolo permanente presso il ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste dedicato alla promozione e comunicazione. il confronto si inserisce in un contesto di forte preoccupazione per il futuro del comparto vitivinicolo italiano, che, nonostante una vendemmia 2025 promettente – con circa 45 milioni di quintali di uva e una qualita’ elevata grazie a condizioni climatiche favorevoli – si trova a fare i conti con scorte ai massimi storici, pari a oltre 46 milioni di ettolitri, e con consumi in crescente diminuzione. una situazione che rischia di compromettere la stabilita’ del mercato, deprimere i prezzi e disincentivare gli investimenti futuri, frenando la crescita e la qualita’ che il settore ha saputo costruire nel tempo. l’ultima campagna di investimenti e ristrutturazione dei vigneti ha registrato oltre 8.500 domande per un totale di piu’ di 220 milioni di euro richiesti, segno di un comparto ancora vitale, ma oggi esposto a rischi senza precedenti. preoccupano inoltre i fattori esterni: dall’esclusione del vino dal premio accoppiato nella proposta di riforma della pac – che lo equipara a prodotti nocivi – alla crescente demonizzazione mediatica del vino come alimento nocivo, fino all’annunciato aumento dei dazi statunitensi sulle importazioni, che potrebbe causare un danno stimato di oltre 317 milioni di euro sull’export italiano, con gravi ripercussioni sulle produzioni di nicchia e sulle piccole imprese”, spiega il comunicato. “siamo di fronte a un momento spartiacque per il futuro del vino italiano e servono misure straordinarie, rapide e coordinate per evitare che una difficolta’ congiunturale si trasformi in una crisi strutturale. chiediamo di finanziare in modo equo la distillazione straordinaria per ridurre le giacenze e ristabilire l’equilibrio di mercato, e di rafforzare i fondi per l’internazionalizzazione, valorizzando il ruolo delle agenzie italiane che operano all’estero. e’ fondamentale introdurre sgravi fiscali per gli investimenti in sostenibilita’ ambientale e valutare una moratoria sui finanziamenti per le aziende vitivinicole in difficolta’, affinche’ possano superare questa fase critica senza rinunciare a progetti di crescita e innovazione. serve inoltre un sostegno concreto all’enoturismo, che rappresenta una leva strategica per la promozione del vino nei territori, favorisce un consumo consapevole e crea valore aggiunto per le imprese e per l’intero sistema paese. un altro tema cruciale e’ quello della sburocratizzazione: le procedure per la produzione, la promozione e, soprattutto, per l’export del vino possono essere notevolmente semplificate, affidando un ruolo centrale a un unico ente pubblico di riferimento, capace di ridurre tempi, costi e incertezze per le imprese”, ha dichiarato il presidente PRANDINI, accompagnato al tavolo dai delegati di giunta francesco FERRERI e dominga COTARELLA. PRANDINI ha infine posto l’accento sulla necessita’ di rilanciare l’immagine del vino attraverso una narrazione positiva, legata alla cultura e alla tradizione italiana: “e’ inaccettabile che il vino venga assimilato a prodotti nocivi per la salute. il vino, consumato in modo responsabile, e’ parte integrante della dieta mediterranea, riconosciuta dall’unesco come patrimonio immateriale dell’umanita’. e’ un alimento simbolico, che unisce convivialita’, paesaggio e benessere. riavvicinare le nuove generazioni al vino significa educarle al gusto, alla responsabilita’, alla conoscenza del territorio. difendere il vino significa difendere milioni di imprese, famiglie e una cultura millenaria che ha fatto grande l’italia nel mondo.”

TAVOLO VINO: GOVERNO E ORGANIZZAZIONI TRA CUI ALLEANZA COOP, CIA, CONFAGRICOLTURA, COPAGRI, FEDERVINI INSIEME PER CAMPAGNA COMUNICAZIONE

“una visione e un piano d’azione condiviso per sostenere e promuovere il vino italiano, patrimonio culturale e pilastro dell’economia nazionale, salvaguardando il comparto dagli attacchi ideologici del neo-proibizionismo provenienti da alcuni ambienti europei e sovranazionali, oltre che uno sguardo sull’attualita’, dai rapporti commerciali con gli stati uniti alla vendemmia gia’ in corso in alcune aree del paese. questo il fulcro dell’incontro tenutosi oggi a palazzo chigi tra i rappresentanti della filiera vitivinicola italiana e la presidente del consiglio giorgia MELONI, il ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA, il ministro delle imprese e del made in italy adolfo URSO ed il sottosegretario di stato alla salute marcello GEMMATO. l’incontro segna l’avvio di un nuovo percorso strategico per la definizione di una campagna di comunicazione istituzionale, con l’obiettivo di tutelare il vino e l’intero settore vitivinicolo, pilastri dell’economia e dell’identita’ nazionale, rafforzandone il valore autentico sia sul mercato interno che nello scenario globale”, informa un comunicato diffuso da alleanza cooperative agroalimentari, cia-agricoltori italiani, confagricoltura, copagri, federdoc, federvini, assoenologi e unione italiana vini. “l’incontro odierno ha ribadito la necessita’ impellente di una risposta nazionale unitaria, strutturata e incisiva per contrastare tendenze allarmistiche e proibizioniste che si registrano a livello internazionale. cio’ anche in vista della definizione dell’aggiornamento della dichiarazione delle nazioni unite sulle malattie non trasmissibili, attesa per la fine del prossimo settembre. i componenti del tavolo della filiera del vino, espressione del comparto produttivo italiano, hanno sottolineato l’urgenza di sostenere una comunicazione che rimetta al centro i valori culturali e sociali del vino: un prodotto che e’ espressione di storia, tradizione e legame indissolubile con il territorio e le comunita’ locali. tale iniziativa dovra’ promuovere con chiarezza la cultura del bere responsabile, ispirato ai princi’pi di moderazione e convivialita’ tipici della dieta mediterranea e dovra’ veicolare un messaggio chiaro e autorevole, fondato su un approccio trasparente e oggettivo, basato sulle piu’ recenti evidenze scientifiche”, conclude il comunicato.

TAVOLO VINO: DREI (FEDAGRIPESCA), RIUNIONE CON PRESIDENTE
MELONI SEGNA UN SALTO DI QUALITA’ PER IL NOSTRO PAESE

“e’ stato un incontro positivo che ha visto la piena partecipazione delle associazioni a confronto con una nutrita compagine governativa, composta dalla presidente del consiglio, due ministri e un sottosegretario. un salto di qualita’ notevole per il nostro paese, che oggi e’ riuscito ad affrontare questioni che riguardano una filiera strategica come il vino in un’ottica di coesione totale di sistema”, ha dichiarato in un comunicato raffaele DREI, presidente di confcooperative fedagripesca, al termine dell’incontro che si e’ svolto a palazzo chigi con le principali organizzazioni della filiera vitivinicola. DREI ha espresso anche pieno apprezzamento per la campagna istituzionale promossa unanimemente a tutela del settore vitivinicolo e del consumo responsabile del vino di cui si e’ discusso nell’incontro: “il vino non puo’ e non deve essere piu’ assimilato e identificato semplicemente con l’alcol: parliamo in primo luogo di un alimento che e’ da sempre parte integrante della dieta mediterranea e come tale riveste un ‘valore’ che e’ storico, economico e culturale. il vino e’ di fatto responsabile della assunzione di alcol per meno della meta’ del consumo medio procapite italiano. il nostro auspicio e’ che la campagna di educazione al corretto utilizzo di alcol venga fatta in piena sinergia con la comunita’ scientifica che e’ piu’ equilibrata nella valutazione del tema. ben venga anche, a tal proposito, la valorizzazione della dieta mediterranea che il ministero dell’agricoltura sta sposando con forza”. “in merito alla situazione di difficolta’ per il comparto venutasi a creare per i dazi, DREI si e’ soffermato in premessa in alcune analisi di scenario, evidenziando situazioni commerciali profondamente diverse tra le varie tipologie di vino e i diversi territori, che vanno da crisi drammatiche situazione ordinaria. tra le possibili soluzioni, la necessita’ che ‘si continui ad insistere e investire sulla leva della promozione, con il supporto degli strumenti di sistema (ice, simest, sace), e che si acceleri nella sottoscrizione di accordi di libero scambio che aiutino le aziende esportatrici a differenziare i propri mercati di destinazione’. per quanto riguarda il medio termine, fedagripesca confcooperative ha chiesto la misura dello stoccaggio e misure di semplificazione in particolare nell’attuazione delle campagne di promozione. la federazione delle cooperative agricole di confcooperative, che rappresenta 3.000 imprese per oltre 35 miliardi di euro di fatturato, ha infine espresso l’intenzione di chiedere al governo misure compensative che sostengano la competitivita’ delle imprese, anche attraverso lo snellimento normativo o il rinvio di normative che dal 2026 aggraveranno la vita di migliaia di aziende agricole”, conclude il comunicato.

TAVOLO VINO: SCORDAMAGLIA (FILIERA ITALIA),
SEGNALE IMPORTANTE SU RILEVANZA DEL SETTORE

“la presenza della presidente del consiglio insieme al ministro LOLLOBRIGIDA, al ministro URSO e al sottosegretario GEMMATO e’ una testimonianza dell’importanza che il governo da’ al settore vitivinicolo italiano. un tavolo che puo’ essere reso per affrontare i problemi sia cronici che acuti di un settore che finora ha fatto da traino alle esportazioni e all’economia italiana, ma che ora si trova ad affrontare problemi sia strutturali che urgenti”, ha dichiarato in un comunicato luigi SCORDAMAGLIA, amministratore delegato di filiera italia, secondo il quale “il principale problema strutturale e’ rappresentato da uno squilibrio tra produzione e consumo con un eccesso di produzione soprattutto in alcune zone ad altissima resa e un consumo messo in difficolta’ da politiche di criminalizzazione prive di qualsiasi base scientifica”. “su tutto cio’, l’emergenza dazi in cui la conclusione dell’accordo con gli usa non ha ancora contribuito a dare quella stabilita’ e certezza necessaria a consentire una normale ripresa delle esportazioni di vino dall’italia agli usa e di condivisione di prezzi e ripartizioni dei maggiori oneri tra esportatori e importatori. come filiera italia abbiamo quindi evidenziato la necessita’ di avviare da subito una campagna di comunicazione a cominciare dal mercato americano attraverso le azioni fondamentali che gia’ ice-agenzia svolge, ma che devono essere decuplicate. fiere dedicate come vinitaly chicago, incoming di bayer non solo presso le fiere italiane ma direttamente sui territori, accompagnamento delle nostre aziende in nuovi mercati, avvio col piede giusto dei negoziati internazionali”, ha detto ancora SCORDAMAGLIA che ha aggiunto: “ne e’ un esempio l’india, per cui dovremmo superare la pregiudiziale negoziale che vuole escludere il vino dal tavolo negoziale: ci impegneremo direttamente affinche’ questo non avvenga”. “per tutte queste azioni bisogna aumentare significativamente le risorse a disposizione dell’ice agenzia. non sarebbe un azzardo considerando le maggiori esigenze di tutti i settori, non solo quello agroalimentare, e portarlo ad 1 miliardo di euro che e’ poca cosa rispetto all’effetto economico e sociale che per l’economia italiana deriverebbe dall’aumento di esportazioni”, ha aggiunto SCORDAMAGLIA. “bisogna contrastare la campagna di criminalizzazione, priva di base scientifica, a cominciare dal prossimo appuntamento del 25 settembre a cui filiera italia partecipera’ direttamente all’onu a new york. un incontro in cui deve essere chiaro che tra abuso di alcol e consumo consapevole ed equilibrato di vino c’e’ una differenza abissale e che mentre il primo se non controllato puo’ generare effetti negativi, il consumo equilibrato porta anche effetti benefici, come la longevita’ di chi segue una dieta mediterranea che include il vino. e infine filiera italia ha richiesto una netta semplificazione di tutte le procedure che oggi bloccano e complicano le esportazioni, l’ocm promozione, la gestione delle accise, anche su un prodotto come il dealcolato, su cui si attendono i necessari chiarimenti della direzione generale delle dogane, sperando che non complichino la vita alle cantine a vantaggio delle grandi distillerie”, prosegue il comunicato. “speriamo non serva, ma qualora la situazione internazionale dovesse mandare in difficolta’ alcune aziende, dobbiamo predisporre strumenti anche di moratoria finanziaria come durante il covid”, ha concluso SCORDAMAGLIA.

TAVOLO VINO: BRICOLO (VERONAFIERE), VINITALY A DISPOSIZIONE
PER STRATEGIA CONDIVISA E PROMOZIONE

“vinitaly e’ da sempre uno strumento al servizio delle imprese, delle istituzioni e, oggi piu’ che mai, vuole rafforzare la propria azione a sostegno del sistema vitivinicolo del paese. insieme possiamo affrontare le molte sfide attuali, non ultima quella dei dazi negli stati uniti, un mercato strategico che dobbiamo difendere”, ha dichiarato il presidente di veronafiere, federico BRICOLO, intervenuto al tavolo tecnico di filiera convocato a palazzo chigi per affrontare, tra gli altri temi, l’impatto delle nuove tariffe doganali al 15% sul vino italiano, in vigore dal 7 agosto. “ringrazio la presidente MELONI, i ministri LOLLOBRIGIDA e URSO ed il sottosegretario GEMMATO, per la grande attenzione dimostrata a questo tavolo di ascolto al quale e’ stato invitato anche vinitaly. la nostra partecipazione testimonia come la promozione del vino all’estero non possa prescindere da una visione corale, in grado di unire imprese, consorzi, associazioni e istituzioni. in questo scenario servono massa critica, visione strategica e coordinamento per affrontare l’impatto dei dazi senza disperdere risorse o opportunita’. vinitaly e’ pronto a fare la sua parte, al fianco delle aziende e delle politiche nazionali, per difendere un mercato – quello americano – che con 1,9 miliardi di euro in valore nel 2024, vale da solo quasi un quarto dell’intero export vinicolo italiano”, ha aggiunto BRICOLO. “da sempre la missione di vinitaly e’ promuovere business e cultura del vino italiano all’estero, in collaborazione con ice-agenzia, sistema camerale e diplomatico. con eventi in mercati strategici – come la seconda edizione di vinitaly.usa a chicago (5-6 ottobre) e il ritorno in india a gennaio 2026, oltre agli appuntamenti consolidati in cina per l’asia e in brasile per il mercosur -, la fiera si conferma cosi’ uno strumento di politica industriale e commerciale”, spiega il comunicato. “l’urgenza di tutelare uno dei principali simboli del made in italy impone risposte coordinate e gli interventi fatti da tutti i presenti oggi al tavolo del vino – richiesto dal ministro LOLLOBRIGIDA al quale va il merito di averlo organizzato in tempi molto rapidi – dimostrano una voglia di procedere uniti in questa direzione. dalla necessita’ di rafforzare la promozione nei mercati maturi ed emergenti, alla difesa del valore culturale del vino contro pregiudizi e disinformazione: in questo contesto, vinitaly rappresenta la piattaforma comune per dare voce e forza al nostro vino nel mondo”, ha concluso BRICOLO.

TAVOLO VINO: AGCI AGROALIMENTARE, SODDISFAZIONE PER CONFRONTO. CAPUA, DIFENDIAMO UN’ECCELLENZA CULTURALE OLTRE CHE ECONOMICA

con un comunicato l’agci settore agroalimentare accoglie “positivamente la convocazione del tavolo tecnico sul comparto vitivinicolo a palazzo chigi, organizzato oggi dalla presidenza del consiglio con il coinvolgimento dei ministeri competenti. presenti la presidente del consiglio MELONI, i ministri LOLLOBRIGIDA e URSO, e il sottosegretario alla salute GEMMATO. in un momento di forte instabilita’, e’ essenziale valorizzare e tutelare la filiera vitivinicola italiana nella sua interezza, riconoscendone la doppia natura: economica e identitaria”. il presidente di agci agroalimentare, antonello CAPUA, ha dichiarato durante l’incontro: “siamo grati alle istituzioni per aver creato uno spazio di confronto cosi’ importante. il vino italiano non e’ semplicemente una voce dell’export, ma un patrimonio culturale da proteggere. le cooperative agricole svolgono un ruolo cruciale nel custodire le tradizioni e nel mantenere vive le economie rurali. e’ urgente adottare misure che ne garantiscano la sostenibilita’ e la visibilita’ internazionale.” “‘sono venuta per dimostrare ancora una volta l’attenzione che il governo rivolge al settore dell’agricoltura nel suo complesso e, in particolare, di quello vitivinicolo. il vino e’ un pezzo cardine della dieta mediterranea ed e’ fondamentale fare la distinzione tra uso e abuso’, ha detto MELONI che ha infine ribadito il sostegno del governo ai produttori vitivinicoli: ‘sul governo potete sempre contare. siamo consapevoli di quanto il vostro lavoro sia fondamentale non solo per l’economia italiana ma anche per la reputazione della nostra nazione'”, spiega il comunicato. “agci ha evidenziato al tavolo alcune priorita’ strategiche: promuovere un piano di export strutturato per superare gli ostacoli geopolitici e valutari; ribadire con forza la distinzione tra consumo moderato e abuso, nel dibattito internazionale sul vino e la salute; rafforzare l’educazione culturale al vino presso le nuove generazioni, anche nelle scuole; sostenere investimenti nella sostenibilita’ e nell’enoturismo con fiscalita’ agevolata; costituire un presidio permanente al masaf per monitorare l’evoluzione del settore la discussione ha messo in luce le preoccupazioni diffuse tra i produttori, soprattutto cooperative di piccole e medie dimensioni, schiacciate da giacenze e consumi in calo. agci ha sottolineato che un approccio ideologico al vino nei contesti internazionali rischia di appiattire la sua specificita’ mediterranea, con conseguenze ingiuste per il comparto italiano. in particolare, l’associazione ha lanciato un appello affinche’ il governo italiano mantenga una linea coerente e proporzionata nella revisione della dichiarazione onu sulle malattie non trasmissibili del 2025, salvaguardando il vino quale elemento integrante della nostra dieta, cultura e biodiversita’ agricola”, conclude il comunicato.

TAVOLO VINO: MASTROBERARDINO (FEDERVINI), AVVIO CAMPAGNA
ISTITUZIONALE RAPPRESENTA UN ATTO NECESSARIO

con un comunicato federvini accoglie “con favore l’avvio di un percorso strategico congiunto tra il governo e le principali rappresentanze della filiera vitivinicola italiana per la definizione di una campagna di comunicazione istituzionale sul vino. l’incontro tenutosi oggi a palazzo chigi alla presenza del presidente del consiglio giorgia MELONI, del ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, del ministro delle imprese e del made in italy, adolfo URSO, e del sottosegretario al ministero della salute, marcello GEMMATO, segna un passaggio rilevante per l’intero comparto, in un momento storico in cui e’ necessario ridefinire con lucidita’ e rigore il racconto pubblico attorno al vino. in uno scenario internazionale attraversato da approcci semplificatori e spinte proibizioniste, federvini sottolinea l’urgenza di un’iniziativa che restituisca al vino la sua dimensione autentica di bene culturale, simbolo dell’identita’ italiana, espressione del territorio, delle comunita’ e di una civilta’ millenaria del ‘bere consapevole’. una comunicazione strutturata, coerente e scientificamente fondata potra’ rappresentare un argine efficace alla crescente delegittimazione di un patrimonio che appartiene non solo all’economia, ma alla storia e alla societa’ italiane”. “il vino italiano non e’ un artefatto di consumo: e’ un codice culturale, un archivio vivente del nostro paesaggio, del nostro lavoro e del nostro tempo. in un contesto sempre piu’ incline alla reductio ad unum, in cui il vino rischia di essere classificato in modo ideologico e non contestualizzato, serve un’azione collettiva e responsabile che riaffermi la sua pluralita’ di significati. l’avvio di una campagna istituzionale rappresenta un atto necessario: non solo per difendere il comparto, ma per restituire al paese uno sguardo maturo e identitario sul proprio patrimonio. ringraziamo vivamente il presidente MELONI, i ministri LOLLOBRIGIDA – che ha coordinato i lavori – ed URSO e il sottosegretario GEMMATO per l’ascolto e la visione condivisa. e’ il momento di mettere in campo competenze, rigore e spirito di responsabilita’”, ha dichiarato piero MASTROBERARDINO, vicepresidente di federvini e coordinatore del tavolo della filiera del vino. “federvini conferma il proprio impegno all’interno del tavolo della filiera del vino, contribuendo alla costruzione di una strategia comunicativa che metta al centro l’educazione al consumo responsabile, i princi’pi della dieta mediterranea e una narrazione che coniughi valore economico, sociale e culturale”, conclude il comunicato.