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“dopo oltre cinquant’anni di impegno e risultati concreti, asnacodi italia e il sistema dei condifesa aprono una nuova fase di sviluppo. grazie alla collaborazione con cetif – universita’ cattolica del sacro cuore, e’ stato realizzato uno studio che ha raccolto 28 questionari e 20 interviste ai direttori dei condifesa di tutta italia, con l’obiettivo di individuare le priorita’ e costruire un percorso di evoluzione organizzativa e digitale. lo studio evidenzia come il futuro del sistema debba poggiare su tre pilastri: continuita’ e innovazione, coinvolgimento diretto dei territori e una struttura piu’ resiliente e dinamica. la sfida e’ passare da una leadership fondata solo sulle competenze individuali a un modello di unita’ territoriale condivisa, capace di valorizzare le specificita’ locali in una regia nazionale unitaria”, informa un comunicato di asnacodi italia. “vogliamo accompagnare i condifesa in un percorso di rafforzamento e armonizzazione. oggi il sistema ha bisogno di best practice comuni, procedure trasparenti e strumenti digitali integrati, ma senza rinunciare alla ricchezza dei territori. e’ cosi’ che possiamo costruire un modello piu’ solido, capace di affrontare le sfide climatiche, economiche e sociali che ci attendono”, ha sottolineato albano AGABITI, presidente di asnacodi italia. “il progetto individua quattro ambiti di intervento strategico: integrazione digitale e crm, strumenti avanzati di gestione del rischio, processi gestionali armonizzati e comunicazione e formazione condivise. una cornice che punta a rendere la rete asnacodi-condifesa sempre piu’ coesa, efficiente e in grado di offrire servizi innovativi agli agricoltori”, spiega il comunicato. “dallo studio emerge con chiarezza che la digitalizzazione non e’ piu’ un’opzione, ma una necessita’. occorre semplificare le procedure, garantire uniformita’ nei servizi e mettere a disposizione degli agricoltori strumenti predittivi e tempestivi. il futuro del nostro sistema dipendera’ dalla nostra capacita’ di integrare innovazione e prossimita’, accompagnando tutti i nostri condifesa territoriali in un percorso di crescita comune”, ha detto il direttore generale asnacodi, andrea BERTI. “un passaggio cruciale sara’ quello della formazione. l’adozione di nuove piattaforme, procedure e strumenti non puo’ prescindere da un investimento sulle competenze manageriali, tecniche e digitali delle strutture locali. la collaborazione con cetif e universita’ cattolica nasce proprio per garantire un supporto metodologico e scientifico, capace di tradurre le esigenze emerse nei territori in linee guida concrete”, prosegue il comunicato. “l’analisi ha mostrato quanto sia decisivo un approccio partecipativo. la trasformazione deve nascere dal basso, dalle esigenze reali dei condifesa, per poi consolidarsi in una governance condivisa. e’ dalla sintesi tra locale e nazionale che puo’ nascere il vero valore aggiunto del sistema”, ha spiegato chiara FRIGERIO, docente all’universita’ cattolica e coordinatrice scientifica del progetto. “il progetto e’ stato presentato in un incontro molto partecipato, presso la sede dell’universita’ cattolica di milano, alla presenza dei direttori e dei presidenti dei condifesa provenienti da tutta italia. un momento di confronto che ha permesso di discutere i risultati dello studio, raccogliere osservazioni e proposte dal territorio e, soprattutto, condividere una visione comune sul futuro del sistema. la presenza congiunta di dirigenti e rappresentanti istituzionali ha sottolineato la volonta’ di affrontare in maniera coesa il percorso di innovazione organizzativa e digitale, rafforzando il legame tra livello locale e governance nazionale”, informa ancora il comunicato. “inizia una nuova fase per il sistema asnacodi italia-condifesa: piu’ vicina, piu’ forte, piu’ pronta”, ha concluso AGABITI.