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“e’ inaccettabile usare la fame come arma di guerra. anche l’onu certifica che a gaza e’ in corso una carestia, ora bisogna fermare questo scempio e garantire finalmente alla popolazione un accesso sicuro e senza ostacoli ad aiuti alimentari su vasta scala”: lo afferma in un comunicato cia-agricoltori italiani, sostenendo con forza tutte le iniziative umanitarie messe in campo, come quella della global sumud flotilla. “l’accesso al cibo e’ sancito dal diritto internazionale e deve essere rispettato in ogni circostanza, anche nei conflitti”, ha detto il presidente nazionale cristiano FINI che ha aggiunto: “come cittadini e come organizzazione di agricoltori, non possiamo restare in silenzio di fronte alla condizione di fame e malnutrizione massiccia che oggi colpisce la striscia. migliaia di persone, in primis donne, bambini e anziani, stanno lottando per la sopravvivenza, tra il blocco quasi totale degli approvvigionamenti e la distruzione sistematica di campi, mercati, infrastrutture idriche e stradali. adesso auspichiamo che la pressione internazionale sblocchi gli aiuti a gaza. serve un cessate il fuoco immediato e prolungato per consentire una vasta azione umanitaria salvavita e fermare la carestia, perche’ non e’ tollerabile trasformare un diritto fondamentale come il cibo in uno strumento di punizione collettiva”.