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“gli agricoltori hanno bisogno di garanzie, soprattutto in questo momento, e la proposta della commissione per la pac post 2027, con l’accorpamento in un fondo unico e il taglio del 22% delle risorse, segna un passo indietro inaccettabile. per questo siamo pronti a riscendere in piazza”: lo ha detto in un comunicato il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, sottolineando come “non siano affatto rassicuranti, anzi lascino ancora piu’ preoccupazioni, le parole pronunciate ieri dalla direttrice generale della dg agri della commissione europea, elisabeth WERNER”. “la futura pac non puo’ subire ulteriori tagli ne’ frammentarsi in 27 piani nazionali, che minerebbero la competitivita’ e la coesione del settore a livello ue. siamo determinati a tornare in piazza a bruxelles con tutti gli agricoltori europei. solo cosi’ potremo far comprendere che difendere la pac significa garantire sicurezza alimentare, tutelare l’ambiente e le aree interne, sostenere il valore economico e sociale dei territori: un patrimonio che non puo’ essere cancellato con un colpo di spugna”, ha concluso FINI.