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la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del parlamento europeo con una relazione di celine IMART (ppe) adottata con 33 voti favorevoli, 10 contrari e 5 astensioni chiarisce le norme del regolamento ue (https://bit.ly/41IH8vb) volte a ripristinare rapporti di forza equilibrati nella filiera agroalimentare. (progetto di relazione https://bit.ly/4pg8JxU emendamenti https://bit.ly/47Btca2) la relazione sara’ sottoposta al voto dell’assemblea plenaria durante una delle prossime sessioni del parlamento. le modifiche alle norme sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli mirano a rafforzare la posizione contrattuale degli agricoltori nella filiera alimentare e quindi a stabilizzare il loro reddito, precisa la commissione. la relazione stabilisce quando i prodotti agricoli possono essere definiti “equi” o “giusti” contribuendo allo sviluppo delle comunita’ rurali o la promozione dello sviluppo delle organizzazioni di agricoltori tra i criteri da utilizzare per tale etichettatura. il termine “filiera corta” deve essere utilizzato sulle etichette o nella pubblicita’ solo per i prodotti che sono fabbricati nell’ue con un numero limitato di intermediari tra l’agricoltore e il consumatore o che sono trattati su brevi distanze o in un breve lasso di tempo. al fine di evitare una concorrenza inutile tra i modelli di produzione, la relazione e’ contraria alla creazione di organizzazioni di produttori di prodotti biologici. si sostiene l’obbligo di contratti scritti per le consegne di prodotti agricoli ma gli stati membri possono decidere di esentare settori specifici da tale obbligo su richiesta di un’organizzazione che rappresenta il settore. la relazione amplia l’elenco proposto delle norme di sostenibilita’ che gli agricoltori devono applicare per ottenere una deroga alle norme dell’ue in materia di concorrenza per i loro accordi, decisioni e pratiche. all’elenco obiettivi si aggiungono gli investimenti per l’uso delle risorse idriche, la promozione della produzione locale o la garanzia di un reddito stabile ed equo per gli agricoltori.