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questa mattina a ursula VON DER LEYEN ha tenuto al parlamento europeo il discorso sullo stato dell’unione 2025. la presidente della commissione ha tracciato un bilancio dell’ultimo anno e presentato le direttrici che guideranno l’azione europea nei prossimi mesi. molti i temi trattati, dai conflitti tra russia e ucraina e in israele, ai dazi americani agli accordi commerciali con messico e mercosur, alla necessita’ per l’ue di aumentare la propria competitivita’ e proseguire sulla strada della decarbonizzazione. un capitolo e’ stato dedicato al cibo e all’agricoltura. “in europa – ha detto VON DER LEYEN – abbiamo accesso ad alimenti di alta qualita’ a prezzi abbordabili, prodotti da agricoltori e pescatori eccellenti: uomini e donne che sono anche i custodi delle nostre terre e dei nostri mari, della nostra biodiversita’, la colonna portante della nostra sicurezza alimentare. ma vi sono circostanze che remano loro contro, dai costi elevati delle materie prime fino agli oneri burocratici e alla concorrenza sleale. ci stiamo muovendo su tutti questi fronti. abbiamo semplificato la pac: meno burocrazia, piu’ fiducia. abbiamo riservato fondi per il sostegno al reddito nel prossimo quadro finanziario pluriennale. e abbiamo fatto in modo che i finanziamenti possano essere integrati da dotazioni nazionali e regionali. ma i nostri agricoltori hanno bisogno anche di concorrenza leale e condizioni di parita’. e’ una conditio sine qua non. e’ per questo che l’accordo commerciale con il mercosur prevede solide misure di salvaguardia, sostenute da risorse finanziarie qualora si renda necessaria una compensazione. dobbiamo anche consolidare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare. da troppo tempo il loro duro lavoro non e’ ricompensato come dovrebbe. gli agricoltori – ha affermato VON DER LEYEN – hanno diritto a percepire un prezzo equo per i loro prodotti, con un margine di profitto adeguato a sostenere le loro famiglie. esamineremo l’attuazione della normativa in materia di pratiche commerciali sleali. e interverremo dove serve. oggi posso anche annunciare che incrementeremo il bilancio destinato alla promozione per varare una nuova campagna ‘buy european food’ a sostegno dei prodotti alimentari europei. perche’ siamo fieri di poter affermare che il cibo europeo e’ il migliore al mondo”. sull’accordo sui dazi con gli usa, la presidente della commissione ue ha spiegato: “quelle con gli stati uniti sono le nostre relazioni commerciali piu’ importanti. le merci che esportiamo ogni anno verso gli stati uniti superano il valore di 500 miliardi di euro. da queste relazioni commerciali dipendono milioni di posti di lavoro. per questo motivo abbiamo concluso un accordo che ci permette di mantenere l’accesso delle nostre industrie al mercato. e abbiamo fatto in modo che l’accordo raggiunto dall’europa fosse il migliore possibile. abbiamo conferito un relativo vantaggio alle nostre imprese, perche’ alcuni dei nostri concorrenti diretti sono soggetti a dazi molto piu’ elevati da parte degli stati uniti. e’ vero, partono forse da un’aliquota base inferiore. ma se consideriamo le esenzioni che siamo riusciti a ottenere e le tariffe aggiuntive che sono state imposte ad altri, ci siamo assicurati l’accordo migliore. senza ombra di dubbio. e voglio essere assolutamente chiara su un punto: che si tratti di regolamentazioni ambientali o digitali, siamo noi a stabilire le nostre norme, siamo noi a stabilire le nostre regole. l’europa decidera’ sempre da se’. i dazi non sono altro che tasse. ma l’accordo garantisce una stabilita’ cruciale nelle nostre relazioni con gli stati uniti in un periodo di grave insicurezza globale”. nell’attuale contesto internazionale – ha spiegato VON DER LEYEN – “due sono gli obiettivi prioritari per gli sforzi di indipendenza dell’europa e per la sua posizione nel mondo. il primo e’ la necessita’ di incrementare la diversificazione e i partenariati. l’80% dei nostri scambi commerciali avviene con paesi diversi dagli stati uniti. dobbiamo quindi sfruttare nuove opportunita’. in un momento in cui il sistema commerciale globale si sta sgretolando, noi garantiamo norme globali stipulando accordi bilaterali, come quelli con il messico o il mercosur. oppure negoziamo un accordo storico con l’india, che sara’ ultimato entro la fine di quest’anno”. inoltre – ha aggiunto la presidente della commissione – “intendiamo inoltre creare una coalizione di paesi che condividono gli stessi principi per riformare il sistema commerciale globale, come l’accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico. perche’ il commercio ci consente di rafforzare le catene di approvvigionamento, rendere i mercati piu’ aperti, ridurre le dipendenze. in definitiva si tratta di rafforzare la nostra sicurezza economica”. nel suo discorso VON DER LEYEN ha parlato anche di energia e clima: “gia’ oggi oltre il 70% della nostra energia elettrica proviene da fonti a basse emissioni di anidride carbonica. siamo leader mondiali per numero di brevetti di tecnologie pulite, davanti agli stati uniti e testa a testa con la cina. siamo decisamente sulla buona strada per centrare l’obiettivo di ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. ecco che cosa e’ in grado di fare il green deal europeo. dobbiamo mantenere la rotta verso i nostri obiettivi climatici e ambientali. la scienza non da’ adito a dubbi. le argomentazioni economiche e di sicurezza sono altrettanto convincenti. questa trasformazione e’ a tutti gli effetti cruciale per renderci indipendenti. perche’ riduce le nostre dipendenze energetiche. perche’ la produzione circolare ridimensiona quelle strategiche. e perche’ crea industrie all’avanguardia che possono esportare soluzioni. e’ per questo che, dieci anni dopo l’accordo di parigi, la commissione ha proposto traguardi per il 2040. la transizione deve sostenere le persone e irrobustire l’industria. cio’ significa anche catalizzare un aumento massiccio degli investimenti pubblici e privati. aprire mercati guida per i prodotti puliti e circolari, in grado di creare posti di lavoro e promuovere gli investimenti in europa. garantire una transizione giusta per tutti, ad esempio sfruttando il fondo sociale per il clima. assicurare condizioni di parita’ a livello mondiale, in particolare puntando sulla fissazione del prezzo del carbonio. l’europa deve tutelare le sue industrie. stanno facendo la cosa giusta, ovvero decarbonizzare: dovrebbero essere premiate e incentivate. in caso contrario rischiamo di trovarci a dipendere dalle importazioni, siano esse di acciaio per i produttori di auto o di fertilizzanti per gli agricoltori. saremmo alla merce’ dei prezzi, dei volumi e della qualita’ che altri sono disposti e in grado di offrirci”. nel discorso sullo stato dell’unione non e’ mancato un passaggio sulla liberta’ di stampa: “in diverse comunita’ di tutta europa i media tradizionali sono in crisi – ha affermato VON DER LEYEN -. in molte zone rurali, l’epoca in cui si andava a comprare il giornale locale e’ un lontano ricordo. questa situazione ha trasformato molti luoghi in deserti dell’informazione, in cui la disinformazione trova terreno fertile. si tratta di un fenomeno estremamente pericoloso per la nostra democrazia. perche’ i cittadini informati, che possono fidarsi di cio’ che leggono e ascoltano, sono essenziali per far si’ che chi e’ al potere sia chiamato a rendere conto del proprio operato. e quando i media indipendenti sono smantellati o neutralizzati, la nostra capacita’ di monitorare la corruzione e preservare la democrazia e’ gravemente indebolita. per questo motivo il primo passo della strategia di un autocrate e’ sempre quello di neutralizzare i media indipendenti. perche’ il silenzio favorisce il regresso democratico e la corruzione. dobbiamo quindi impegnarci di piu’ – ha sostenuto la presidente della commissione – per proteggere i media e la stampa indipendente. intendiamo pertanto avviare un nuovo programma per la resilienza dei media (media resilience programme), che sosterra’ il giornalismo indipendente e l’alfabetizzazione mediatica. ma dobbiamo anche affiancare investimenti per rispondere ad alcune delle cause profonde di questa tendenza. per questo motivo abbiamo proposto di aumentare in modo significativo i finanziamenti destinati ai media nel prossimo bilancio. inoltre e’ necessario anche stimolare il capitale azionario privato. utilizzeremo pertanto i nostri strumenti in tal senso per sostenere i media indipendenti e locali. una stampa libera e’ il fondamento di qualsiasi democrazia. e noi sosterremo la stampa europea affinche’ rimanga libera”. il testo integrale del discorso sullo stato dell’unione a questo link https://tinyurl.com/4a3yr7jk