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“sara’ il dialogo tra generazioni in agricoltura il tema del convegno regionale di anpa, l’associazione regionale pensionati di confagricoltura, che si svolgera’ sabato 11 ottobre alle 10 a lendinara (rovigo), nel teatro comunale ballarin di via giambattista conti. ‘tradizione e innovazione in un mondo che cambia’ e’ il titolo del convegno, che vedra’ l’incontro e il confronto tra due universi: quello degli anziani agricoltori, con il loro piccolo mondo antico fatto di tradizioni, conoscenza e saperi tramandati; e quello dei giovani, che operano in una modernita’ fatta di innovazione, tecnologie e un mercato globale che corre sempre piu’ in fretta. prevista la presenza di oltre 200 agricoltori provenienti da tutto il veneto”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura rovigo che cosi’ prosegue: “la giornata iniziera’ alle 10 con i saluti istituzionali. quindi la presentazione del convegno, con rodolfo GARBELLINI, presidente nazionale di anpa, e sergio NUCIBELLA, presidente regionale. alle 10.30 la tavola rotonda su ‘tradizione e sviluppo della societa’ agricola in un’era digitale’, con fabio ORTOLAN, esperto di storia veneta, e francesco LONGHI, presidente regionale di anga, l’associazione dei giovani di confagricoltura. alle 11.30 intermezzo musicale lirico e quindi le conclusioni di angelo SANTORI, segretario nazionale dell’anpa. seguira’ il trasferimento a piedi a palazzo malmignati, in riviera san biagio, per il pranzo”. GARBELLINI spiega: “noi anziani agricoltori possiamo continuare ad essere una risorsa indispensabile non solo per le nostre famiglie e la societa’, ma anche per i giovani, che portano avanti il nostro lavoro nelle campagne. le radici nutrono l’identita’, il sapere tramandato guida le scelte e l’esperienza puo’ essere al servizio dell’innovazione. il futuro dell’agricoltura sta nella capacita’ di coniugare le pratiche tradizionali con le nuove tecnologie, creando un modello produttivo che sia sostenibile ed economicamente vantaggioso. bisogna sempre tenere presente che l’agricoltura non e’ solo un settore produttivo, ma cultura, paesaggio, comunita’”. “per i giovani agricoltori – continua il comunicato – il momento non e’ facile: secondo i dati di confagricoltura solo un’azienda su dieci sopravvive alla terza generazione; meno di una su quattro supera il primo passaggio generazionale. negli ultimi dieci anni sono sparite 82.000 aziende condotte da under 35. quelle che restano si distinguono per diversificazione e innovazione, digitalizzazione dei processi, titoli di studio avanzati e produttivita”‘. “i tempi sono duri, in quanto il mercato e’ sempre piu’ selettivo – sottolinea LONGHI -. le aziende devono specializzarsi, se vogliono stare sul mercato, perche’ e’ invaso dalle commodity, cioe’ materie prime senza differenze qualitative che arrivano da ogni angolo del mondo. bisogna puntare a filiere strutturate e cercare circuiti premianti per garantirci un futuro. la nostra storia e la nostra tradizione, insomma, devono essere coniugate con un’ottimizzazione dei mezzi tecnici e con un’intensa attivita’ di networking, per stare al passo con un mondo in continuo cambiamento e un’agricoltura che si modifica”. “i pensionati agricoli sono stati i custodi dell’ambiente e molti sono ancora operativi e sostengono concretamente le nuove generazioni, dando un contributo fondamentale alle loro famiglie – aggiunge SANTORI -. le aziende agricole condotte da ultracinquantacinquenni sono circa due terzi del totale. l’anga-giovani di confagricoltura sta lavorando molto bene sul ricambio generazionale, un tema che negli ultimi anni sta assumendo sempre piu’ importanza a causa delle peculiarita’ di tutto il tessuto produttivo italiano. l’integrazione tra generazioni deve rendere i giovani protagonisti, tenendo conto del ruolo degli agricoltori senior, con l’obiettivo di mettere a frutto le esperienze di entrambi”.