COMMERCIO: MELONI A SEFCOVIC, NECESSARIE RISPOSTE A PREOCCUPAZIONI AGRICOLE SU MERCOSUR E SALVAGUARDIE PRODOTTI SENSIBILI – TUTTI I COMMENTI

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un comunicato della presidenza del consiglio informa che: “la presidente del consiglio, giorgia MELONI, ha ricevuto a palazzo chigi il commissario europeo per il commercio, maros SEFCOVIC. al centro dei colloqui, le priorita’ della politica commerciale e della sicurezza economica dell’unione europea. particolare attenzione e’ stata riservata all’attuazione della dichiarazione congiunta ue-usa del 21 agosto scorso, a partire dalle prospettive di un allargamento dei settori esenti da dazi e della conclusione di un’intesa in tema di acciaio e alluminio. con riferimento all’accordo ue-mercosur, MELONI ha ribadito l’esigenza di offrire risposte concrete alle preoccupazioni del settore agricolo e chiesto al commissario di proseguire nella strada di rafforzamento delle salvaguardie per i prodotti agricoli sensibili intrapresa negli ultimi mesi”.

COMMERCIO: LOLLOBRIGIDA INCONTRA SEFCOVIC SU ACCORDO
UE-MERCOSUR E TUTELA MADE IN ITALY AGROALIMENTARE

“si e’ svolto oggi a roma al ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, l’incontro tra il ministro francesco LOLLOBRIGIDA e il commissario europeo per il commercio, la sicurezza economica, le relazioni interistituzionali e la trasparenza, maroš SEFCOVIC, nell’ambito della missione del commissario in italia dedicata ai principali dossier commerciali dell’unione europea” (qui il video integrale della conferenza stampa al termine dell’incontro https://youtu.be/tqozYoPfwRI). lo rende noto un comunicato del masaf che cosi’ prosegue: “il confronto, articolato in due sessioni di lavoro, ha visto nella seconda parte la partecipazione dei rappresentanti delle principali organizzazioni del comparto agroalimentare italiano: coldiretti, confagricoltura, cia-agricoltori italiani, copagri, federalimentare, assolatte, legacoop agroalimentare, filiera italia, unionfood, unione italiana vini, federvini, ente risi, agci agroalimentare, fruitimprese, unaitalia e fedagripesca-confcoop. al centro dell’incontro sono stati posti i principali temi della politica commerciale europea, con particolare riferimento all’accordo ue-mercosur e alla questione dei dazi imposti dagli stati uniti su alcuni prodotti agroalimentari italiani, tra cui pasta, vino, olio d’oliva e formaggi. durante la riunione sono state approfondite le posizioni italiane ed europee in merito all’accordo ue-mercosur, alla necessita’ di garantire condizioni di reciprocita’, trasparenza e rispetto degli standard ambientali e sanitari, nonche’ all’esigenza di tutelare la competitivita’ delle produzioni italiane. e’ stato inoltre affrontato il tema del sistema tariffario con gli stati uniti e delle misure antidumping sulla pasta, che incidono in maniera significativa su alcune filiere agroalimentari. SEFCOVIC ha illustrato lo stato di avanzamento dei negoziati con i paesi del mercosur e le prospettive di rafforzamento delle relazioni economiche tra l’unione europea e i partner sudamericani. sono stati evidenziati, in particolare, gli aspetti relativi alla tutela delle indicazioni geografiche italiane e alla progressiva riduzione dei dazi doganali. e’ entrato nel merito delle preoccupazioni di alcuni settori dell’agroalimentare italiano riguardo l’accordo mercosur parlando di strumenti per garantire la reciprocita’ degli standard produttivi nei paesi di origine delle merci, con particolare riferimento all’uso di fitofarmaci e al rispetto del benessere animale, che potranno essere garantiti con maggiori controlli nei punti di ingresso delle merci nell’unione doganale europea. nel corso dell’incontro e’ stato confermato l’impegno della commissione europea a collaborare con il governo italiano per individuare soluzioni efficaci alle questioni aperte sui dazi statunitensi, con l’obiettivo di tutelare il comparto agroalimentare nazionale ed europeo. l’incontro si e’ concluso con l’impegno a proseguire il confronto nelle prossime settimane, in vista dei prossimi appuntamenti europei dedicati al dossier mercosur e alle misure di salvaguardia a tutela del settore agricolo dell’unione”.

COMMERCIO: FINI (CIA) A SEFCOVIC, L’EUROPA ASSICURI
PARITA’ DI REGOLE E NON PENALIZZI CHI PRODUCE

“gli accordi commerciali devono servire a creare efficienza, competitivita’ e vantaggi reciproci, non a scaricare i costi sulle imprese agricole. e’ questo il messaggio che il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, ha portato al masaf, nell’incontro con il commissario europeo al commercio, maroš SEFCOVIC, ribadendo la posizione dell’organizzazione: reciprocita’ e tutela effettiva dei produttori devono essere il punto di partenza di ogni trattativa internazionale”. lo rende noto un comunicato di cia, che cosi’ prosegue: “‘parlare di fondi di compensazione significa gia’ ammettere che un accordo crea squilibri – ha detto FINI -. l’europa deve garantire parita’ di regole e condizioni per tutti: solo cosi’ gli accordi possono essere strumenti di crescita e non di crisi’. cia ha richiamato la necessita’ di una valutazione d’impatto cumulativa sui vari accordi commerciali oggi in discussione, affinche’ la politica commerciale dell’ue non diventi un fattore di instabilita’ per i mercati agricoli. allo stesso tempo, ha chiesto clausole di salvaguardia realmente efficaci e tempestive per proteggere le produzioni sensibili. nel corso dell’incontro, cia ha sollecitato il commissario ue a rilanciare con decisione il dialogo con gli stati uniti per raggiungere l’obiettivo ‘zero per zero’ sui dazi, a partire dal vino. ‘la stabilita’ nei rapporti con washington e’ prioritaria’, ha spiegato FINI, ancora di piu’ ‘dopo i pesanti segni di rallentamento del nostro export agroalimentare verso gli usa, che da giugno ad agosto ha perso oltre 210 milioni di euro rispetto al 2024’ e anche ‘contro il rischio di nuovi dazi antidumping sulla pasta italiana’. sul dossier mercosur, cia ha espresso forti preoccupazioni per l’insufficienza delle clausole di salvaguardia proposte dalla commissione. ‘servono meccanismi automatici e vincolanti, non discrezionali – ha osservato FINI -. abbiamo necessita’ di maggiori certezze giuridiche rispetto alle soglie previste del 10% e di un sistema di monitoraggio trasparente e veloce per evitare l’import incontrollato di carne bovina, pollame, miele, zucchero e riso, che rischiano di mettere in crisi le filiere europee’. cia, infine, ha richiamato l’attenzione di SEFCOVIC sulla revisione del regolamento spg (sistema di preferenze generalizzate). ‘siamo preoccupati, il riso europeo non puo’ essere lasciato senza difese – ha evidenziato FINI -. per questo, occorre arrivare a stabilire una soglia di importazione ragionevole, da ripartire tra i paesi beneficiari secondo le tendenza storiche di import, al fine di evitare concentrazioni eccessive e distorsioni di mercato’. ‘gli agricoltori europei non chiedono protezionismo – ha concluso il presidente di cia – ma parita’ di condizioni. solo con reciprocita’, regole uguali per tutti e strumenti di tutela rapidi potremo affrontare la sfida della competitivita’ globale senza sacrificare la nostra agricoltura’.”.

COMMERCIO: COLDIRETTI, DA SEFCOVIC NESSUNA
RISPOSTA SU RECIPROCITA’ NEL MERCOSUR

“dall’incontro con il commissario ue al commercio non sono arrivate le risposte attese sul far valere il principio di reciprocita’ nell’accordo con il mercosur, necessario per salvaguardare la filiera agroalimentare italiana ed europea”. lo ha detto il presidente della coldiretti ettore PRANDINI al termine del vertice con maros SEFCOVIC nella sede del masaf, a roma, assieme al ministro francesco LOLLOBRIGIDA. lo rende noto un comunicato stampa coldiretti. “al commissario abbiamo spiegato che non siamo contrari per principio agli accordi commerciali, ma e’ evidente che quello con il mercosur, per come e’ stato impostato, non favorira’ di certo il settore agricolo, aumentando la concorrenza sleale, la pressione al ribasso sui prezzi e i rischi per la salute dei cittadini – ha sottolineato PRANDINI -. l’intesa non puo’ funzionare se non si garantisce il rispetto del principio di reciprocita’ sugli standard produttivi. e le stesse clausole di salvaguardia, peraltro non automatiche, non offrono alcuna garanzia rispetto ai danni per le nostre imprese. inoltre, la commissione ue sembra incapace di comprendere la necessita’ di un sistema di controlli efficaci su cio’ che entra nell’unione. oggi in europa – ha ricordato – viene verificato appena il 3% dei prodotti importati, con un sistema che lascia ai singoli stati membri il compito di decidere i controlli, creando inevitabili dinamiche al ribasso. un’ultima cosa e’ bene ricordare – ha aggiunto PRANDINI – l’accordo mercosur risale a 19 anni fa, quando spesso l’agroalimentare veniva usato come merce di scambio. oggi il settore e’ trainante e queste logiche non sono piu’ accettabili”. un altro tema posto da coldiretti riguarda i dazi della cina sul comparto suinicolo, e “su questo – ha sottolineato PRANDINI – e’ urgente avere risposte tempestive da parte dell’europa”. sul tavolo anche la questione dei dazi statunitensi: “abbiamo chiesto un intervento tempestivo anche perche’ nei primi mesi di applicazione si sono gia’ fatti sentire gli effetti sul settore agroalimentare. se – ha continuato PRANDINI – il dato complessivo di settembre per tutti i settori segna un aumento del 34% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, trainato soprattutto dai mezzi di navigazione marittima, per l’agroalimentare la situazione e’ tutta da decifrare. le prime anticipazioni eurostat sul vino indicano un calo del 18% a settembre, comunque migliore del -30% di agosto. proprio agosto, primo mese di applicazione dei dazi al 15%, aveva visto un crollo importante per quasi tutto il cibo tricolore negli stati uniti: dal -36% per i trasformati del pomodoro al -62% per l’olio extravergine d’oliva, secondo l’analisi coldiretti su dati eurostat. male anche la pasta (-21%), mentre piu’ contenuto e’ stato il calo dei formaggi italiani (-12%), che nei mesi precedenti avevano registrato risultati positivi in controtendenza rispetto agli altri comparti”. “alla luce del recente accordo commerciale tra stati uniti e cina – prosegue il comunicato – e considerando che gli stati uniti restano il primo mercato extra-ue per l’export agroalimentare nazionale, si rafforza la consapevolezza che le scelte strategiche di bruxelles siano oggi particolarmente decisive. secondo il rapporto coldiretti/censis, ben l’81% degli italiani giudica essenziale che la ue avvii nuove trattative con TRUMP per ottenere esenzioni dai dazi nei settori chiave come il vino e quasi la stessa percentuale di cittadini ritiene che l’unione debba cambiare approccio”.

COMMERCIO: ALLEANZA COOPERATIVE A SEFCOVIC, BENE
ACCORDI MA RISPETTARE IG E CLAUSOLE AUTOMATICHE

“vanno bene gli accordi commerciali ma solo se tutelano in maniera adeguata le indicazioni geografiche e se ci sono clausole automatiche. rispetto al mercato degli stati uniti, la priorita’ oggi e’ arrivare al dazio zero per il vino: in questa fase di incertezza prolungata, le nostre cooperative principali si sono fatte carico dei dazi e hanno compresso i margini (dove c’erano) per i vini a scaffale tra i 6 e gli 8 dollari”. lo ha detto cristian MARETTI, presidente di legacoop agroalimentare, rivolgendosi al commissario europeo per il commercio, maros SEFCOVIC, nel corso di un incontro a roma al ministero dell’agricoltura, con il ministro francesco LOLLOBRIGIDA, dedicato alle politiche agricole e commerciali dell’unione europea. MARETTI, che ha parlato a nome di alleanza delle cooperative, era accompagnato da antonello CAPUA di agci agroalimentare e da giovanni GUARNERI di fedagri confcooperative. lo rende noto un comunicato di alleanza delle cooperative. “questo – ha spiegato MARETTI – avra’ un impatto inevitabile sul pagamento delle uve, perche’ non e’ possibile un recupero totale dalla fase di trasformazione in cantina. per i vini a maggior prezzo ci si e’ accollati solo il 50% del dazio, confidando su una maggiore inelasticita’ della domanda rispetto al prezzo. ma anche influenzato da questo, stiamo gia’ vedendo cali di consumo rilevanti”. il presidente ha sottolineato come le politiche di promozione sui mercati esteri, a partire dagli stati uniti, ma anche verso nuove aree di sbocco, siano ‘ormai inevitabili’ per sostenere la tenuta del comparto vitivinicolo europeo. “le nostre principali cantine – ha aggiunto – hanno le assemblee di bilancio ai primi di dicembre, perche’ operano con esercizi infrannuali: sara’ a quel punto necessario poter presentare possibili azioni di sostegno alle cooperative e ai produttori. senza interventi tempestivi sara’ molto difficile immaginare un 2026 sereno: serve una soluzione che riporti stabilita’ e fiducia lungo la filiera”. come ha sottolineato GUARNERI (confcooperative fedagripesca) “gli accordi bilaterali sono uno strumento fondamentale per sostenere l’export delle imprese cooperative agroalimentari italiane in un quadro di incertezza politica e ridotta competitivita’ causata dalla svalutazione del dollaro. e’ altresi’ strategica la centralita’ della tutela delle ig per garantire la trasparenza sul mercato globale dell’origine dei prodotti agro-alimentari italiani. ringraziamo l’impegno di SEFCOVIC e LOLLOBRIGIDA su questi fronti”. sul fronte commerciale globale, MARETTI ha poi osservato che “il mercosur puo’ rappresentare una prospettiva positiva per il nostro settore, ma vanno rafforzate le clausole di salvaguardia, con la possibilita’ di un immediato blocco delle importazioni quando vengono individuate produzioni provenienti da aree a rischio forestale”. per CAPUA: “di fronte al rischio concreto di nuovi dazi sui nostri prodotti agroalimentari, in particolare da parte degli stati uniti, e’ fondamentale che la commissione europea valuti con urgenza l’istituzione di un fondo di emergenza per tutelare le esportazioni. tale strumento potrebbe integrarsi con l’ocm promozione, rafforzando la capacita’ di diversificare i mercati di destinazione”. inoltre “sul fronte dell’accordo ue-mercosur, chiediamo garanzie chiare sul principio di reciprocita’: non possiamo accettare che entrino in europa prodotti ottenuti con fitosanitari vietati da noi, o in condizioni ambientali e lavorative non conformi ai nostri standard. servono clausole di salvaguardia vincolanti. infine, e’ imprescindibile che la commissione assicuri ai consumatori europei un livello minimo garantito di sicurezza, tracciabilita’ e qualita’, anche nei futuri accordi con paesi terzi”. la questione dazi colpisce anche prodotti a indicazione geografica come il pecorino romano “che si e’ trovato un dazio al 15% prima assente – ha sottolineato MARETTI – con conseguenze importanti di mercato dal momento che le vendite negli stati uniti pesano per il 60% del totale dell’export”. MARETTI ha ribadito a SEFCOVIC la necessita’ di una risposta politica ed economica all’altezza della sfida. “il settore agricolo europeo – ha concluso – non puo’ essere lasciato solo a gestire le turbolenze dei mercati internazionali. serve una politica commerciale coerente con quella agricola, capace di tutelare i produttori, garantire concorrenza leale e rafforzare il modello cooperativo come strumento di stabilita’ economica e sociale nei territori rurali”.

COMMERCIO: APPELLO DI COPAGRI A COMMISSARIO UE
SEFCOVIC PER TUTELARE PRODUTTORI AGRICOLI

“‘in una fase cruciale per la politica commerciale europea, alle prese con le ricadute dell’intesa con l’amministrazione statunitense sulle barriere tariffarie e con la finalizzazione dell’accordo con il mercosur, e’ di primaria importanza fare fronte comune e puntare sulla concertazione quale strada maestra per tutelare l’anello piu’ debole della filiera, ovvero i produttori agricoli’, ha evidenziato il presidente della copagri tommaso BATTISTA, che ha incontrato oggi al masaf, alla presenza del titolare del dicastero francesco LOLLOBRIGIDA, il commissario europeo al commercio maros SEFCOVIC”. lo rende noto un comunicato della copagri. “quanto ai dazi usa pur ribadendo il nostro apprezzamento per l’operato e l’impegno del governo sul versante diplomatico, riteniamo fondamentale che la commissione europea si adoperi con sempre maggiore determinazione per includere l’agroalimentare, o buona parte di esso, nella lista dei prodotti a dazio zero, cosi’ da scongiurare un duro colpo, stimabile in oltre un miliardo di euro, per numerose produzioni di punta del made in italy, che pagano gia’ lo scotto della svalutazione del dollaro americano”, ha spiegato BATTISTA. “analoga se non maggiore attenzione andra’ poi posta ai contenuti dell’accordo di libero scambio ue-mercosur, che rischia di ingenerare piu’ di qualche criticita’, in particolare nel comparto agroalimentare, motivo per il quale e’ fondamentale valutare l’attuazione delle clausole di salvaguardia e garantire il pieno rispetto del principio di reciprocita’ e della sostenibilita’ delle produzioni, con monitoraggi ben piu’ stringenti e cadenzati di quelli a periodicita’ semestrale annunciati dall’esecutivo europeo”, ha aggiunto BATTISTA. “gli standard comunitari in materia di sanita’, rispetto dell’ambiente e tutela della sicurezza alimentare, infatti, non sono assolutamente derogabili, motivo per il quale, stante l’ingente afflusso di prodotti che entreranno nel mercato unico a seguito dell’accordo, e’ bene chiarire come saranno effettuati i controlli previsti dall’intesa e come, soprattutto, verra’ garantito il rispetto di tali requisiti”, ha continuato il presidente della copagri. “l’accordo con il mercosur, inoltre, pur prevedendo la possibilita’ di erogare una compensazione per gli agricoltori ue nel caso in cui le clausole di salvaguardia non risultino sufficienti a prevenire crisi di mercato, non chiarisce come e con quali parametri verranno calcolati tali interventi compensativi e da dove, in particolare, deriveranno le risorse ad essi destinati”, ha osservato BATTISTA, ad avviso del quale “e’ fondamentale scongiurare il rischio che si vada ad attingere ai fondi del bilancio agricolo, gia’ tagliati di oltre il 20%, o a quelli derivanti dalla riserva di crisi della pac, anch’essa falcidiata dalla mannaia dell’ue”.

COMMERCIO: BOBBA (ENTE RISI), PREOCCUPAZIONE PER IMPORT
DAZIO ZERO MERCOSUR E CLAUSOLE SALVAGUARDIA

“la presidente dell’ente nazionale risi, natalia BOBBA, ha partecipato a roma al masaf, all’incontro tra il ministro francesco LOLLOBRIGIDA ed il commissario europeo per il commercio, la sicurezza economica, le relazioni interistituzionali e la trasparenza, maros SEFCOVIC, nell’ambito della missione del commissario dedicata ai principali dossier commerciali dell’unione europea. l’attenzione dell’ente nazionale risi si e’ concentrata sulle crescenti preoccupazioni relative all’impatto degli accordi commerciali e delle concessioni unilaterali sul settore risicolo comunitario. riguardo all’accordo con il mercosur, la presidente ha espresso forte preoccupazione per la concessione prevista di 60.000 tonnellate di riso in quote a dazio zero (10.000 tonnellate per anno)”. lo rende noto un comunicato stampa dell’ente. “si tratta di altre 60.000 tonnellate di importazioni a dazio zero che si aggiungeranno a quanto gia’ previsto da innumerevoli accordi o concessioni unilaterali, che stanno mettendo in grave crisi il settore del riso dell’unione,” ha dichiarato BOBBA. “nel corso del dibattito – prosegue il comunicato – la presidente dell’ente ha portato all’attenzione la discussione in corso all’interno delle istituzioni comunitarie sulla previsione di una salvaguardia automatica nell’ambito del regolamento (ue) 978/2012, relativa alle importazioni di riso a dazio zero dai paesi meno avanzati”. “notiamo, purtroppo, una continua presa di posizione da parte della commissione volta piu’ a tutelare la produzione di questi paesi che il settore risicolo comunitario. quali decisioni intende assumere la commissione relativamente al dossier riaperto dalla presidenza danese per garantire un futuro alla risicoltura comunitaria, difendendo chi ogni giorno lavora per garantire la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente?” e’ stato l’interrogativo posto a SEFCOVIC. “il commissario – continua il comunicato – ha risposto affermando che la commissione si sta impegnando a trovare una soluzione efficace per garantire un futuro al comparto. ha inoltre riconosciuto che il settore risicolo, al quale il masaf e’ particolarmente attento, e’ considerato strategico anche per le istituzioni dell’unione e si cerchera’ di fare tutto il possibile per assicurare una efficace tutela. BOBBA ha ribadito la necessita’ di azioni concrete e tempestive per difendere la risicoltura europea da una concorrenza sleale e insostenibile”.