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“migliorano, nel primo semestre 2025, gli indicatori del comparto agricolo lombardo, pur in un quadro settoriale che si conferma differenziato. e’ quanto evidenzia l’indagine promossa da unioncamere lombardia e regione lombardia”. lo rende noto un comunicato della regione, che cosi’ prosegue: “gli imprenditori intervistati segnalano infatti una crescita del fatturato su base annua nel 37% dei casi, a fronte del 23% di indicazioni di diminuzione. l’indice di redditivita’ raggiunge inoltre il livello piu’ elevato degli ultimi anni, nonostante l’accelerazione dei costi (in particolare degli animali da allevamento) e grazie al buon andamento delle quotazioni, che soprattutto nella zootecnia si attestano su livelli elevati. la spinta dell’export agroalimentare continua a trainare il settore, con una crescita in valore nel primo semestre pari al +8,8% in un contesto di stagnazione delle esportazioni regionali e nazionali. l’andamento complessivo e’ influenzato dal buon risultato del comparto lattiero-caseario, grazie alle quotazioni elevate dei formaggi. positiva anche la redditivita’ del settore suinicolo, mentre la situazione e’ piu’ altalenante nel comparto delle carni bovine per il persistere di problemi legati a costo e reperibilita’ dei capi da ristallo. per quanto riguarda le coltivazioni, l’andamento meteo ha consentito, secondo le prime stime, un miglioramento delle rese dei cereali rispetto al 2024, ma le valutazioni degli agricoltori sulla redditivita’, subiscono l’effetto dell’andamento dei prezzi, cosi’ come nel vitivinicolo incide quello del calo della domanda. ‘l’agricoltura lombarda, in un sistema agro-alimentare di rilievo, sta dimostrando ancora una volta di essere un presidio economico e sociale irrinunciabile – dichiara alessandro BEDUSCHI, assessore all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste di regione lombardia – non solo perche’ genera valore e occupazione, ma perche’ tiene insieme identita’ e sicurezza alimentare in un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche, instabilita’ commerciali e transizioni climatiche sempre piu’ rapide. per questo, il nostro dovere istituzionale e’ continuare a difendere il lavoro degli agricoltori con scelte concrete, capaci di dare certezze a chi investe e innova ogni giorno nei campi e nelle stalle lombarde’. ‘questi risultati confermano la solidita’ del settore agricolo lombardo – afferma gian domenico AURICCHIO, presidente di unioncamere lombardia – grazie soprattutto al gradimento crescente che i nostri prodotti di eccellenza incontrano in tutto il mondo: in un momento di difficolta’ della domanda mondiale, le esportazioni agroalimentari lombarde tengono ancora con incrementi anche significativi per i prodotti lattiero-caseari e le carni lavorate e conservate. dobbiamo proseguire sulla strada della valorizzazione del nostro patrimonio agroalimentare’. ragionando sui focus settoriali si evidenziano alcune valutazioni. si parte con la redditivita’ che rimane su livelli elevati nel comparto lattiero-caseario, grazie all’andamento dei prezzi dei principali prodotti, trainati dalla domanda estera, e al calo dei costi produttivi. scendono pero’ le quantita’ di latte consegnate. passando al comparto suinicolo, sono prevalentemente positive le valutazioni, nonostante le quotazioni risultino inferiori ai valori elevati degli ultimi anni. sul fronte dei consumi il rallentamento dei prezzi al dettaglio ha permesso una ripresa degli acquisti. migliorano, quindi, i giudizi dei coltivatori di cereali, grazie a rese piu’ elevate rispetto alla situazione critica del 2024. per il mais, in particolare, si stima una produzione in significativo aumento. la redditivita’ del comparto resta pero’ penalizzata dall’andamento dei prezzi, con l’eccezione del riso che ha evidenziato una crescita delle quotazioni su base annua. in campo enologico, le prime stime sulla vendemmia evidenziano una produzione in aumento in lombardia, dopo la flessione del 2024, ma gli imprenditori si dichiarano preoccupati per il calo della domanda interna ed estera. infine, per il comparto delle carni bovine permane una situazione dove la crescita delle quotazioni non e’ sufficiente a controbilanciare l’impennata dei costi per i capi da ristallo. nei consumi c’e’ una lenta ripresa della domanda nazionale. online sul sito di unioncamere lombardia il rapporto sull’andamento dell’agricoltura lombarda nel 1° semestre 2025 e l’approfondimento sul settore vitivinicolo shorturl.at/rCypm“.

