MANOVRA: ALLEANZA COOPERATIVE, BENE MESSA IN SICUREZZA CONTI PUBBLICI MA SERVE RAFFORZARE POLITICHE CRESCITA

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“il quadro di stabilita’ delineato nel documento programmatico di finanza pubblica rappresenta un punto di partenza importante, mette n sicurezza i conti pubblici, ma occorre guardare avanti con ambizione. con il progressivo esaurirsi degli effetti degli investimenti del pnrr, e’ fondamentale rafforzare le politiche per la crescita, per evitare che il paese entri in una fase di rallentamento. e’ quanto emerge dall’incontro tra i rappresentanti dell’alleanza delle cooperative italiane (confcooperative, legacoop e agci) e il governo sul documento programmatico di finanza pubblica”. lo rende noto un comunicato dell’alleanza, che cosi’ prosegue: “l’alleanza propone di ampliare le risorse destinate allo sviluppo, orientandole alla competitivita’ delle imprese in uno scenario internazionale complesso e alla costruzione di un’economia sostenibile, in linea con le indicazioni dell’unione europea in materia di economia sociale. le cooperative, impegnate attivamente nei rinnovi contrattuali per il recupero del potere d’acquisto dei lavoratori, chiedono al governo di affiancare questi sforzi con misure fiscali di sostegno. in particolare, propongono un’aliquota irpef ridotta al 10% per gli incrementi retributivi derivanti dai rinnovi contrattuali nel triennio 2026-2028 e per le misure di welfare aziendale. i rappresentanti dell’alleanza auspicano inoltre il rilancio della previdenza complementare e una campagna informativa nazionale rivolta soprattutto ai piu’ giovani. servono interventi strutturali per sostenere i settori piu’ esposti alla competizione internazionale e accompagnare la transizione digitale ed energetica. le proposte includono: semplificazione nell’accesso agli incentivi dei piani transizione 4.0 e 5.0, estendendoli anche al commercio, e rafforzamento delle garanzie pubbliche e private per sostenere anche la liquidita’ delle imprese. l’alleanza sottolinea la necessita’ di colmare rapidamente il divario normativo che penalizza i contratti di servizi e forniture rispetto ai lavori, partendo in modo selettivo sui settori lavori intensive pur comprendendo il problema delle difficolta’ di finanza pubblica e di individuare risorse adeguate per i contratti nei settori ad alto impiego di manodopera, garantendo continuita’ ai cantieri. l’alleanza invita il governo ad attuare concretamente la raccomandazione ue del 27 novembre 2023 sull’economia sociale, riconosciuta come ecosistema fondamentale delle politiche industriali europee. tra le proposte: sostenere i workers buyout e il passaggio generazionale d’impresa, rifinanziando il fondo ‘marcora’ e introducendo esoneri contributivi per i primi due anni di attivita’. nel settore energetico, occorre valorizzare il contributo delle cooperative elettriche storiche e delle comunita’ energetiche rinnovabili, riducendo i costi dell’energia attraverso il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricita’ da quello del gas e superando gli ostacoli interpretativi che producono paradossalmente maggiori ostacoli alle cer in forma cooperativa pur essendo la forma giuridica piu’ autentica nell’interpretare lo spirito comunitario”.