MANOVRA: ROTA (FAI-CISL), BENE MISURE SUL LAVORO MA SU AMBIENTE E FASCE DEBOLI NON CI SIAMO

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“nella manovra abbiamo riscontrato diverse misure positive sul lavoro, ma su ambiente e fasce deboli non ci siamo”. lo ha detto onofrio ROTA, segretario generale della fai-cisl nazionale, nell’intervento di chiusura a matera del consiglio generale della fai basilicata, commentando il testo della legge di bilancio approdato in senato. lo rende noto un comunicato stampa della fai-cisl. “tra le misure positive – ha affermato ROTA – ce ne sono alcune rilevanti, frutto del dialogo e delle proposte della cisl, come la riduzione irpef o la detassazione degli accordi di produttivita’ oppure i sostegni alla conciliazione vita-lavoro. apprezziamo poi il rinvio della sugar e della plastic tax che, come abbiamo piu’ volte fatto presente, non rappresentano la via giusta per tutelare salute e ambiente ma piuttosto un balzello che andrebbe a colpire lavoratori e imprese di varie filiere agroalimentari. cosi’ come valutiamo positivamente gli esoneri per agevolare le stabilizzazioni e il rinnovo dell’ape sociale, che pero’ andrebbe ampliata assieme al riconoscimento di ulteriori professionalita’ altamente usuranti, come alcune presenti nella pesca, in agricoltura, nella forestazione. ma sostanzialmente la manovra puo’ e deve essere migliorata perche’ vola in basso sul piano degli investimenti per la crescita e dei sostegni alle fasce piu’ deboli, rimane inoltre l’iniqua flat tax e soprattutto, per quanto riguarda la nostra categoria, risultano assenti gli investimenti per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la cura ambientale, nonostante sia accertato che la riparazione dei danni costi ogni anno alla collettivita’ molto piu’ della manutenzione del territorio”. “saremo al fianco della cisl – ha concluso ROTA – nel ‘cammino della responsabilita”, con una mobilitazione che senza sterili antagonismi punta a consolidare la legge di bilancio, rivendicando il suo miglioramento a cominciare dal dovuto finanziamento alla partecipazione dei lavoratori e dall’ampliamento degli sgravi anche per le fasce piu’ fragili della societa’, in cui rientrano anche tanti lavoratori poveri e pensionati dei nostri settori, ai quali il governo deve saper dare risposte concrete”.