PAC: PARLAMENTO EUROPEO APPROVA MISURE PER RAFFORZARE LA POSIZIONE DEGLI AGRICOLTORI NELLA FILIERA – TUTTI I COMMENTI

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informa un comunicato del parlamento europeo che “nel mandato per i negoziati con il consiglio, adottato mercoledi’ 8 ottobre con 532 voti favorevoli, 78 contrari e 25 astensioni, il parlamento propone diverse modifiche alla normativa vigente della politica agricola comune (pac) che mirano a rafforzare la posizione contrattuale degli agricoltori e a stabilizzare i loro redditi. la proposta fa parte del cosiddetto ‘pacchetto’ omnibus iii”. i negoziati con gli stati membri sulla forma finale della legge inizieranno martedi’14 ottobre. nel comunicato si legge che “i deputati sostengono che le consegne di prodotti agricoli nell’unione dovrebbero essere oggetto di un contratto scritto. tuttavia, propongono che gli stati membri possano esentare determinati settori su richiesta di un’organizzazione rappresentativa del settore. inoltre, il parlamento vuole ridurre a 4.000 euro (rispetto ai 10.000 proposti dalla commissione) la soglia di valore al di sotto della quale gli stati membri possono decidere che i contratti non siano obbligatori. per evitare una concorrenza innecessaria tra modelli produttivi, i deputati si oppongono alla creazione di organizzazioni di produttori biologici”. per quanto riguarda etichettatura e commercializzazione, “il parlamento chiede maggiore chiarezza sull’uso dei termini ‘giusto’, ‘equo’ o equivalenti per i prodotti agricoli e propongono che i criteri per consentirne l’inserimento in etichetta includano il contributo dei prodotti allo sviluppo delle comunita’ rurali e alla promozione delle organizzazioni di agricoltori. si chiede inoltre che l’espressione ‘filiera corta’ sulle etichette o nella pubblicita’ sia riservata ai prodotti realizzati nell’ue con un numero limitato di intermediari tra agricoltore e consumatore finale, scambiati su brevi distanze o in tempi ridotti”. in merito alla presenza di antiparassitari negli alimenti importati, “i deputati sostengono che gli alimenti e i mangimi di origine vegetale o animale possono essere importati da paesi terzi solo se i livelli di residui di antiparassitari sono inferiori ai limiti massimi consentiti per i prodotti dell’ue”. inoltre, il “parlamento chiede che i governi ue assicurino che i contratti di fornitura aggiudicati nell’ambito degli appalti pubblici riguardino prodotti agricoli e alimentari di origine ue, con particolare attenzione a quelli locali e stagionali. dovra’ essere data priorita’ ai prodotti recanti indicazioni geografiche dell’ue”. prosegue il comunicato spiegando che “i deputati introducono una nuova definizione di carne come ‘parti commestibili di animali’ e stabiliscono che denominazioni quali ‘bistecca’, ‘scaloppina’, ‘salsiccia’ o ‘hamburger’ siano riservate esclusivamente ai prodotti che contengono carne, escludendo quelli coltivati in laboratorio”. durante il dibattito in plenaria la relatrice ce’line IMART (ppe, francia) ha dichiarato: “vogliamo assicurarci che gli agricoltori abbiano un contratto con il loro primo acquirente. dobbiamo porre fine a rapporti commerciali precari e disequilibrati. serve garantire una remunerazione equa a chi ci nutre, tenendo conto dei costi di produzione. il reddito agricolo non e’ solo una questione di statistiche o cifre astratte: e’ una questione di giustizia, dignita’ e talvolta di sopravvivenza. chi produce il nostro cibo rappresenta la nostra identita’. questo strumento e’ il minimo che dobbiamo loro”.

PAC: LAURETI (S&D/PD), DESTRA CON VOTO CONTRARIO
SU SEMPLIFICAZIONE DIMOSTRA TUTTA LA SUA MIOPIA

“oggi il parlamento europeo ha votato il pacchetto semplificazione della politica agricola comune. la riduzione degli oneri amministrativi ed il maggiore sostegno ai piccoli e medi agricoltori vanno nella giusta direzione per semplificare e tutelare il loro lavoro. grave, pero’, che le ambizioni ambientali e climatiche abbiano subito un ennesimo attacco”. lo afferma in un comunicato stampa camilla LAURETI eurodeputata del pd, vicepresidente di s&d e responsabile dem per le politiche agricole. “abbiamo sostenuto e votato – prosegue – come gia’ fatto in commissione agricoltura, gli emendamenti che cercavano di evitare che la pac fosse slegata dalla normativa ambientale, cosi’ come quelli che cercavano di arginare la cancellazione, da parte della destra, delle buone pratiche a tutela del suolo, delle acque e delle aree protette. siamo riusciti anche a contrastare il tentativo delle destre di intervenire sulla condizionalita’ sociale, per noi fattore irrinunciabile. ancora una volta le destre dimostrano tutta la loro miopia, continuando a far finta di non capire che gli obiettivi di tutela dell’ambiente rappresentano l’unica via per dare futuro all’agricoltura e tutelare la nostra salute”. “il nostro lavoro per un giusto equilibrio con le tutele ambientali dell’unione continuera’ lungo i negoziati con gli stati membri e ancora di piu’ – conclude – nella riforma della politica agricola comune post 2027”.

COLDIRETTI, BENE PARLAMENTO UE CHE APRE A ETICHETTA
ORIGINE PER TUTTI I CIBI E BOCCIA “MEAT SOUNDING”

stop all’utilizzo di denominazioni come ‘hamburger’ o ‘bistecche’ per i prodotti vegetali, apertura all’etichetta d’origine su tutti i cibi, preferenza dei prodotti di origine comunitaria e locale in mense e appalti pubblici, introduzione di contratti scritti obbligatori all’interno delle filiere agroalimentari considerando anche i costi di produzione nella fissazione dei prezzi. e’ il risultato del voto della plenaria del parlamento europeo che ha approvato le modifiche al regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (ocm), accogliendo le richieste di coldiretti e bocciando la linea del compromesso al ribasso sposata dal copa cogeca”. lo rende noto un comunicato stampa della coldiretti. “un passo avanti importante per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare per il quale ringraziamo tutti gli europarlamentari che hanno sostenuto le proposte che abbiamo avanzato assieme alle altre organizzazioni agricole di francia, spagna e portogallo, a partire dalla relatrice celine IMART”, sottolinea il presidente di coldiretti ettore PRANDINI. “l’introduzione rapida di norme – continua il comunicato – per tutelare le denominazioni dei prodotti a base di carne e contrastare il ‘meat sounding’, ossia l’uso di nomi come ‘burger’ o ‘salsiccia’ per prodotti vegetali o sintetici, e’ una battaglia che coldiretti porta avanti da anni e che andra’ a proteggere i consumatori da pratiche ingannevoli e a rafforzare il settore zootecnico europeo. importante anche l’apertura all’estensione dell’etichetta d’origine a tutti i settori, che va nella direzione della proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da coldiretti. anche il voto sull’obbligo dei contratti scritti sostiene la battaglia portata avanti in questi anni dalla coldiretti contro le pratiche sleali per garantire un giusto reddito alle aziende agricole, senza che siano costrette a vendere sistematicamente i loro prodotti al di sotto dei costi di produzione. una battaglia di cui la grande mobilitazione contro il crollo delle quotazioni all’origine del grano duro delle scorse settimane e’ stato solo l’ultimo esempio. non a caso nel testo varato dal parlamento ue si riconosce anche la necessita’ di tenere conto dei costi di produzione nella fissazione del prezzo pagato all’agricoltore. la revisione del regolamento ocm dovra’ ora passare al voto del trilogo, ma il voto di oggi rappresenta un segnale politico di grande rilievo per la sostenibilita’ delle aziende agricole e per rafforzare sovranita’ e sicurezza alimentare dell’ue, in un contesto di tensioni commerciali e incertezze sul futuro quadro finanziario europeo”.

PAC: COLDIRETTI, BENE SEMPLIFICAZIONE E’ RISULTATO
NOSTRE MOBILITAZIONI A BRUXELLES

“il voto del parlamento europeo sulla semplificazione della pac va nella direzione di un importante alleggerimento del carico burocratico per le aziende agricole come richiesto nel corso delle nostre mobilitazioni con migliaia di agricoltori a bruxelles”. lo afferma in un comunicato la coldiretti in occasione dell’approvazione in plenaria del parlamento europeo del pacchetto che introduce maggiore chiarezza, flessibilita’ e riduzione degli oneri amministrativi all’interno della politica agricola comune. “un cambio di passo che coldiretti ha spinto in tutte le sedi per ridurre una burocrazia che, dagli ecoschemi in poi, si e’ trasformata in un insieme di regole eccessive e spesso poco chiare, arrivando a scoraggiare i nuovi insediamenti e a gravare sulle aziende con oneri insostenibili. proprio sugli ecoschemi – prosegue il comunicato – e’ stato approvato un importante emendamento sostenuto da coldiretti che consente agli stati membri di esentare dagli impegni degli eco-schemi gli agricoltori con meno di 10 ettari e/o con un numero limitato di capi introducendo una reale proporzionalita’ e riducendo drasticamente gli oneri per le piccole aziende. le altre misure prevedono l’estensione dei pagamenti in caso di crisi anche a epizoozie, con soglie di perdita ridotte e copertura per danni rilevanti a superfici e allevamenti. gli aiuti per lo sviluppo imprenditoriale delle piccole aziende agricole salgono da 50.000 a 75.000 euro. sono previsti sostegni agro-climatico-ambientali che possono assumere la forma di pagamenti per unita’ di bestiame adulto. vengono ridotti i tempi di approvazione dei piani strategici e la possibilita’ per gli stati membri di obbligare all’uso di sistemi digitali, purche’ accessibili, supportati e con adeguata tutela dei dati. i prati permanenti sono definiti come terreni non arati o riseminati da almeno sette anni o come non seminativi al 1° gennaio 2023. inoltre, le aziende fino a 50 ettari potranno essere considerate conformi alla regola delle tre colture e, infine, le aziende biologiche e quelle situate in aree natura 2000 sono considerate automaticamente conformi a diverse norme bcaa. via libera anche a disposizioni che rafforzano i sostegni alla cooperazione tra agricoltori e introducono incentivi per investimenti in materiale genetico e animali di qualita’. le modifiche approvate dal parlamento dovranno ora passare al voto del trilogo, ma il voto di oggi rappresenta un segnale politico di grande rilievo nel percorso di semplificazione per le imprese agricole”.

PAC: NARDELLA (S&D), BENE RAFFORZAMENTO POTERE CONTRATTUALE
AGRICOLTORI E DISPOSIZIONI ETICHETTATURA

“il voto di oggi dimostra che, se vogliamo che la pac resti davvero al servizio degli agricoltori, la questione della semplificazione, in tutte le sue sfaccettature, e’ una questione fondamentale”, afferma in un comunicato l’eurodeputato dario NARDELLA (pd), coordinatore dei socialisti e democratici in commissione agricoltura, dopo il voto odierno sul primo pacchetto semplificazione pac e sulle modifiche al regolamento ocm. per NARDELLA, “con l’introduzione dei contratti scritti obbligatori correggiamo uno squilibrio nella filiera alimentare e riconosciamo per la prima volta che i costi di produzione devono essere centrali nella definizione del prezzo”. bene per NARDELLA anche l’emendamento che estende la possibilita’ di introdurre disposizioni sull’etichettatura del paese di origine a diversi settori.

PAC: ALIMENTI A BASE VEGETALE, BIOLAB CRITICA DECISIONE
PARLAMENTO UE CONTRO IL MEAT SOUNDING

“certo e’ assai strano che mentre si continua a parlare di transizione ecologica e a chiedere ai cittadini comportamenti piu’ responsabili e sostenibili, a partire dalle scelte alimentari, poi dall’europa arrivi una forte penalizzazione per un settore che rappresenta, ad oggi, un’alternativa valida al consumo di proteine animali”: lo ha detto in un comunicato massimo SANTINELLI, fondatore e amministratore delegato di biolab, societa’ di gorizia specializzata in alimenti ‘plant based’, commentando la decisione del parlamento europeo che dal 2028 vietera’ in etichetta l’uso di denominazioni di origine animale per prodotti derivati da proteine vegetali.