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MANOVRA: CIA, ESONERARE AGRICOLTURA DA ARTICOLO 26
DDL BILANCIO CREDITO D’IMPOSTA RESTI STRATEGICO
“‘l’agricoltura va tenuta fuori dall’art. 26 della legge di bilancio. si garantisca ai produttori del settore la compensazione dei crediti di imposta con i contributi previdenziali e assistenziali, la principale occasione di recupero delle spese per le imprese agricole’. il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, torna cosi’, dopo l’audizione di ieri in senato, sui nodi piu’ critici della manovra”. lo rende noto un comunicato di cia. “impediremo che venga tradita la fiducia degli agricoltori, incentivati ad ammodernare, ma senza uno strumento concreto per rientrare dagli investimenti”, ha aggiunto FINI, che ha proseguito: “l’art. 26, allo stato attuale, rischierebbe di compromettere l’efficacia di gran parte del sistema di sostegno di cui gode l’agricoltura, riferibile ai crediti d’imposta, tra cui anche la nuova misura (art. 96) prevista dalla legge di bilancio per investimenti in innovazione, ex industria 4.0 e 5.0. va scongiurato ulteriore caos nella vita dei nostri produttori”.
MANOVRA: COLDIRETTI, SERVE RAFFORZARE COMPETITIVITA’
E MODERNIZZAZIONE IMPRESE AGRICOLE
“le commissioni congiunte bilancio del senato della repubblica e della camera dei deputati hanno audito oggi coldiretti nell’ambito dell’esame della legge di bilancio 2026 e del bilancio pluriennale 2026-2028. coldiretti, rappresentata da gianfranco CALABRIA, vice capo area legislativa, e gennaro VECCHIONE, responsabile del servizio tributario, ha espresso apprezzamento per la coerenza del disegno di legge di bilancio rispetto al documento programmatico di finanza pubblica 2025, sottolineando come la politica economica realistica e prudente del governo abbia consentito una significativa riduzione del rapporto deficit/pil e, in prospettiva, una diminuzione del debito pubblico a partire dal 2027”. lo rende noto un comunicato della confederazione che cosi’ prosegue: “particolare rilievo assume la necessita’ di prorogare per il 2026 il credito d’imposta zes unica, destinato alle imprese agricole attive nella produzione primaria, nella pesca e nell’acquacoltura. si tratta di uno strumento strategico per sostenere la crescita e la competitivita’ dei territori del mezzogiorno, rafforzando il ruolo dell’agricoltura come motore di sviluppo economico, occupazionale e ambientale. sempre nell’ottica di promuovere l’innovazione, coldiretti ha sollecitato un rafforzamento delle risorse destinate al credito d’imposta 4.0 per l’anno 2026, oggi ritenute insufficienti a sostenere un numero adeguato di investimenti, chiedendo al tempo stesso di estendere la misura anche alle attivita’ agricole connesse, attualmente escluse. coldiretti ha inoltre espresso forte preoccupazione per la norma che, a partire dal 1° luglio 2026, introdurrebbe il divieto di compensare i crediti d’imposta non derivanti da dichiarazioni fiscali con i debiti previdenziali e contributivi. una misura di questo tipo determinerebbe una duplice criticita’: da un lato rallenterebbe il processo di modernizzazione del settore, aumentando i costi per l’acquisto di nuovi macchinari, dall’altro creerebbe tensioni finanziarie per le imprese che avevano programmato investimenti basandosi sulle risorse derivanti dalle compensazioni. il mantenimento del percorso di salvaguardia della spesa netta aggregata ha permesso la ricomposizione del prelievo irpef e il rafforzamento del fondo sanitario nazionale. tuttavia, coldiretti ha sottolineato l’esigenza che, nella fase di approvazione della manovra, vengano introdotte misure aggiuntive per accrescere la competitivita’ e la modernizzazione delle imprese agricole, a complemento delle disposizioni gia’ previste per il settore primario, come la proroga per il 2026 dell’esonero irpef sui redditi dominicali e agrari e l’estensione della ‘carta dedicata a te’, che produce effetti positivi anche sulle imprese agroalimentari. l’organizzazione ha inoltre indicato alcune priorita’ per accompagnare la crescita del comparto: la stabilizzazione delle norme sul lavoro occasionale in agricoltura, il ripristino dell’esonero previdenziale per i giovani under 40 neo-insediati, e una revisione del contratto di rete per migliorarne la piena operativita’. tra le altre proposte figurano il rafforzamento degli strumenti di internazionalizzazione, il ripristino delle detrazioni irpef per la sistemazione del verde e alcuni chiarimenti normativi in materia di tari e di classificazione delle imprese agricole come energivore. nel complesso, coldiretti valuta la manovra in un quadro organico con il disegno di legge ‘coltivitalia’, fortemente voluto dal ministro francesco LOLLOBRIGIDA , auspicandone una rapida approvazione per la rilevanza delle misure e delle risorse che mette in campo a sostegno del settore agricolo nazionale”.
MANOVRA: FINI (CIA), BATOSTA PER L’AGRICOLTURA
VANIFICATO IL CREDITO D’IMPOSTA
“‘una manovra cosi’ e’ una batosta per l’agricoltura, vanificando il credito d’imposta per il settore. non c’e’ niente nella legge di bilancio 2026 che aiuti davvero il comparto, a cominciare dall’art. 26 che impedisce la compensazione dei crediti di imposta con i contributi previdenziali e assistenziali, di fatto principale occasione di recupero per le imprese agricole’. a dirlo, annunciando emendamenti, e’ il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, oggi in audizione al senato, davanti alle commissioni bilancio riunite”. lo rende noto un comunicato di cia, che cosi’ prosegue: “dunque, non piace a cia l’approccio di questa manovra, tradisce chiaramente un patto con gli agricoltori prima incentivati ad ammodernare, e quindi investire, ma poi lasciati senza possibilita’ vera di recuperare le spese. oltretutto nella legge di bilancio – sottolinea cia -, e’ insufficiente per il comparto anche il nuovo credito d’imposta, previsto per investimenti in beni strumentali per il settore (art. 96). nell’apprezzare gli intenti del governo su tale misura, si sottolineano le esigue risorse finanziarie stanziate, appena oltre i 2 milioni di euro, nonche’ il carico burocratico e gli eccessivi adempimenti necessari alla sua attuazione. ‘la nostra agricoltura e’ al palo. servono interventi piu’ concreti, strategici e di lungo periodo per aiutare un settore sotto pressione – ha aggiunto FINI -. apprezziamo le proroghe fiscali in manovra, quella dell’esenzione dal pagamento dell’irpef agricola, come dall’accisa sul gasolio per le attivita’ nei campi, ma serve piu’ coraggio da parte delle istituzioni per dare una sferzata ai conti agricoli, sempre piu’ segnati dagli alti costi di produzione e dall’instabilita’ commerciale’. per questo, nel dossier di cia compare tra le proposte: il rifinanziamento del fondo per filiere agricole e la gestione delle crisi di mercato; la richiesta di nuovi investimenti in favore di comparti strategici, ma in estrema crisi, come il cerealicolo; la proroga, dimenticata, del rifinanziamento della zes agricola; oltre a sostegni adeguati contro fitopatie ed epizoozie e a nuove risorse su “piu’ impresa” per supportare giovani e donne del comparto”.
MANOVRA: INTERVISTA AGRA PRESS CON
FINI PRESIDENTE CIA-AGRICOLTORI
in occasione dell’assemblea annuale di agia-cia che si e’ tenuta oggi al cnel, agra press ha intervistato cristiano FINI (https://youtu.be/1HZIo7I2F1U), presidente di cia-agricoltori, che ha sottolineato le proposte dell’organizzazione sulla legge di bilancio 2026 esposte questa mattina in audizione in senato.
MANOVRA: LE PROPOSTE DI CONFAGRICOLTURA
PRESENTATE ALLE COMMISSIONI BILANCIO
la confagricoltura e’ intervenuta in audizione in commissioni riunite bilancio di camera e senato sul bilancio di previsione dello stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028. dopo un’introduzione generale, in cui ha ricordato il contesto mondiale sempre meno globalizzato e le crisi geopolitiche con le conseguenti guerre commerciali, confagricoltura e’ entrata nel merito delle questioni che riguardano le imprese agricole. il documento completo presentato da confagricoltura e’ disponibile qui https://shorturl.at/KlUR3
MANOVRA: COPAGRI, PER L’AGRICOLTURA
DIVERSE LUCI E ALCUNE OMBRE
“dopo i positivi interventi messi in campo dal governo negli ultimi mesi a favore del primario, a partire dagli ingenti stanziamenti previsti dal ddl coltiva italia, per il quale si attende a giorni l’avvio dell’iter parlamentare, ci troviamo davanti a una manovra che per l’agricoltura e’ caratterizzata da diverse luci e alcune ombre”. lo ha sottolineato la copagri – informa un comunicato – intervenendo in audizione davanti alle commissioni riunite bilanci di senato e camera nell’ambito dell’esame del ddl recante il bilancio di previsione dello stato per il 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028. “se, infatti, da un lato troviamo interventi certamente condivisibili e ampiamente caldeggiati dalla copagri, quali ad esempio le misure per restituire potere d’acquisto al ceto medio e stimolare la crescita economica e l’occupazione, dall’altro l’agricoltura paga lo scotto dell’assenza di misure strutturali delle quali possano beneficiare direttamente i produttori agricoli del paese, stretti nella morsa tra le incertezze legate al contesto internazionale, le sempre piu’ frequenti ricadute del cambiamento climatico e i continui rincari del costo dell’energia e dei fattori produttivi”, ha evidenziato la confederazione. “a pesare sul primario, in particolare, e’ il mancato esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli under 40, fondamentale per favorire il ricambio generazionale e rendere il settore agricolo maggiormente attrattivo, scongiurando il graduale abbandono dei campi”, ha suggerito la copagri, secondo cui “destano piu’ di qualche perplessita’ anche la mancata proroga del credito d’imposta per gli investimenti nella zes per il settore agricolo, che rischia di creare una discrasia tra le imprese del primario e quelle degli altri settori, e soprattutto la sospensione delle compensazioni fiscali tramite credito d’imposta con i versamenti previdenziali, assistenziali e assicurativi, intervento che va di fatto a penalizzare tutti i produttori agricoli che hanno investito in innovazione e sostenibilita’”. “tra i diversi elementi positivi figura il rifinanziamento della misura agevolativa ‘nuova sabatini’, strumento che si e’ sempre contraddistinto quale propellente fondamentale per la competitivita’ aziendale e che potra’ contare su circa 650 milioni di euro per il 2026 e il 2027, cosi’ come l’introduzione di contributi a tasso agevolato per gli investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature”, ha osservato la confederazione, che ha aggiunto: “analogo favore si esprime, infine, per l’ampliamento della platea delle imprese agricole riconosciute come energivore, che permettera’ di contenere l’impatto dei costi energetici, e per il rinvio al 2027 dell’entrata in vigore delle imposte sui manufatti in plastica monouso, la plastic tax, e sul consumo delle bevande analcoliche, la sugar tax, misure che andrebbero definitivamente abrogate in quanto indeboliscono la competitivita’ delle imprese italiane rispetto a quelle di altri paesi non interessati da tale tassazione”.
MANOVRA: ALLEANZA COOP, BENE EQUILIBRIO CONTI PUBBLICI MA
SERVONO RISORSE PER FILIERE COLPITE DA DAZI
“il recupero dell’equilibrio dei conti pubblici e’ un punto di partenza importante che, pero’, non ci esime dall’evidenziare la necessita’ di rimuovere le criticita’ che non rendono accessibili tutte le misure alle imprese cooperative, e di prevedere piu’ risorse per le imprese e per le filiere colpite dai dazi. e’ questa la posizione espressa da alleanza delle cooperative italiane (confcooperative, legacoop, agci) nell’audizione sul disegno di legge di bilancio 2026 (a.s. 1689) davanti alla commissione bilancio del senato”, informa un comunicato dell’alleanza cooperative. queste nel dettaglio le posizioni dell’alleanza: articolo 26: viene espressa forte preoccupazione sul divieto di compensazione dei crediti fiscali con contributi inps e inail (art. 26), in vigore dal 1° luglio 2026. “comprendiamo le ragioni di contrasto agli abusi – affermano le cooperative – ma non il mancato rispetto dell’affidamento delle imprese che hanno investito su industria 4.0, transizione 5.0, bonus mezzogiorno e zes. per cooperative e imprese agricole, che per ragioni strutturali utilizzano principalmente il canale contributivo, i crediti maturati diventerebbero inutilizzabili, paralizzando la liquidita’ aziendale”; articolo 94: occorre rivedere l’operativita’ dell’iper-ammortamento per l’acquisto di beni strumentali, un incentivo agli investimenti che, se non accompagnato da alcuni correttivi, rischia di produrre una selezione delle imprese beneficiarie sulla base dei regimi fiscali e, quindi, di non contribuire in maniera efficace al raggiungimento corale degli obiettivi del pnrr; credito cooperativo: rischio su riserve indivisibili perplessita’ sull’articolo 20, che introduce una presunzione di imputazione prioritaria delle distribuzioni alla riserva non distribuibile. “non e’ espressamente sancita l’inapplicabilita’ alle bcc – evidenzia alleanza – ma le riserve delle banche cooperative non sono distribuibili neanche idealmente. l’eventuale applicazione contrasterebbe con il divieto legale e con i principi degli articoli 45 e 53 della costituzione”; sanita’: sul fronte sanitario, l’incremento del fsn di 6 miliardi e’ giudicato “positivo ma insufficiente”. mancano risorse per residenzialita’, semi-residenzialita’ e assistenza domiciliare post-pnrr; solo 100 milioni per alzheimer e demenza senile sono cifra simbolica di fronte all’emergenza non autosufficienza; appalti: e’ urgente eliminare la disparita’ tra appalti di lavori e quelli di servizi-forniture sulla revisione prezzi obbligatoria, istituendo un fondo di sostegno alle stazioni appaltanti. vanno previste anche delle misure speciali per le imprese labour intensive, una politica distintiva e meritocratica prevista e richiamata anche nel codice degli appalti; agricoltura, energia e logistica: per il comparto agricolo si chiede di escludere imprese agro-meccaniche e forestali dalla nuova banca dati appalti, contributi per raccolta latte in zone montane e chiarimenti su conferimento in campo. sul fronte energia, promuovere cer in forma cooperativa con chiarimenti sulla prevalenza mutualistica. per la logistica, completare l’esclusione dalla competenza art. “condividiamo il rigore dei conti pubblici – conclude alleanza – ma in un mare burrascoso servono piu’ risorse per crescita e sostegno all’economia sociale, come indica l’unione europea. la cooperazione, riconosciuta dalla costituzione, non puo’ essere penalizzata da norme che contraddicono la sua funzione sociale”; dividendi e patrimonializzazione: netta la critica alla penalizzazione fiscale dei dividendi (art. 18): “dopo l’abrogazione dell’ace, si continua con una politica contraria alla patrimonializzazione delle imprese, gia’ strutturalmente deboli in italia. chiediamo di escludere dall’aggravio almeno i dividendi collegati a partecipazioni strategiche, anche sotto il 10%”. “l’alleanza, nel corso dell’audizione, non ha mancato di rimarcare le richieste su tematiche quali: casa, ambiente, pesca e acquacoltura”, conclude il comunicato.

