(riproduzione riservata)
“la zootecnia italiana e’ tornata al centro del dibattito nazionale con la tavola rotonda “il futuro della zootecnia italiana: tra sfide economiche, nuova pac e ricambio generazionale”, promossa da assocarni e introdotta da una ricerca di clal sull’andamento dei mercati bovino e ovino. la tavola rotonda e’ stata preceduta dall’intervento del ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA che si e’ soffermato sulle questioni poste dal presidente di assocarni serafino CREMONINI riguardanti il mercosur, su cui l’esponente di governo appare ottimista e il disegno di legge coltiva italia con il quale – ha spiegato LOLLOBRIGIDA – investiremo 300 milioni di euro nella linea “vacca-vitello”, con un percorso di concertazione che tenga conto anche del comparto latte. assocarni sottolinea che “la filiera bovina italiana ha confermato una forte capacita’ di adattamento in un contesto europeo in contrazione. dopo mesi di volatilita’, il mercato si sta stabilizzando, ma permangono criticita’ strutturali legate alla bassa autosufficienza – ancora sotto il 40% – e alla dipendenza dai ristalli esteri. il mercato resta complesso ma mostra segnali di stabilita’ grazie al lavoro di tutta la filiera”. “ora serve consolidare questi risultati con politiche di lungo periodo e relazioni piu’ equilibrate con la distribuzione. con il ddl ‘coltiva italia’, il governo ha ascoltato l’appello degli allevatori e produttori italiani, scegliendo di investire in modo mirato sulla linea vacca-vitello: e’ la via per ridurre la dipendenza dai ristalli esteri e rafforzare la sovranita’ alimentare del nostro paese”, ha dichiarato CREMONINI. “il ddl ‘coltiva italia’ – ricorda assocarni – prevede una dotazione complessiva di 1,05 miliardi di euro per l’intero settore dell’agricoltura, inclusa la zootecnia. all’interno di questo budget, 300 milioni di euro sono destinati al comparto bovino: il 70% alla linea vacca-vitello e il 30% all’impiego di seme sessato. il confronto tra produzione e distribuzione ha messo in evidenza la necessita’ di un nuovo patto di filiera, fondato su accordi stabili, indicatori di costo condivisi e una comunicazione trasparente su origine, benessere animale e sostenibilita’. nella seconda parte dei lavori, dedicata al dialogo con il mondo politico e parlamentare, e’ emersa la volonta’ condivisa di preservare la competitivita’ del settore zootecnico nel quadro della prossima pac 2028-2034, evitando il rischio di una rinazionalizzazione delle risorse e valorizzando la specificita’ dei sistemi di allevamento italiani. e’ stata inoltre ribadita la necessita’ di posticipare di dodici mesi l’applicazione del regolamento europeo sulla deforestazione, per evitare distorsioni tra stati membri, e di garantire reciprocita’ negli standard e controlli efficaci nell’ambito dell’accordo mercosur. assocarni ha ringraziato il ministro francesco LOLLOBRIGIDA per la costante attenzione dimostrata nei confronti del comparto zootecnico italiano e, da ultimo, per la posizione assunta sul regolamento europeo sulla deforestazione, che comportera’ costi e complessita’ significative per gli operatori. alla tavola rotonda, sono intervenuti, nella parte dedicata al mondo produttivo: cristiano FINI (presidente cia), massimiliano GIANSANTI (presidente confagricoltura e copa), ettore PRANDINI (presidente coldiretti), piero CAMILLI (vicepresidente assocarni con delega al settore ovino), paolo CETORELLI (ce.di.gros), giuliano MARCHESIN (direttore oi intercarneitalia) e claudio MAZZINI (coop italia). nella parte dedicata al dialogo con il mondo politico e parlamentare, sono intervenuti: giorgio maria BERGESIO (vicepresidente commissione agricoltura del senato), luca DE CARLO (presidente commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del senato), stefano PATUANELLI (componente commissione bilancio del senato) e raffaele NEVI (vicepresidente commissione agricoltura della camera)”, aggiunge il comunicato. “secondo clal, nel 2024 la produzione italiana di carne bovina ha raggiunto circa 659 mila tonnellate (+6,3% sul 2023), con un grado di autoapprovvigionamento crollato al 37% e un fatturato che tra allevamento e industria supera i 13miliardi di euro. a completare il quadro, il settore ovicaprino – con un valore complessivo superiore a 900 milioni di euro tra carne e latte – conferma la propria importanza strategica per il presidio territoriale e ambientale delle aree interne e per il mantenimento di una produzione tipica di alta qualita’ con un patrimonio ovino nazionale in lieve aumento e con le importazioni di carni ovine in crescita di circa il 5% su base annua”, concluide il comunicato di assocarni.
SUL FUTURO ZOOTECNIA ITALIANA, DICHIARAZIONE LOLLOBRIGIDA
E VIDEOINTERVISTA AGRA PRESS A CREMONINI (ASSOCARNI)
in occasione della tavola rotonda sul futuro della zootecnia italiana, organizzata da assocarni, agra press ha raccolto la dichiarazione del ministro francesco LOLLOBRIGIDA (qui il video https://youtu.be/uQRzzfCYD2Y) e la videointervista del presidente dell’organizzazione serafino CREMONINI (qui il video https://youtu.be/MRgyXBsF0AQ) che ha sottolineato l’importanza di rendere piu’ autonoma la filiera della zootecnia riducendo l’approvvigionamento da paesi stranieri.

