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oggi la commissione europea ha pubblicato delle linee guida volte ad aiutare gli stati membri a sostenere i piccoli pescatori e a migliorare la trasparenza e la buona governance nell’assegnazione delle possibilita’ di pesca. lo rende noto un comunicato sottolineando che l’esecutivo europeo ha osservato che alcuni dei metodi di assegnazione non sembrano affrontare adeguatamente le sfide emergenti che il settore della pesca deve affrontare. cio’ e’ particolarmente evidente – si legge – per i pescatori costieri su piccola scala, che sono maggiormente colpiti dalla crisi energetica, dalle fluttuazioni naturali degli stock, dalla concorrenza per l’uso dello spazio marino, dai cambiamenti climatici, dal degrado dell’ambiente marino, dalle specie invasive e dalla concorrenza sleale della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (inn). con queste linee guida, la commissione invita i paesi membri a riflettere sui metodi e sui criteri che utilizzano per assegnare le possibilita’ di pesca, in particolare attraverso alcuni esempi di buone pratiche, alcune delle quali sono particolarmente adatte a rispondere alle esigenze specifiche dei pescatori costieri e su piccola scala. aggiunge il comunicato che la commissione riconosce l’importante ruolo della pesca costiera su piccola scala, che rappresenta quasi il 75% di tutti i pescherecci registrati nell’ue e quasi la meta’ dell’occupazione totale nel settore della pesca. essa pone particolare enfasi sui suoi stretti legami con il tessuto sociale ed economico delle comunita’ costiere, con l’ambiente locale e la societa’ e sul suo importante ruolo nel patrimonio culturale europeo.