(riproduzione riservata)
“condividere le priorita’ del settore agricolo e delle piccole e medie imprese italiane, in un quadro internazionale caratterizzato da crescenti tensioni e barriere commerciali. questo l’obiettivo di cia-agricoltori italiani alla conferenza nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, organizzata dal ministero degli affari esteri alla fiera di milano”. lo rende noto un comunicato di cia, che cosi’ prosegue: “nel corso dei lavori, cia ha evidenziato l’urgenza di un impegno mirato a sostegno delle pmi, soprattutto in presenza di inasprimenti protezionistici e nuovi dazi in mercati strategici come gli stati uniti, sollecitando interventi per accompagnare le imprese nel mantenimento delle quote di mercato gia’ acquisite e preservare il rapporto consolidato con i consumatori esteri. cia ha quindi sottolineato la necessita’ di azioni specifiche per favorire l’apertura di mercati alternativi, attraverso percorsi di formazione dedicata e un adeguato supporto istituzionale per l’accesso a nuove piazze, strumenti indispensabili per rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese. particolare attenzione e’ stata riservata alle piccole imprese agricole familiari, con la richiesta di misure dedicate, soprattutto a favore di giovani e donne, per l’organizzazione di tour incoming extra fieristici rivolti a operatori commerciali esteri, finalizzati a valorizzare le produzioni tipiche dei territori, anche non dop, direttamente nei contesti di origine. guardando ai mercati di riferimento per l’azione congiunta del sistema pubblico e privato, cia ha indicato il mercosur e i paesi asiatici, precisando tuttavia che l’accordo ue-mercosur, senza modifiche sostanziali, non risulta sostenibile per il settore agricolo, in assenza di adeguate garanzie sulla reciprocita’ degli standard produttivi e sulla tutela delle produzioni europee. cia ha, inoltre, richiamato l’opportunita’ di un rafforzamento del dialogo europeo con il partenariato trans-pacifico (tpp). in chiusura, cia ha ribadito con fermezza l’importanza del multilateralismo e l’esigenza di avere un’organizzazione mondiale del commercio rafforzata, capace di garantire regole condivise, equilibrio negli scambi internazionali e reali opportunita’ di crescita per il settore primario e tutte le pmi italiane”.

