(riproduzione riservata)
“buone notizie, per ora, per gli imprenditori agricoli delle zone di montagna della lombardia. il tribunale amministrativo regionale del lazio infatti, con una sentenza pubblicata nella giornata di martedi’ 16 dicembre, ha accettato il ricorso presentato da confagricoltura lombardia contro agea, per la sospensione temporanea della circolare dello scorso 25 settembre, che limitava a soli 2 ettari le superfici di 5.000 metri quadri inseribili nei fascicoli senza titolo di conduzione”. lo rende noto un comunicato stampa di confagricoltura lombardia. “una buona notizia – commenta il presidente, antonio BOSELLI – che va nella direzione che avevamo auspicato fin dall’inizio. la scelta iniziale di agea infatti avrebbe penalizzato fortemente le aziende di montagna, che rischiavano di trovarsi in situazioni non volute di irregolarita’, con la conseguente perdita, ad esempio, di preziosissimi indennizzi sui danni da fauna selvatica, difficolta’ a livello inps e assurde complicazioni per quanto riguarda la gestione dei reflui e dei prodotti fitosanitari”. “nelle zone di montagna infatti – continua il comunicato – c’e’ una notevole frammentazione fondiaria, con conseguente difficolta’ nella stipula di contratti di affitto, dal momento che, spesso, e’ impossibile risalire all’effettiva proprieta’ dei terreni. la circolare di agea di fatto rischiava di espellere dai fascicoli aziendali terreni in tutto e per tutto lavorati, con le criticita’ di cui sopra”. “sospensiva piu’ che doverosa dunque – prosegue BOSELLI – ottenuta grazie al lavoro sindacale della nostra organizzazione, che sin dall’inizio si e’ battuta su questa tematica. ringraziamo anche maria chiara GADDA, deputata di italia viva e vicepresidente della commissione agricoltura, che per prima aveva presentato un’interrogazione parlamentare sul tema”.

