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UE/MERCOSUR: LA COMMISSIONE NON RIAPRE TESTO, NO A INSERIMENTO DI
CLAUSOLE SPECCHIO E RITIENE DI ESSERE MOLTO VICINA AL TRAGUARDO
durante il briefing di lunedi’ con la stampa il portavoce della commissione olof GILL ha risposta a domande su alcuni passaggi critici che hanno portato a posticipare i tempi della chiusura dell’accordo ue/mercosur. tra questi la necessita’, espressa da alcuni stati membri, di avere in vigore clausole specchio prima della firma, affinche’ i produttori dei paesi mercosur soddisfino gli stessi standard ambientali che i produttori dell’ue devono rispettare. “riguardo alla possibilita’ di considerare l’uso delle cosiddette clausole specchio nei futuri accordi commerciali, la commissione – ha spiegato GILL – ha assunto un chiaro impegno a lanciare una valutazione d’impatto in termini di competitivita’. l’intenzione – ha spiega il portavoce – e’ di presentare una valutazione che analizzi tutti i dettagli del funzionamento delle clausole specchio, in particolare per quanto riguarda i pesticidi, per comprendere chiaramente quali sarebbero le implicazioni”. GILL ha anche approfondito il tema degli standard, affermando che bisogna essere molto attenti. “la prima cosa da capire bene – ha detto – e’ che nessun prodotto puo’ entrare nell’unione europea se non rispetta i nostri standard di eccellenza per la salute e la sicurezza alimentare. nel contesto degli standard di produzione, invece, il dibattito e’ diverso: con le clausole specchio parliamo di come considerare i partner commerciali i cui produttori potrebbero non avere gli stessi standard produttivi dei nostri. la valutazione d’impatto si concentrera’ su pesticidi e benessere animale”. per l’accordo mercosur – ha ribadito – “non riapriremo il testo”, sottolineando che la commissione “ha gia’ pero’ presentato misure di accompagnamento per fornire rassicurazioni agli stati membri e agli agricoltori sui controlli sanitari e fitosanitari (sps) e sulle misure di salvaguardia”. GILL e la portavoce eva HRNCIROVA hanno ricordato che “la scorsa settimana la commissione ha introdotto il pacchetto ‘omnibus’ di semplificazione per alimenti e mangimi. per i pesticidi piu’ pericolosi – hanno sottolineato – ci sara’ una valutazione d’impatto; le misure proposte non alterano il cuore della politica, ma introducono nuovi obblighi o cambiano i criteri scientifici per valutare la sicurezza. questa e’ parte della risposta complessiva – hanno aggiunto -: stiamo rafforzando i controlli sps e gli audit nei paesi terzi perche’ abbiamo gia’ i sistemi di controllo piu’ forti al mondo. queste iniziative sono una risposta alle aspettative di salute dei nostri cittadini: cio’ che e’ vietato nell’ue non puo’ entrare nell’ue”. tra le domande poste, anche quello di chiarire l’urgenza e l’importanza dichiarate la scorsa settimana di firmare l’accordo, visto che ora i tempi sono stati posticipati. “riguardo all’urgenza – ha risposto GILL -, la commissione ritiene di essere molto vicina al traguardo; ritiene che questo sia un accordo di immensa importanza economica, diplomatica e geopolitica che offrirebbe vantaggi enormi agli esportatori ue”. nonostante la commissione avesse spinto per una chiusura immediata, il portavoce ha concluso minimizzando il rinvio di alcune settimane, affermando che, dopo un negoziato durato 25 anni, “nessuno perdera’ il sonno” se sara’ necessario del tempo extra per permettere agli stati membri di analizzare i dettagli e fornire il loro pieno supporto.
CONSIGLIO EUROPEO: COSTA AGLI AGRICOLTORI, L’EUROPA E’ DALLA VOSTRA PARTE E CONTINUERA’ A SOSTENERVI
al termine del consiglio europeo il presidente antonio COSTA ha diffuso una lunga dichiarazione in cui, fra l’altro, si legge che “ursula e io abbiamo iniziato la giornata incontrando i rappresentanti degli agricoltori, mentre molti erano riuniti qui a bruxelles. abbiamo ascoltato le loro preoccupazioni. e voglio dire loro: l’europa e’ dalla vostra parte. l’europa continuera’ a sostenervi. perche’ tutti attorno al tavolo del consiglio europeo riconoscono l’importanza strategica dell’agricoltura. proteggere gli agricoltori europei, proteggere la sicurezza alimentare e’ un obiettivo fondamentale dell’unione. e lo affronteremo nei prossimi negoziati sul bilancio”.
UE/MERCOSUR: VON DER LEYEN, CONCORDATO LEGGERO
RINVIO FIRMA MA ACCORDO E’ FONDAMENTALE
nella dichiarazione della presidente ursula VON DER LEYEN diffusa dalla commissione europea al termina del consiglio europeo terminato all’alba la presidente precisa: “siamo poi passati alla discussione sulla geoeconomia, incluso l’accordo con il mercosur. stasera abbiamo raggiunto un traguardo importante che spianera’ la strada al completamento dell’accordo a gennaio. abbiamo bisogno di qualche settimana in piu’ per affrontare alcune questioni con gli stati membri. abbiamo contattato i nostri partner del mercosur e concordato di rinviare leggermente la firma. questo accordo e’ di fondamentale importanza per l’europa, dal punto di vista economico, diplomatico e geopolitico. apre nuove opportunita’ commerciali ed economiche per tutti i nostri stati membri. con controlli e garanzie aggiuntivi, abbiamo integrato tutte le tutele necessarie per i nostri agricoltori e i nostri consumatori”.
PRANDINI (COLDIRETTI), DA COMMISSARI UE NO A APERTURE SU FUTURO BILANCIO
AGRICOLO. ISTITUZIONI NAZIONALI NE SIANO PIENAMENTE CONSAPEVOLI
“nel corso dell’incontro avuto a bruxelles con i commissari europei, insieme agli altri rappresentanti delle principali organizzazioni agricole europee, e’ emersa con chiarezza l’assenza di qualsiasi apertura rispetto alle richieste avanzate sul futuro del bilancio agricolo europeo”. “e’ quanto afferma – informa un comunicato stampa – il presidente di coldiretti ettore PRANDINI dopo il confronto con i membri della commissione ue avuto al termine della grande mobilitazione che ha portato a bruxelles migliaia di agricoltori coldiretti che hanno manifestato in maniera pacifica. ‘la commissione continua a sostenere che le risorse per l’agricoltura siano gia’ state stanziate e che debbano essere reperite dagli stati membri attraverso i fondi di coesione’, spiega PRANDINI. ‘una posizione ribadita in particolare dal commissario europeo al bilancio piotr serafin, che conferma una visione profondamente sbagliata: le risorse destinate alle aree rurali non possono essere automaticamente considerate risorse per l’agricoltura’. secondo PRANDINI, ‘molti di questi fondi, gestiti anche nell’ambito delle politiche di coesione, finanziano interventi che riguardano altri settori – dalle infrastrutture alle reti digitali – e non sono quindi finalizzati esclusivamente al comparto agricolo’. ‘ancora piu’ grave – prosegue il presidente di coldiretti – e’ la scelta politica che emerge dall’impostazione complessiva del bilancio europeo, che prevede un taglio di circa 90 miliardi di euro in un momento storico in cui altri grandi attori globali, a partire dagli stati uniti e dalla cina, stanno invece aumentando gli investimenti pubblici nei settori strategici’. PRANDINI richiama inoltre le responsabilita’ politiche della commissione: ‘cinque anni fa una visione analoga, promossa dalla stessa commissione, ha contribuito a indebolire pesantemente un comparto strategico come l’automotive europeo. ripetere oggi lo stesso errore con l’agricoltura sarebbe inaccettabile. colpire l’agricoltura – sottolinea – significa non solo danneggiare l’economia europea, ma anche mettere a rischio la salute dei cittadini, favorendo l’aumento delle importazioni di prodotti alimentari da paesi che non garantiscono gli stessi standard ambientali e sanitari. preoccupano infine, ‘le questioni relative ai controlli: oggi nell’unione europea viene verificata solo una minima parte delle produzioni importate, una percentuale che non puo’ rappresentare una garanzia sufficiente per i consumatori’.’alla luce di questo scenario – conclude il presidente di coldiretti – e’ necessario che le istituzioni nazionali siano pienamente consapevoli del rischio che si sta delineando. la commissione non intende mettere nuove risorse sull’agricoltura e spinge verso un confronto diretto tra i ministri nazionali e i diversi settori che attingono ai fondi di coesione, aprendo un conflitto che rischia di penalizzare gravemente il mondo agricolo. serve un cambio di rotta immediato: l’agricoltura e’ un settore strategico per l’europa e deve essere trattata come tale'”.
DREI (FEDAGRIPESCA), PLAUSO A GOVERNO SU MERCOSUR
MA COMMISSIONE UE NON CAMBIA ROTTA SU AGRICOLTURA
“‘dopo la grande manifestazione di protesta di ieri, il rinvio del voto sul mercosur, risultato ottenuto grazie all’apporto decisivo del nostro presidente del consiglio MELONI, lascia di fatto aperto un canale di trattativa per riuscire a strappare ulteriori garanzie a salvaguardia degli agricoltori. la richiesta di reciprocita’ da noi avanzata non e’ solo un problema agricolo, ma che coinvolge tutti i cittadini europei’. e’ quanto afferma il presidente di fedagripesca confcooperative raffaele DREI nel commentare il rinvio della firma dell’accordo di libero scambio tra l’ue e i paesi sudamericani la cui firma era prevista per domani”. lo rende noto un comunicato di fedagripesca confcooperative, che cosi’ prosegue: “‘se va fatto un plauso al nostro governo per l’impegno con cui ha fatto valere le legittime richieste del mondo agricolo, – prosegue DREI – non riusciamo invece a intravedere dalla commissione europea alcun cambio di rotta. anche dall’incontro ristretto che alcune organizzazioni italiane tra cui la nostra hanno avuto in serata con diversi commissari europei, non sono emerse purtroppo aperture sostanziali. la commissione conferma la volonta’ di tagliare il sostegno al comparto agricolo e agroalimentare, con la riduzione di 90 miliardi di euro nel nuovo bilancio pluriennale e una contrazione di oltre il 20%’. contemporaneamente alla drastica riduzione del sostegno al settore, a preoccupare la federazione agricola di confcooperative sono altri due aspetti. ‘la commissione continua a proporre nuovi accordi commerciali, non solo il mercosur, aprendo all’arrivo di prodotti coltivati in paesi extra ue che non rispettano i nostri standard e che usano fitofarmaci banditi da anni dall’unione europea. la commissione, inoltre, mostra una sostanziale mancanza di coraggio nel modificare in maniera netta e radicale alcuni regolamenti ormai desueti che, se modificati, potrebbero far recuperare competitivita’ alle nostre aziende e riaprire l’interesse da parte della ricerca verso l’agricoltura europea nel trovare nuovi strumenti e tecniche innovative’. il presidente DREI chiude facendo un appello alla politica: ‘se la commissione continua a voltare le spalle agli agricoltori compiendo scelte folli che ricadono sulla salute e sul benessere di tutti i cittadini, ora devono essere la politica e le istituzioni, a partire dal parlamento europeo, unica vera voce dei cittadini, a provare a difendere senza ambiguita’ l’agricoltura europea’.”.
CIA, POSITIVO RINVIO MERCOSUR, ATTENZIONE
RESTI ALTA SU VERA EMERGENZA PAC
“‘il rinvio della firma dell’accordo mercosur va nella direzione giusta e conferma che senza risposte concrete alle legittime preoccupazioni degli agricoltori, a partire da reciprocita’ e tutele, non puo’ esserci alcuna intesa’. e’ quanto sottolinea, oggi, il presidente nazionale di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, che aggiunge: ‘decisivo il ruolo dell’italia e la nostra grande manifestazione, pacifica e unitaria, di ieri a bruxelles'”. lo rende noto un comunicato di cia, che cosi’ prosegue: “‘l’attenzione pero’ resti alta sulla vera emergenza che ha riunito, nel cuore dell’europa, 40 organizzazioni aderenti al copa-cogeca con piu’ di 10 mila agricoltori. fermare la proposta di riforma della pac, targata ursula VON DER LEYEN, e’ sempre in cima alle nostre priorita’ e la piu’ stringente ragione della nostra mobilitazione partita da mesi e non intenzionata a fermarsi – ribadisce FINI, al rientro dalla protesta con una folta delegazione confederale -. all’agricoltura, senza la quale non c’e’ futuro, vanno garantite piu’ risorse ed equita’, non quei tagli di budget che sottraggono all’italia 9 miliardi di euro, ne’ la dissoluzione della pac in un fondo unico’. amaro il bilancio su questo fronte. ‘dalla VON DER LEYEN solo parole di vicinanza, le ultime ieri sera. non serve solidarieta’ – conclude FINI -. dalla presidente della commissione ue ci aspettiamo responsabilita’ istituzionale, che riconosca l’abbaglio e riveda in toto la sua politica per l’agricoltura, per il bene della sicurezza alimentare, per i cittadini di tutta europa’.”.
UE/MERCOSUR: COLDIRETTI/FILIERA ITALIA, IL RINVIO
DELLA FIRMA E’ UNA VITTORIA DEGLI AGRICOLTORI
“il rinvio della firma dell’accordo ue/mercosur e’ una vittoria di tutti gli agricoltori; abbiamo portato avanti in questi mesi un lavoro a tutti i livelli, italiano e comunitario, per denunciare gli enormi rischi connessi alla firma di un’intesa priva di garanzie per le aziende agricole e per la salute stessa dei cittadini consumatori”. lo dichiarano in un comunicato il presidente ed il segretario generale di coldiretti, ettore PRANDINI e vincenzo GESMUNDO, in merito al rinvio della firma del patto commerciale con i paesi sudamericani, decisa dopo il consiglio ue a causa della contrarieta’ dell’italia e della francia, sostenuta dalle migliaia di agricoltori scesi in piazza a bruxelles. “davanti alle follie della VON DER LEYEN e alla sordita’ dei commissari che abbiamo incontrato in queste ore, fin dal primo momento abbiamo sostenuto che l’unico argine potesse essere rappresentato dai capi di stato e di governo. diamo dunque merito al governo italiano e alla rappresentanza francese di essersi battuti per far valere le ragioni degli agricoltori, contro l’opposizione della commissione e di tutti gli altri paesi che spingevano per la firma immediata – spiegano PRANDINI e GESMUNDO -. l’obiettivo e’ ora quello di correggere le evidenti storture dell’intesa, affermando con forza il principio di reciprocita’ e rafforzando i controlli, senza i quali si apre la porta alla concorrenza sleale ai danni degli agricoltori europei, sacrificati sull’altare di altri interessi commerciali, senza dimenticare i pericoli per la salute dei consumatori. il rinvio del mercosur e’ una prima scelta giusta, ora serve un cambio di passo sul bilancio post 2028 che oggi penalizza in maniera inaccettabile gli agricoltori”. “abbiamo sostenuto sin dall’inizio di essere a favore di un accordo con un’area del mondo di circa 270 milioni di persone, ma solo trovando prima un modo di non farne pagare il prezzo agli agricoltori europei – rileva luigi SCORDAMAGLIA, amministratore delegato di filiera italia -. non si vanifichi quest’ulteriore mese e si trovino le giuste soluzioni sia di miglioramento dell’accordo che di ripensamento sui tagli pac fondamentali per la filiera agro-alimentare europea e per i nostri consumatori”. “l’accordo – prosegue il comunicato – ignora completamente le discrepanze negli standard produttivi tra europa e mercosur. nei campi sudamericani sono ancora ampiamente usate alcune sostanze bandite da anni in ue, da fungicidi a insetticidi fino a erbicidi: in brasile il 30% dei prodotti chimici e’ vietato nel vecchio continente. non mancano criticita’ ambientali, in primis la deforestazione, e violazioni dei diritti dei lavoratori. mentre l’export europeo punta su beni industriali (macchinari, chimico-farmaceutico), dalle americhe arrivano soprattutto materie prime agricole ed energetiche, favorite dall’abolizione dei dazi. nei primi 10 mesi dal 2025, le importazioni dal mercosur in italia sono salite del 17% sul 2024, sfiorando i 3 miliardi di euro (pari all’intero anno precedente), mentre l’export italiano e’ sceso del 3%”.
TASSINARI (UNCAI), L’AGRICOLTURA NON E’ PEDINA DI SCAMBIO
PER RIARMO EUROPEO NO A DIKTAT SU MERCOSUR
“uncai, l’unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, prende una posizione netta sugli esiti della mobilitazione che ha visto oltre 10.000 agricoltori e 1.000 trattori provenienti da tutti i 27 stati membri convergere nel cuore di bruxelles. il presidente nazionale aproniano TASSINARI denuncia la preoccupante deriva istituzionale che vede il sacrificio della politica agricola comune (pac) in favore della spesa militare”. lo rende noto un comunicato stampa dell’unione. “il sistematico ridimensionamento di fondi e visione per l’agricoltura e’ il segnale che l’istituzione europea ha posto il conflitto davanti alla produzione primari – dichiara TASSINARI -. siamo di fronte ad un cambio di paradigma, un vero e proprio riarm europe, che drena risorse vitali: si prospetta un taglio complessivo di 90 miliardi di euro a livello ue, con una perdita netta di 9 miliardi per l’italia. per questo e’ necessario un referendum europeo sul riarmo e sull’ucraina. entro fine gennaio la macchina consultiva potrebbe essere pronta; solo restituendo la parola ai cittadini la destinazione dei fondi pac tornera’ a essere trasparente e rispondente al volere dei popoli”. sulla questione degli scambi internazionali, uncai stigmatizza l’ultimatum del presidente brasiliano luis inacio LULA sull’accordo mercosur. “davanti a un’europa ricattabile, la risposta deve essere un ‘no’ risoluto – prosegue TASSINARI -. i tentativi di forzare la mano per una firma immediata ci impongono di difendere la nostra sovranita’. non accetteremo l’ingresso di prodotti che non rispettano i nostri standard di sicurezza e benessere animale. l’agricoltura e’ un asset strategico e la reciprocita’ non e’ negoziabile: non si puo’ permettere l’accesso privilegiato al mercato unico a chi produce senza i vincoli ambientali e sociali imposti ai nostri operatori”. l’unione contoterzisti evidenzia come i dati delineino un quadro allarmante: “la riduzione del 25% dei fondi pac post-2027 minaccia direttamente la tenuta del sistema: il rischio concreto e’ la chiusura di 270.000 aziende agricole italiane, circa un terzo del totale”. “i crolli previsti del 64% nei seminativi e del 27% nell’olivicoltura – avverte TASSINARI, – provocheranno una contrazione del mercato che colpira’ duramente le imprese agromeccaniche. questo scenario accelerera’ una pericolosa selezione, escludendo le realta’ meno strutturate e concentrando l’offerta di servizi solo in chi ha gia’ potuto investire in efficienza”. “un rischio specifico – riprende il comunicato – riguarda la transizione tecnologica. la diluizione della pac in un fondo unico potrebbe compromettere i canali di finanziamento dedicati all’agricoltura 4.0. senza fondi vincolati al settore agromeccanico, l’ammodernamento tecnologico dei contoterzisti, fondamentale per la sostenibilita’ e la precisione, rischia di arrestarsi, creando un gap incolmabile tra gli stati membri. uncai fa proprio il monito del santo padre contenuto nel messaggio per la prossima giornata mondiale della pace: ‘verso una pace disarmata e disarmante’. papa LEONE XIV denuncia una corsa al riarmo che ha visto le spese militari mondiali impennarsi del 9,4% in un solo anno, alimentata da enormi concentrazioni di interessi finanziari privati che condizionano le scelte degli stati”. “il papa ci ricorda che nessun destino di guerra e’ gia’ scritto e ci invita a rifiutare la logica del para bellum per adottare quella del para pacem – commenta TASSINARI -. ma come possiamo noi, come cittadini e agricomeccanici, favorire questo ‘risveglio delle coscienze’ se i leader politici sembrano aver delegato le decisioni sulla vita e sulla morte a freddi automatismi e interessi economici? denunciare queste concentrazioni di potere non basta piu’ se non si riattiva il pensiero critico contro questa spirale distruttiva dell’umanesimo. la risposta e’ nel presidio permanente: iniziative spontanee che sottraggano ai tecnocrati i loro punti di riferimento abituali. come un anno fa non bisogna offrire sponde politiche a chi intende frammentare la pac, poiche’ una pace vera si garantisce partendo dal sostentamento dei popoli, non dalla preparazione dei conflitti”. TASSINARI conclude ricordando che “la sicurezza alimentare di 400 milioni di cittadini e’ il primo pilastro della pace. la mobilitazione deve proseguire in ogni sede per impedire che l’agroalimentare europeo diventi la moneta di scambio per una deriva bellicista lontana dalle necessita’ delle campagne”.

