CUCINA ITALIANA PATRIMONIO UNESCO – TUTTI I COMMENTI

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MELONI, RICONOSCIMENTO UNESCO CUCINA ITALIANA
ONORA QUELLO CHE SIAMO E LA NOSTRA IDENTITA’

di seguito il testo del videomessaggio della presidente del consiglio, giorgia MELONI, in occasione dell’iscrizione della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco: “buongiorno a tutti! voglio condividere con voi una notizia che ci riempie d’orgoglio. oggi l’unesco ha riconosciuto la cucina italiana patrimonio dell’umanita’. siamo i primi al mondo ad ottenere questo riconoscimento, che onora quello che siamo e la nostra identita’. perche’ per noi italiani la cucina non e’ solo cibo o un insieme di ricette. e’ molto di piu’: e’ cultura, tradizione, lavoro, ricchezza. la nostra cucina nasce da filiere agricole che coniugano qualita’ e sostenibilita’. custodisce un patrimonio millenario che si tramanda di generazione in generazione. cresce nell’eccellenza dei nostri produttori e si trasforma in capolavoro nella maestria dei nostri cuochi. e viene presentata dai nostri ristoratori con le loro straordinarie squadre. e’ un primato che ci inorgoglisce, e ci consegna uno strumento formidabile per valorizzare ancor di piu’ i nostri prodotti e proteggerli con maggiore efficacia da imitazioni e concorrenza sleale. gia’ oggi esportiamo 70 miliardi di euro di agroalimentare, e siamo la prima economia in europa per valore aggiunto dell’agricoltura. questo riconoscimento imprimera’ al sistema italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi. il governo ha creduto fin dall’inizio in questa sfida e ha fatto la sua parte per raggiungere questo risultato, e ringrazio prima di tutto i ministri francesco LOLLOBRIGIDA e alessandro GIULI per aver seguito il dossier. ma e’ una partita che non abbiamo giocato da soli. abbiamo vinto questa sfida insieme al popolo italiano, insieme ai nostri connazionali all’estero, insieme a tutti coloro che nel mondo amano la nostra cultura, la nostra identita’ e il nostro stile di vita. oggi celebriamo una vittoria dell’italia. la vittoria di una nazione straordinaria che, quando crede in se’ stessa ed e’ consapevole di cio’ che e’ in grado di fare, non ha rivali e puo’ stupire il mondo. viva la cucina italiana! viva l’italia!”.

LOLLOBRIGIDA, CUCINA ITALIANA E’ PATRIMONIO UNESCO
RICONOSCIMENTO CELEBRA FORZA NOSTRA CULTURA

“‘la cucina italiana e’ patrimonio dell’umanita’. oggi l’italia ha vinto ed e’ una festa che appartiene a tutti perche’ parla delle nostre radici, della nostra creativita’ e della nostra capacita’ di trasformare la tradizione in valore universale’. e’ quanto afferma il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, commentando il riconoscimento dell’unesco alla cucina italiana patrimonio dell’umanita’”. lo rende noto un comunicato del masaf. “questo riconoscimento celebra la forza della nostra cultura che e’ identita’ nazionale, orgoglio e visione”, sottolinea LOLLOBRIGIDA, che prosegue: “la cucina italiana e’ il racconto di tutti noi, di un popolo che ha custodito i propri saperi e li ha trasformati in eccellenza, generazione dopo generazione”. “e’ la festa delle famiglie che tramandano sapori antichi, degli agricoltori che custodiscono la terra, dei produttori che lavorano con passione, dei ristoratori che portano nel mondo il valore autentico dell’italia”, afferma LOLLOBRIGIDA, che aggiunge: “a loro e a chi ha lavorato con dedizione a questa candidatura va il mio piu’ profondo ringraziamento”. “questo riconoscimento e’ motivo di orgoglio ma anche di consapevolezza dell’ulteriore valorizzazione di cui godranno i nostri prodotti, i nostri territori, le nostre filiere. sara’ anche uno strumento in piu’ per contrastare chi cerca di approfittare del valore che tutto il mondo riconosce al made in italy e rappresentera’ nuove opportunita’ per creare posti di lavoro, ricchezza sui territori e proseguire nel solco di questa tradizione che l’unesco ha riconosciuto come patrimonio dell’umanita’”, conclude il ministro dell’agricoltura.

CUCINA ITALIANA: LOLLOBRIGIDA COMUNICA
A MATTARELLA RICONOSCIMENTO UNESCO

il masaf rende noto che: “il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA ha comunicato ufficialmente al capo dello stato, in qualita’ di rappresentante di tutti gli italiani, l’avvenuto riconoscimento della cucina italiana a patrimonio dell’unesco. ha avuto altresi’ modo di ringraziare il presidente della vicinanza che ha dimostrato al mondo dell’agricoltura italiana anche con la partecipazione ad eventi dedicati al settore primario come ‘agricoltura e” tenutosi a roma lo scorso marzo. il presidente della repubblica nel corso della telefonata ha avuto modo di esprimere il proprio compiacimento per un successo che rafforza il prestigio italiano nel mondo”.

CUCINA ITALIANA: MAMMUCARI (UILA-UIL), ORGOGLIOSI
RICONOSCIMENTO UNESCO FRUTTO IMPEGNO LAVORATORI

“‘siamo orgogliosi del significativo riconoscimento internazionale conquistato dalla cucina italiana perche’ il suo valore e’ frutto anche dell’impegno quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori della nostra filiera agroalimentare. sono loro i protagonisti della qualita’ delle nostre produzioni, che non sono solo cibo ma anche cultura, storia, tradizioni, tutela ambientale e che rappresentano un grande valore economico per il nostro paese!’. e’ quanto afferma la segretaria generale della uila-uil enrica MAMMUCARI nel commentare la decisione dell’agenzia onu per l’educazione, la scienza e la cultura (unesco), di riconoscere la cucina italiana, prima nel mondo, tra i patrimoni culturali immateriali dell’umanita’”. lo rende noto un comunicato della uila-uil. “la buona occupazione e il giusto riconoscimento delle professionalita’ nel settore agroalimentare devono essere sempre al centro del sistema italia che deve eliminare le contraddizioni, quali lo sfruttamento delle persone e la mortificazione dei diritti del lavoro, che rendono il cibo tossico”, dichiara MAMMUCARI. “promuovere nel mondo un made in italy che abbia il sapore dei diritti del lavoro significa anche fare educazione alimentare e, quindi, favorire un consumo responsabile”, spiega MAMMUCARI, che cosi’ prosegue: “per questo condivideremo sempre ogni iniziativa politica in europa per rivendicare il principio di reciprocita’ negli accordi commerciali di libero scambio, a partire da quello con il mercosur, affinche’ siano sempre assicurate medesime regole in tema di diritti sociali, vincoli ambientali e tutela della salute. siamo convinti che l’italia, storica culla del diritto, debba agire costantemente in europa e nel mondo come ambasciatrice di una giustizia sociale sul cibo che e’ principio fondante della democrazia e della sovranita’ alimentare”. “sul piano nazionale e’ ora urgente proseguire il confronto con il governo per dare una piena ed efficace applicazione a tutta la legislazione anti caporalato, non solo sul versante repressivo ma anche in tema di prevenzione, politiche attive del lavoro, immigrazione”, conclude MAMMUCARI, nel sottolineare che “il sistema italia, parti sociali e istituzioni, deve contribuire a rendere attrattivo il lavoro nelle nostre filiere, per assicurare manodopera stabile, qualificata e rispettata, perche’ senza lavoratrici e lavoratori in futuro sara’ difficile ottenere riconoscimenti e primati internazionali”.

CUCINA ITALIANA: FEDAGRIPESCA, RICONOSCIMENTO
UNESCO VALORIZZA FILIERE E COOPERATIVE

“‘la notizia dell’inserimento della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco e’ un’ottima notizia che premia e valorizza il lavoro di migliaia di produttori, agricoltori e pescatori e il valore delle migliaia di imprese cooperative che ogni giorno valorizzano e trasformano materie prime di assoluta eccellenza per dar vita a produzioni e preparati che trionfano sulle tavole e sulle cucine in italia e nel mondo’. e’ quanto afferma il presidente di fedagripesca confcooperative raffaele DREI nel commentare la notizia del riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’umanita’”. lo rende noto un comunicato di fedagripesca confcooperative, che cosi’ prosegue: “‘questo risultato che inorgoglisce un’intera nazione – prosegue DREI – non e’ solo uno straordinario riconoscimento della qualita’ e del valore indiscusso della nostra cucina, dei nostri territori e di un patrimonio alimentare inestimabile tramandato da generazioni, ma costituisce al contempo anche una straordinaria opportunita’ in termini di valorizzazione delle nostre filiere. proprio facendo leva su questo prestigioso traguardo, sara’ possibile, come auspicato piu’ volte dal ministro, realizzare campagne di comunicazione per promuovere in italia e all’estero tutti i prodotti delle filiere del made in italy, dal cibo alle bevande, incluse il vino’. confcooperative fedagripesca rivendica anche il ruolo delle cooperative agroalimentari e della pesca nella cucina italiana: viene dalle cooperative il 50% del vino italiano, il 60% del latte e dei principali formaggi dop, l’80% della pesca. ‘la pesca italiana – afferma paolo TIOZZO vicepresidente confcooperative fedagripesca – e’ un pilastro della dieta mediterranea e un patrimonio che unisce qualita’, sostenibilita’ e salute. il pescato made in italy proviene per la quasi totalita’ da lavoro delle cooperative, realta’ che garantiscono tracciabilita’, tutela delle risorse e un legame diretto con le comunita’ costiere. un valore riconosciuto anche dai consumatori: 7 italiani su 10, come emerge da un nostro sondaggio, dichiarano che la provenienza dei prodotti ittici e il fatto che siano pescati o allevati nel mediterraneo sono elementi decisivi al momento dell’acquisto. un segnale chiaro – conclude TIOZZO – che il mercato premia origine certa, filiere trasparenti e quel modello di pesca responsabile che da sempre caratterizza le marinerie italiane’.”.

COLDIRETTI, CUCINA ITALIANA SPINGE RECORD
EXPORT PREVISTO A 73 MILIARDI NEL 2025

“il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio unesco rappresenta una straordinaria opportunita’ di crescita economica per il paese, a partire dall’export che nel 2025 raggiungera’ la cifra record di 73 miliardi di euro, nonostante dazi usa, tensioni internazionali e blocchi commerciali. e’ quanto emerge da una proiezione coldiretti su dati istat diffusa in occasione dell’assemblea nazionale della piu’ grande organizzazione agricola d’italia e d’europa, riunita a roma con il presidente e il segretario generale, ettore PRANDINI e vincenzo GESMUNDO”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “per l’occasione i cuochi contadini di campagna amica hanno preparato i principali piatti delle tradizioni regionali, una grande sfilata delle ricette che hanno contribuito al riconoscimento unesco. nei primi nove mesi dell’anno l’agroalimentare nazionale ha registrato una crescita del 6% sui mercati globali, con l’obiettivo di consolidare e possibilmente aumentare ulteriormente questo risultato entro fine anno. il prodotto piu’ esportato e’ il vino, davanti a ortofrutta trasformata, formaggi, pasta e derivati dei cereali, frutta e verdura fresche, salumi e olio d’oliva. la germania resta il principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari italiani, con una crescita nel 2025 del 7%, seguita da francia (+6%), stati uniti (-1%), gran bretagna (+3%) e spagna (+15%). gli usa rimangono il primo mercato extra ue, anche se l’effetto dei dazi al 15% imposti dal presidente TRUMP sull’export europeo si e’ fatto sentire. dopo un primo trimestre dell’anno con una crescita media dell’11% in valore, nei primi tre mesi di applicazione dei dazi aggiuntivi al 10% le esportazioni agroalimentari italiane verso gli usa sono progressivamente diminuite, fino al crollo di agosto (-23%) con l’aumento dei dazi al 15%. a settembre il dato resta negativo, ma risale al -11%. resta da capire quali saranno gli effetti a lungo termine delle tariffe, con la speranza che l’ue riesca a riaprire le trattative. il made in italy continua a essere penalizzato anche da tensioni e blocchi commerciali, barriere sanitarie e ostacoli burocratici spesso utilizzati strumentalmente contro i prodotti agroalimentari nazionali. queste misure, ufficialmente motivate dalla necessita’ di prevenire la diffusione di malattie o parassiti, non trovano spesso riscontro nella realta’ e mascherano in molti casi politiche protezionistiche, volte a difendere interessi locali e ad aggirare accordi internazionali sul libero scambio. per valorizzare al massimo il potenziale dell’enogastronomia italiana – rafforzato dal riconoscimento unesco – e’ essenziale superare queste barriere e colmare i gap infrastrutturali del paese, che ci costano oltre 93 miliardi di euro in export mancato, di cui 9 miliardi solo nell’agroalimentare. ‘occorre contrastare l’agropirateria globale, con il falso made in italy alimentare che supera i 120 miliardi di euro, sottraendo risorse e posti di lavoro al paese, senza dimenticare il fenomeno dell’italian sounding anche sul mercato interno’, sottolinea il presidente di coldiretti ettore PRANDINI. dal grano canadese trattato con glifosato all’olio sottocosto proveniente da tunisia e grecia, dal riso asiatico ai derivati del pomodoro straniero, gli ultimi mesi hanno visto un aumento di importazioni di prodotti di qualita’ inferiore, spesso coltivati con pesticidi vietati da anni nella ue. questi arrivi hanno provocato un drastico abbassamento dei prezzi pagati agli agricoltori italiani e rappresentano un rischio per la salute dei consumatori e per la tenuta delle filiere nazionali”.

CUCINA ITALIANA: COPROB ITALIA ZUCCHERI, RICONOSCIMENTO
UNESCO CELEBRA ANCHE LA SUA DOLCEZZA

“il riconoscimento meritatamente ricevuto dalla cucina italiana come patrimonio unesco premia per la prima volta, tra le cucine mondiali, il valore culturale e immateriale non solo della nostra capacita’ di assemblare gli ingredienti, ma attribuisce indubbio valore alla qualita’, unicita’ e ricercatezza dei nostri prodotti che sono il denominatore comune dell’intera arte culinaria del paese”. lo afferma un comunicato di coprob italia zuccheri, che cosi’ prosegue: “panorama alimentare di pregio in cui l’arte dolciaria rappresenta una vera e propria eccellenza anche grazie al contributo dell’unica filiera italiana 100% coprob italia zuccheri in grado di garantire lo zucchero da agricoltura sostenibile e dalla cura dei nostri coltivatori. ‘la cucina italiana, patrimonio unesco, celebra anche la sua dolcezza – ha commentato il presidente di coprob italia zuccheri luigi MACCAFERRI -. oggi festeggiamo la cucina italiana che unisce tradizione, territorio e benessere ed in questo equilibrio c’e’ spazio autentico anche per lo zucchero italiano di barbabietola, parte della nostra storia agricola e delle nostre ricette piu’ apprezzate. dosi adeguate, ingredienti semplici, gusto vero: la dolcezza e’ sempre una questione di qualita’ e capacita’ e consapevolezza nel saper dosare’.”.

CUCINA ITALIANA: FEDERBIO, RICONOSCIMENTO
UNESCO PREMIA L’AGROBIODIVERSITA’

“la cucina italiana e’ ufficialmente patrimonio immateriale dell’umanita’ unesco. un successo che federbio accoglie con grande soddisfazione perche’ celebra non solo un modello alimentare d’eccellenza basato sul rispetto degli ingredienti, ma soprattutto un intero modo di intendere il cibo che parte dal lavoro degli agricoltori nella tutela della terra e delle varieta’ colturali”. lo afferma un comunicato di federbio, che cosi’ prosegue: “vengono cosi’ valorizzati la trasmissione di sapori e saperi che tiene unite comunita’ e generazioni, e il legame profondo con i territori che rende unico il nostro modello alimentare. un traguardo importante per l’italia che riconosce la ricca biodiversita’ dei territori italiani, l’impegno quotidiano degli agricoltori, nonche’ quella maestria artigianale fatta di competenza e creativita’ da cui sono nate le ricette divenute simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo. ‘dietro questo riconoscimento c’e’ l’agrobiodiversita’, ci sono tradizioni agricole che proteggono le varieta’ locali, l’identita’ dei territori e il legame profondo con la terra, valori che sono riferimento strategico anche per l’approccio agroecologico e le produzioni bio. e’ da qui che nasce quella cucina stagionale, autentica e sostenibile tanto apprezzata in tutto il mondo – sottolinea maria grazia MAMMUCCINI, presidente di federbio -. si tratta di un patrimonio culturale che affonda le radici nella terra, perche’ e’ prima ancora un patrimonio agricolo, di cura e di relazioni. la cucina italiana e’ il risultato di un sistema produttivo che ha saputo difendere nel tempo la ricchezza dei territori, valorizzando filiere etiche rispettose dell’ambiente e delle persone. e’ il merito di generazioni di agricoltori che hanno custodito semi autoctoni, preservato tecniche naturali e tramandato di padre in figlio conoscenze antiche. la cultura del buon cibo nasce da una terra sana, coltivata con pratiche che rispettano i cicli naturali, preservano la fertilita’ del suolo e tutelano i servizi ecosistemici’.”.

CUCINA ITALIANA: BERNI (CIA TOSCANA), CON RICONOSCIMENTO
UNESCO PREMIATI AGRICOLTURA E TERRITORI

“la forza del made in italy agroalimentare sta nella stretta sinergia tra agricoltura e ristorazione, tra chi produce e chi trasforma. nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il valore aggiunto del cibo italiano nel mondo. cosi’ il presidente di cia agricoltori italiani della toscana, valentino BERNI, commenta con soddisfazione l’ingresso ufficiale della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco”, informa cia toscana. “la cucina nazionale e quella toscana, sono un insieme di pratiche sociali, riti e gestualita’ basate sui tanti saperi locali. saperi e sapori che riflettono l’immensa biodiversita’ di prodotti e territori rappresentata dalla nostra agricoltura e valorizzata nelle tante ricette di agriturismi e ristoranti che raccontano cultura e tradizioni regionali. cosi’ vaste e peculiari da rendere la cucina tricolore la piu’ amata e ricercata anche all’estero”, ha detto BERNI che ha aggiunto: “il riconoscimento unesco – frutto dell’impegno del governo e di un grande lavoro di squadra anche con le organizzazioni agricole – rappresenta una nuova, grande opportunita’ per tutelare, garantire e promuovere sempre di piu’ la cucina italiana nel mondo, a partire dai prodotti agricoli”.

CUCINA ITALIANA: SICOLO (CIA PUGLIA), PATRIMONIO UNESCO
MERITO AGRICOLTORI ORA RILANCIAMO AGRICOLTURA

“‘se la cucina italiana e’ stata riconosciuta come patrimonio unesco il merito principale e’ degli agricoltori italiani che, con enormi sacrifici e mille incognite, continuano a coltivare eccellenze assolute, custodendo e valorizzando una biodiversita’ unica al mondo, basti pensare che l’olivicoltura italiana, ben rappresentata da 500 cultivar di olive da olio, da cui nascono i migliori oli extravergini del mondo. un plauso va rivolto anche agli chef e ai tanti ‘agri-chef’ che valorizzano la materia prima prodotta dalla nostra terra e dal lavoro degli agricoltori. e’ da questo straordinario riconoscimento, e da quello precedente che ha riguardato la dieta mediterranea, che dobbiamo ripartire per valorizzare l’agricoltura italiana e il lavoro delle imprese agricole del nostro paese’. e’ quanto afferma gennaro SICOLO, vicepresidente nazionale di cia e presidente di cia puglia, che torna sul riconoscimento della cucina italiana quale patrimonio unesco”. lo rende noto un comunicato di cia puglia. “l’immenso valore nutrizionale, nutraceutico e salutistico dei nostri migliori prodotti, basti pensare ai comparti ortofrutticolo, cerealicolo, lattiero-caseario, alla zootecnia, deve trovare corrispondenza nel valore e nei valori che vanno riconosciuti al lavoro degli agricoltori italiani”, aggiunge SICOLO, che prosegue: “oggi, purtroppo, questo non accade, soprattutto per le migliaia di aziende agricole medio-piccole costrette a produrre e a vendere a prezzi che spesso non garantiscono nemmeno la copertura dei costi di produzione. bisogna agire, allora, su diversi piani, con regole e dinamiche che garantiscano la giusta redditivita’ al primo e piu’ importante anello di tutte le filiere agroalimentari del made in italy: dalla pasta al grano, dai prodotti ortofrutticoli al latte e alla carne, senza dimenticare le mille varieta’ di vino e olio extravergine d’oliva, soprattutto per quei prodotti la cui salubrita’ e il cui sapore sono certificati con i marchi dop, igp, stg (specialita’ tradizionale garantita), doc, igt e docg”. “a questo grande risultato, hanno dato un contributo immenso la puglia, con tutte le sue province straordinariamente vocate all’agricoltura, ciascuna con le sue peculiarita’ e tutte custodi di una tradizione e innovazione agroalimentare di eccelsa qualita’”, sottolinea SICOLO, che conclude: “l’appello ai consumatori italiani e’ quello di consumare prodotti italiani certificati dop, igp; allo stesso tempo invitiamo il governo ad aprire una fase nuova, di valorizzazione delle produzioni italiane, perche’ il ‘made in italy’ puo’ essere tale solo se basato realmente sulle produzioni italiane. il governo deve promuovere vino, formaggi, olio, pasta di grano italiano, ortofrutta della produzione nazionale un grande merito va agli chef, soprattutto a quelli che utilizzano materie prime italiane a km zero”.

CUCINA ITALIANA: GADDA (IV), RICONOSCIMENTO UNESCO
SERVA NELLA PRATICA A DIFENDERE I NOSTRI PRODOTTI

“la cucina italiana, prima di essere riconosciuta nella sua totalita’ patrimonio immateriale dell’umanita’ dall’unesco, e’ un orgoglio per il nostro paese e per i tanti eccellenti imprenditori e agricoltori che lavorano nelle filiere agroalimentari”. lo scrive sui social maria chiara GADDA (azione-iv), vicepresidente della commissione agricoltura della camera. “adesso facciamo si’ che questo prestigioso riconoscimento serva anche in maniera pratica ad aiutare i nostri prodotti a continuare a essere competitivi sui mercati”, prosegue GADDA, che conclude: “vanno difesi dai dazi e dalle contraffazioni che danneggiano la salute di chi mangia e le tasche di chi lavora nel settore”.

CUCINA ITALIANA: D’ERAMO (MASAF), RICONOSCIMENTO
UNESCO GRANDE VITTORIA DI TUTTO IL SISTEMA PAESE

“un riconoscimento storico. da oggi la cucina italiana entra ufficialmente a far parte del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco. una grande vittoria di tutto il sistema paese che corona un lavoro di oltre due anni e mezzo”. lo afferma in un comunicato il sottosegretario al ministero dell’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, luigi D’ERAMO, che cosi’ prosegue: “dal marzo del 2023 quando e’ stata annunciata la candidatura da parte del masaf e del ministero della cultura sono state molteplici le iniziative e gli eventi a sostegno con un grande coinvolgimento di tutto il nostro paese che oggi festeggia questo straordinario risultato. la cucina italiana riflette la nostra straordinaria biodiversita’. e’ cultura e tradizione, e’ espressione dei territori e creativita’. e’ condivisione e incontro, un insieme di pratiche sociali e conoscenza che si tramanda di generazione in generazione. un patrimonio vivo fatto di identita’ e convivialita’ che rappresenta una ricchezza anche in termini di valore: nel 2024 complessivamente 251 miliardi di euro. questo importantissimo traguardo ci rende orgogliosi e contribuira’ a far crescere ancor di piu’ turismo ed economia e a proteggere la nostra cucina dall’odioso fenomeno dell’italian sounding”.

CUCINA ITALIANA: ISMEA, RICONOSCIMENTO
UNESCO VALORIZZA UN PATRIMONIO VIVO

“ismea accoglie con grande soddisfazione la decisione dell’unesco di iscrivere la ‘cucina italiana fra sostenibilita’ e diversita’ bio-culturale’ nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale, un riconoscimento che valorizza un patrimonio vivo fatto di saperi, tradizioni, territori, filiere e convivialita’”. lo rende noto un comunicato di ismea, che cosi’ prosegue: “un risultato reso possibile grazie al sostegno del governo e alla forza del sistema agroalimentare nazionale, insieme alla ristorazione italiana, riconosciuta internazionalmente per la sua eccellente qualita’. in questo ambito e’ bene ricordare che nel 2024 la ristorazione italiana ha raggiunto nel mondo un valore complessivo di 251 miliardi di euro, confermando la forza della nostra tradizione enogastronomica e la sua capacita’ di generare valore culturale ed economico su scala globale. ‘il riconoscimento dell’unesco e’ un traguardo storico che rende omaggio non solo ai piatti piu’ celebri, ma al sistema di conoscenze, lavoro e identita’ che li rende possibili: dalle produzioni agricole e agroalimentari ai ristoratori, dai territori alle famiglie. e’ una conquista che appartiene a tutti e che ci chiama a una responsabilita’ ulteriore: tutelare la qualita’, rafforzare le filiere, promuovere la sostenibilita’ e trasmettere alle nuove generazioni questo patrimonio unico’, dichiarano livio PROIETTI, presidente ismea, e sergio MARCHI, direttore generale ismea. ismea rivolge vive congratulazioni al governo meloni e al ministro francesco LOLLOBRIGIDA per il risultato conseguito e per l’impegno che ha accompagnato il percorso della candidatura, che rafforza l’immagine dell’italia nel mondo e da’ ulteriore slancio all’intero sistema agroalimentare nazionale”.

CUCINA ITALIANA:GEMMATO (SALUTE), MODELLO CHE PROMUOVE
SALUTE E LONGEVITA’ BENE RICONOSCIMENTO UNESCO

“‘il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’umanita’ e’ una notizia che ci rende orgogliosi e conferma l’unicita’ del nostro modello alimentare. per noi italiani, la tavola non e’ solo gusto, convivialita’ e tradizione: e’ anche salute, prevenzione, attenzione al benessere e alla qualita’ di vita. la dieta italiana, equilibrata e sostenibile, incarna questi valori e il primato storico raggiunto oggi ci spinge a promuoverla con ancor piu’ determinazione’, dichiara il sottosegretario alla salute on. marcello GEMMATO, ricordando come una corretta alimentazione, unita ad attivita’ fisica e ad adeguati stili di vita, rappresenti il primo strumento per combattere obesita’ e malattie croniche”. lo rende noto un comunicato del ministero della salute. “promuovere questi comportamenti aiuta a ridurre rischi cardiovascolari, diabete, malattie metaboliche e l’insorgenza di tumori, favorisce l’invecchiamento attivo e allo stesso tempo contribuisce alla sostenibilita’ del servizio sanitario nazionale”, prosegue GEMMATO, che conclude: “oggi celebriamo una vittoria culturale e identitaria frutto del lavoro di squadra del governo meloni e in particolare dei ministri francesco LOLLOBRIGIDA e alessandro GIULI. ma questo risultato e’ soprattutto un incentivo a fare ancora meglio, educando i cittadini, promuovendo la prevenzione fin dall’infanzia, valorizzando la nostra tradizione alimentare come pilastro di salute pubblica. cucina italiana e corretti stili di vita sono il nostro investimento piu’ concreto per una nazione piu’ sana e longeva”.

CUCINA ITALIANA: COLDIRETTI, FESTA TRA I CUOCHI CONTADINI
E GLI AGRICOLTORI PER RICONOSCIMENTO UNESCO

“i cuochi contadini, insieme agli agricoltori di tutta italia, festeggiano l’iscrizione della cucina italiana tra i patrimoni immateriali dell’unesco, un riconoscimento che affonda le sue radici nella tradizione culinaria delle campagne e nella ricchezza dei mille piatti regionali. e’ quanto annunciano coldiretti e campagna amica in occasione del via libera del comitato riunito a nuova delhi, celebrato con un video #e’unesco (in coerenza con la campagna istituzionale del masaf) diffuso sui canali istituzionali e affidato agli interpreti piu’ autentici della nostra identita’ gastronomica: i cuochi contadini, ripresi mentre preparano ricette che raccontano la storia agricola del paese”. lo rende noto un comunicato della coldiretti, che cosi’ prosegue: “le immagini scorrono tra mani che impastano, coltivano, raccolgono e accolgono, restituendo il ritmo semplice e potente della vita rurale. ogni gesto richiama un sapere antico, custodito e tramandato con orgoglio, mentre le voci dei protagonisti diventano un invito a difendere la qualita’ e l’origine del cibo. un risultato importante anche dal punto di vista della crescita del paese. secondo un’indagine coldiretti/censis il 94% degli italiani ritiene che il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’unesco sia un’opportunita’ di sviluppo per l’economia italiana e per l’italia in generale. l’iscrizione unesco da’ alla nostra cucina quel che si e’ conquistata sul campo da tempo, con una sorta di certificazione di alto profilo di cui non potranno che beneficiare filiera e territori coinvolti. la cucina italiana vale oggi nel mondo ben 251 miliardi di euro, con una crescita del +5% rispetto all’anno precedente, secondo l’analisi coldiretti su dati deloitte foodservice market monitor 2025. i soli stati uniti e cina rappresentano insieme oltre il 65% dei consumi globali per la cucina italiana. ma il riconoscimento e’ importante anche per fare chiarezza rispetto alla proliferazione dell’italian sounding, con oltre un italiano su due (53%) che all’estero si ritrova abitualmente a tavola pietanze e prodotti tricolori ‘taroccati’, fatti con ingredienti o procedure che non hanno nulla a che fare con la vera tradizione culinaria nazionale, secondo ixe’. per sostenere la candidatura e valorizzarne il risultato coldiretti, filiera italia e campagna amica, assieme al ministero italiano degli esteri e della cooperazione internazionale, hanno promosso la creazione dell’accademia della cultura enogastronomica italiana. un’accademia nata per favorire la formazione dei giovani aspiranti professionisti del settore: dalle scuole di cucina e alberghiere alle facolta’ e dipartimenti universitari dedicati alle scienze gastronomiche, dell’alimentazione e agroalimentari, fino al mondo esteso dei professionisti che gia’ operano sul cibo e nei servizi correlati (acquirenti, ristoratori, distributori, cuochi e pizzaioli, giornalisti ed influencer del cibo). ma tra i destinatari ci sono anche le reti estere di rappresentanza e di promozione del settore agroalimentare nel mondo, con il supporto attivo delle ambasciate. partner del progetto sono anche la world farmers markets coalition e la fondazione evoschool (fondazione, promossa da coldiretti e dal consiglio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati e supportata da unaprol – consorzio olivicolo italiano), oltre alla piattaforma ‘i love italian food’, un’associazione no profit che si compone attualmente di circa 25.000 contatti tra buyer, chef e pizzaioli, ristoratori, distributori, giornalisti e influencer”.

CUCINA ITALIANA: LEGACOOP AGROALIMENTARE, RICONOSCIMENTO
UNESCO VALORIZZA FILIERE TERRITORI COMUNITA’

“la cucina italiana e’ stata ufficialmente iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco. e’ quanto annunciato oggi dal ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA e legacoop agroalimentare esprime grande soddisfazione per un riconoscimento che premia non solo i piatti e le ricette, ma il lavoro quotidiano di milioni di agricoltori, pescatori, trasformatori, cooperatori e coo­pe­ra­trici che presidiano i territori e le filiere agroalimentari”. lo rende noto un comunicato di legacoop agroalimentare, che cosi’ prosegue: “questo traguardo ha un significato profondo: non si tratta solo di un riconoscimento simbolico, ma di una concreta valorizzazione – a livello internazionale – delle filiere agricole e agroalimentari che da generazioni custodiscono saperi, tradizioni e biodiversita’. ‘la cucina italiana – afferma cristian MARETTI presidente di legacoop agroalimentare – e’ prima di tutto una pratica sociale che nasce dalla terra, dal mare e dal lavoro delle comunita’. le cooperative hanno un ruolo fondamentale nel tutelare la qualita’ delle produzioni, il reddito dei produttori e la trasmissione di saperi che sono al cuore di questo riconoscimento’. e, sottolinea, ‘la cucina italiana non e’ solo un insieme di ricette: e’ un patrimonio vivo di comunita’, di memorie familiari, di cicli della natura e di identita’ condivisa. ora questo patrimonio e’ riconosciuto a livello globale’. il mondo cooperativo vede in questo traguardo un ulteriore stimolo a rafforzare modelli di produzione sostenibili, legati alla dieta mediterranea, alla tutela della biodiversita’ e alla valorizzazione delle identita’ locali, mettendo al centro il cibo come diritto, cultura e bene comune. secondo MARETTI, ‘essere parte di questo grande patrimonio non e’ solo un motivo di orgoglio. e’ una responsabilita’. significa rafforzare le produzioni locali, tutelare la biodiversita’, promuovere pratiche agricole sostenibili e trasmettere alle future generazioni il valore della buona tavola italiana. per le nostre cooperative e i nostri soci, e’ un’opportunita’ concreta per crescere, innovare e contribuire allo sviluppo economico e culturale del paese’. con l’iscrizione nella lista del patrimonio immateriale dell’umanita’, la cucina italiana acquisisce una visibilita’ globale che puo’ valorizzare tutta la filiera agroalimentare: dai campi alle tavole, dalle piccole produzioni artigianali ai prodotti cooperativi certificati, fino all’accoglienza turistica e alla promozione del made in italy. il riconoscimento serve per rafforzare le politiche agricole sostenibili, per difendere l’autenticita’ delle nostre produzioni, per promuovere filiere corte e cooperative attente alla qualita’ e al territorio. ‘legacoop agroalimentare e’ pronta a giocare un ruolo attivo in questa nuova fase, a fianco delle imprese agricole e delle cooperative, per far si’ che la ‘cucina italiana’ non sia solo un’etichetta da tradizione, ma un progetto di sviluppo concreto per l’italia’, conclude MARETTI”.

CUCINA ITALIANA: CIA, CON RICONOSCIMENTO
UNESCO PREMIATI AGRICOLTURA E TERRITORI

“la forza del made in italy agroalimentare sta nella stretta sinergia tra agricoltura e ristorazione, tra chi produce e chi trasforma. nella collaborazione lungo la filiera, dal campo alla tavola, risiede il valore aggiunto del cibo italiano nel mondo. e’ quanto afferma il presidente di cia-agricoltori italiani, cristiano FINI, nel commentare con soddisfazione l’ingresso ufficiale della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco”. lo rende noto un comunicato di cia. “la cucina nazionale e’ un insieme di pratiche sociali, riti e gestualita’ basate sui tanti saperi locali”, continua FINI, che sottolinea: “saperi e sapori che riflettono l’immensa biodiversita’ di prodotti e territori rappresentata dalla nostra agricoltura e valorizzata nelle tante ricette di agriturismi e ristoranti che raccontano cultura e tradizioni regionali. cosi’ vaste e peculiari da rendere la cucina tricolore la piu’ amata e ricercata anche all’estero”. “per il presidente di cia, il riconoscimento unesco – frutto dell’impegno del governo e di un grande lavoro di squadra anche con le organizzazioni agricole – ‘rappresenta una nuova, grande opportunita’ per tutelare, garantire e promuovere sempre di piu’ la cucina italiana nel mondo, a partire dai prodotti agricoli'”, conclude il comunicato.

CUCINA ITALIANA: PRANDINI (COLDIRETTI), VITTORIA
DELL’ITALIA E DEI SUOI AGRICOLTORI

“la cucina italiana patrimonio immateriale dell’umanita’ unesco e’ un grande risultato per il nostro paese che valorizza il lavoro e il sacrificio dei nostri agricoltori”. lo afferma in un comunicato il presidente di coldiretti ettore PRANDINI che prosegue: “ora questo riconoscimento lo dobbiamo anche tradurre in una possibilita’ di aggredire sempre di piu’ i mercati internazionali, creando cultura sulla qualita’ del cibo italiano e creando valore per una filiera che ci sta contraddistinguendo per qualita’, per serieta’ e per professionalita’. ancora una volta l’italia vince e per noi questo e’ un grande orgoglio”.

CUCINA ITALIANA: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), RICONOSCIMENTO
ANCHE PER IL LAVORO DEGLI AGRICOLTORI

“un riconoscimento atteso, ma non scontato, che e’ motivo di orgoglio e di celebrazione per tutti gli italiani. un riconoscimento che va pure a noi agricoltori che garantiamo la produzione primaria. ora piu’ che mai dobbiamo fare squadra con tutta la filiera agroalimentare, che ha gia’ ottenuto risultati straordinari, grazie anche all’impegno delle nostre istituzioni, e che puo’ dare ancora di piu’ se supportata da una visione ambiziosa”: lo ha detto massimiliano GIANSANTI, presidente di confagricoltura, dopo l’arrivo dell’annuncio ufficiale della cucina italiana patrimonio unesco avvenuto durante l’assemblea della confederazione al teatro argentina di roma.

CUCINA ITALIANA: BERTINELLI (PARMIGIANO REGGIANO),
RICONOSCIMENTO UNESCO E’ UN SUCCESSO STRAORDINARIO

“il riconoscimento unesco della cucina italiana e’ un successo straordinario che ci dota di un’arma in piu’ per valorizzare nel mondo la nostra tradizione gastronomica e la vera cultura del cibo italiano”, afferma nicola BERTINELLI, presidente del consorzio del parmigiano reggiano, in merito alla nomina unesco della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’umanita’. “e’ un traguardo che premia il lavoro svolto e che puo’ tradursi in nuove opportunita’ di sviluppo economico per l’intera filiera agroalimentare”, sottolinea BERTINELLI, che prosegue: “questo riconoscimento nasce per custodire e tramandare un patrimonio culturale unico, e da oggi ci sprona a guardare avanti con ancora piu’ determinazione. il nostro sforzo dovra’ concentrarsi sul garantire che cio’ che arriva in tavola sia autenticamente italiano: servono tracciabilita’ sempre piu’ solide, certificazioni chiare e una tutela rafforzata dei prodotti di qualita’ e delle nostre filiere”. “abbiamo una base piu’ forte da cui partire e la responsabilita’ di trasformare questo prestigioso risultato in un ulteriore impulso alla qualita’, all’identita’ e all’eccellenza della cucina italiana”, aggiunge il presidente del consorzio, che conclude: “un ringraziamento va non solo al ministro francesco LOLLOBRIGIDA , ma anche a tutte le istituzioni, le associazioni, le accademie e i rappresentanti del mondo agroalimentare e culturale che hanno contribuito con impegno a questo straordinario risultato, che appartiene a tutto il paese”.

CUCINA ITALIANA: ZAGHINI (GRANA PADANO), RICONOSCIMENTO
UNESCO TRIBUTO A CULTURA CIBO E TERRITORI

“la decisione ufficiale assunta oggi dal comitato unesco riunito a new delhi sancisce l’ingresso della cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’”. lo rende noto un comunicato del consorzio tutela del grana padano, che cosi’ prosegue: “un risultato storico che valorizza non un semplice insieme di ricette, ma un sistema vivente di conoscenze, pratiche quotidiane, ritualita’ familiari e comunitarie, pluralita’ territoriali e capacita’ di trasmettere saperi attraverso le generazioni. il consorzio tutela del grana padano, il formaggio dop piu’ consumato al mondo, accoglie questo riconoscimento con orgoglio profondo e con la consapevolezza del significato culturale che esso porta con se’. la cucina italiana e’ infatti un luogo identitario, dove le tradizioni si intrecciano alla creativita’, dove ogni gesto – dalla scelta degli ingredienti alla preparazione dei piatti – racconta un rapporto autentico con il territorio e con la propria storia. in questo quadro, il grana padano rappresenta uno dei simboli piu’ longevi e riconoscibili della nostra tradizione gastronomica. nato secoli fa come espressione della sapienza dei monaci dei territori padani, tramandato con rigore e passione da generazioni di casari, il grana padano testimonia ancora oggi il valore del sapere artigianale, della cura delle comunita’ rurali e della responsabilita’ verso l’ambiente e la biodiversita’. ‘questo riconoscimento celebra anche la nostra identita’ e il valore delle tradizioni – dichiara il presidente del consorzio, renato ZAGHINI – e’ un tributo alla cultura del cibo che unisce le famiglie, i territori e le comunita’. un patrimonio che non appartiene solo all’italia e alle eccellenze enogastronomiche che la contraddistinguono, ma che parla al mondo intero attraverso il linguaggio universale della convivialita”. il consorzio oggi ribadisce anche il proprio impegno nel custodire e valorizzare questo patrimonio immateriale, contribuendo a mantenerlo vivo e significativo anche per le generazioni future. il riconoscimento unesco non segna una conclusione, ma l’inizio di una fase nuova: una responsabilita’ condivisa nel preservare cio’ che rende la cucina italiana un modello unico di cultura alimentare, umanita’ e memoria collettiva”.

CUCINA ITALIANA: NAPPINI (SLOW FOOD), RICONOSCIMENTO
UNESCO VALORIZZA BIODIVERSITA’ E ARTIGIANALITA’

“oggi la cucina italiana diventa patrimonio unesco. un riconoscimento che, celebrando la cucina italiana, riconosce anche la straordinaria agrobiodiversita’ che ne e’ la base”, afferma commenta barbara NAPPINI, presidente di slow food italia, che precisa: “una biodiversita’ su cui slow food lavora, valorizzandola, attraverso progetti come i presidi e l’arca del gusto, da quasi 40 anni”. “il riconoscimento va anche all’artigianalita’ di contadine e contadini, cuoche e cuochi che con competenza e creativita’ hanno reso possibili le ricette conosciute in tutto il mondo, motivo di orgoglio, che continueremo a raccontare, tutelare e valorizzare”, conclude NAPPINI.

CUCINA ITALIANA: ENTE RISI, GRANDE RISULTATO ANCHE
PER RISO E RISOTTO PILASTRI NOSTRA TRADIZIONE

“l’ente nazionale risi esprime immensa soddisfazione e profonda gioia per lo storico traguardo raggiunto: il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanita’ unesco. l’ente ha sostenuto con ferma convinzione e profondo impegno l’intero percorso di candidatura, credendoci fin dall’inizio e dedicando risorse significative alla valorizzazione di tutti gli elementi che compongono questo inestimabile patrimonio, con particolare attenzione al riso ed al risotto. il riso italiano e la sua piu’ celebre preparazione, il risotto, rappresentano non solo prodotti agricoli di eccellenza, ma veri e propri pilastri della tradizione, della cultura e dei paesaggi culinari italiani, essenziali per il successo di questa candidatura”. lo rende noto un comunicato di ente risi che cosi’ prosegue: “a testimonianza di questo forte sostegno e della volonta’ di valorizzare il ruolo cruciale del cereale nell’identita’ agroalimentare italiana, l’ente ha promosso la realizzazione di un tavolo specifico per il riso italiano. questo allestimento, ideato per esporre la ricchezza, la storia e la biodiversita’ della risicoltura nazionale, e’ stato presentato per la prima volta in occasione di ‘riso’ a vercelli, riscuotendo grande successo e fungendo da punto focale per il dibattito sul futuro del settore all’interno del contesto culinario. dopo il debutto a vercelli, il tavolo e’ stato esposto in altri importanti contesti e oggi, con grande orgoglio, sara’ protagonista a roma in occasione della cerimonia ufficiale che celebra l’iscrizione della cucina italiana nella lista unesco”. “abbiamo lavorato con determinazione – afferma la presidente dell’ente natalia BOBBA – convinti che il riso italiano e le innumerevoli ricette di risotto rappresentino una componente imprescindibile della nostra identita’ culturale e culinaria, elemento fondamentale per il successo di questo riconoscimento. la presenza del nostro tavolo a roma vuole essere il segno tangibile di quanto il nostro ente abbia voluto essere al fianco della filiera risicola, parte vitale della cucina italiana premiata”. “l’ente continuera’ a lavorare per tutelare e promuovere il riso italiano come ingrediente chiave della cucina unesco, nella certezza – conclude il comunicato – che questo riconoscimento si tradurra’ in un valore duraturo per l’intera filiera e per la nazione”.

CUCINA ITALIANA: DIANA (ARANCIA ROSSA SICILIA
IGP), RICONOSCIMENTO UNESCO RISULTATO STORICO

“‘accogliamo con grande entusiasmo la notizia che la cucina italiana e’ finalmente riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanita’ dall’unesco. e’ un risultato storico che rende giustizia a generazioni di agricoltori che, ogni giorno contribuiscono al mantenimento della ruralita’ e quindi dei piu’ grandi paesaggi italiani, oltre che alla conservazione e crescita di economie locali fondamentali anche per portare il nome dell’italia nel mondo’. e’ il pensiero di gerardo DIANA, presidente del consorzio di tutela arancia rossa di sicilia igp, alla notizia del riconoscimento della cucina italiana come patrimonio unesco”. lo rende noto un comunicato del consorzio. “‘la cucina italiana si basa su materie prime eccellenti che sono legate indissolubilmente alla terra, alle stagioni e alla cultura dei nostri territori”, afferma DIANA, che prosegue: “penso in particolare alla sicilia, non a caso nominata regione europea della gastronomia per il 2025 (prima regione italiana a ottenere questo riconoscimento), che oggi si afferma al centro della scena internazionale proprio grazie alla sua identita’ agricola e gastronomica, all’innovazione in agricoltura e a un impegno concreto per la sostenibilita’. l’arancia rossa di sicilia igp e’ un esempio straordinario di come la biodiversita’, la sapienza degli agricoltori e la loro passione possano diventare un simbolo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo”. “il riconoscimento unesco rappresenta una straordinaria occasione per tutto il comparto agroalimentare italiano e siciliano in particolare”, evidenzia DIANA, che continua: “siamo convinti che ora piu’ che mai sia il momento di investire nelle nostre radici, di innovare senza dimenticare la tradizione e di raccontare al mondo che la cucina italiana e’, prima di tutto, cultura, identita’ e orgoglio nazionale e per questo dobbiamo ringraziare il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , per aver allineato tutte le realta’ e anche il lavoro di origin italia che in questi anni e’ andato nella direzione di raccontare le eccellenze agroalimentari all’unisono e che proprio la scorsa settimana insieme a fondazione qualivita, a siena, ha consegnato al commissario europeo all’agricoltura, christophe HANSEN, un memorandum di otto punti da inserire nell’action plan”.

CUCINA ITALIANA: AGROCEPI, ECCEZIONALE RICONOSCIMENTO
UNESCO MA FILIERA AGROALIMENTARE VA SOSTENUTA

“‘e’ un riconoscimento che anche nelle motivazioni va al di la’ dell’indiscussa eccellenza della nostra cucina e del nostro agroalimentare. il nostro cibo e’ cura, benessere e legami. nessun’altra cucina finora era stata riconosciuta da sola e nella sua interezza come patrimonio dell’umanita’. parliamo dell’insieme della nostra cultura e della nostra filiera agroalimentare’. e’ quanto afferma corrado MARTINANGELO, presidente di agrocepi, nel commentare il riconoscimento unesco della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanita’”. lo rende noto un comunicato di agrocepi. “l’italia non solo e’ l’unico paese che puo’ vantare una cucina patrimonio dell’umanita’ ma puo’ anche vantare la dieta mediterranea anch’essa patrimonio dell’unesco”, prosegue MARTINANGELO. “come abbiamo sempre sottolineato come agrocepi il cibo e’ un valore dell’ agroalimentare di qualita’ e in tale direzione i riconoscimenti unesco sono un fattore positivo ed eccezionale ma non sempre bastevole ad assicurare un maggior reddito alle imprese del settore”, continua il presidente di agrocepi, che conclude: “per cui agrocepi auspica sempre di piu’ che il cibo sia accompagnato da aiuti ed incentivi fiscali lunga tutta la filiera agroalimentare per avere un cibo sano, giusto e sostenibile.”

CUCINA ITALIANA: MAMMI (ER), RICONOSCIMENTO UNESCO
GRANDE RISULTATO NOSTRO PAESE REGIONE PROTAGONISTA

“‘la cucina italiana riconosciuta patrimonio unesco e’ un grande risultato del nostro paese, che ancora una volta mette in rilievo non solo qualita’ e la bonta’ dei nostri prodotti e dei nostri piatti ma il valore culturale della nostra cucina, che nasce nelle famiglie, diventa patrimonio delle comunita’, si eleva a biglietto da visita internazionale grazie alle competenze e all’arte dei nostri chef e ristoratori, che ne sono interpreti in tutto il mondo’. e’ quanto afferma l’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI, in merito al riconoscimento della cucina italiana che entra da oggi nei patrimoni culturali immateriali dell’umanita’ con voto unanime del comitato intergovernativo dell’unesco riunito a new delhi, in india”. lo rende noto un comunicato della regione. “l’emilia-romagna e’ protagonista di questo cammino, grazie alle sue 44 dop e igp: prodotti straordinari che ancora una volta mettono in luce la ricchezza enogastronomica del nostro territorio, le sue tradizioni, i produttori, le storie di cucina e di cibo”, aggiunge MAMMI, che prosegue: “trovo sia un riconoscimento straordinario, ottenuto grazie all’impegno di tutti, a partire dagli agricoltori, poi da chi trasforma gli alimenti in piatti da gustare ovvero gli chef, e anche di casa artusi che da forlimpopoli porta in tutto il mondo la cultura di pellegrino ARTUSI, il padre della cucina italiana, e che ha contributo a costruire il valore e i contenuti di questo importante percorso”. “ora credo sia giusto che l’italia valorizzi al meglio questo riconoscimento, tutelando i propri prodotti e i propri piatti, e allo stesso tempo promuovendoli in tutto il mondo, raccontando la storia e il valore delle imprese alimentari, dei consorzi, della ristorazione, del sistema enologico”, conclude MAMMI, nel sottolineare che “la bellezza del nostro paese si puo’ raccontare al meglio e promuovere proprio attraverso il cibo”.

CUCINA ITALIANA: SICOLO(ITALIA OLIVICOLA), ORGOGLIOSI
RICONOSCIMENTO MERITO ANCHE NOSTRI OLIVICOLTORI

“il filo d’olio nel piatto e’ l’essenza della cucina italiana patrimonio unesco. non c’e’ cucina italiana senza olio extravergine di oliva e, celebrando il grande successo ottenuto con il riconoscimento unesco come patrimonio immateriale dell’umanita’, ‘italia olivicola e’ orgogliosa di aver supportato fattivamente la candidatura insieme al governo italiano e al ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste'”. lo afferma in un comunicato gennaro SICOLO, presidente di italia olivicola e vicepresidente di cia agricoltori italiani. “gli olivicoltori italiani – prosegue – non potevano che essere al fianco della grande tradizione gastronomica italiana. lo abbiamo fatto all’estero, insieme all’amerigo vespucci, a roma e in tante altre sedi. un appoggio doveroso, perche’ solo difendendo il valore culturale della cucina italiana si possono difendere anche i territori olivicoli nazionali”. “le ricette della cucina italiana – continua il comunicato – sono caratterizzate dalla produzione agricola locale e dalla stagionalita’, ma il denominatore comune sono sempre i grandi oli extravergini di oliva italiani. le orecchiette alle cime di rapa non sarebbero famose nel mondo senza un giro di olio di coratina e la pasta alla norma non sarebbe tanto gustosa senza le melanzane fritte in extravergine di nocellara o la ribollita toscana e’ riconosciuta anche per il contributo dell’olio di frantoio e moraiolo”. “e’ un giorno di giubilo che coincide con la campagna olearia e la raccolta delle olive – aggiunge SICOLO – che e’ sempre stata un momento di festa per gli olivicoltori. ovunque sono stato nel mondo ho sempre scoperto, con enorme piacere, che un po’ di pane con l’olio e’ un momento di unione e comunione. la cucina italiana e’ questo: convivialita’, piacere e un modo di vivere il gusto. e devo ricordare che un buon extravergine di oliva unisce proprio gusto e benessere”. “il filo d’olio a crudo che spopola in televisione non puo’ e non deve essere banalizzato ma, con il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio unesco, deve diventare esso stesso un momento culturale di gioia. e’ questo – conclude – l’appello e l’auspicio dei 250 mila olivicoltori italiani uniti in italia olivicola”.

CUCINA ITALIANA: AGCI AGROALIMENTARE, NOSTRI ASSOCIATI
PROTAGONISTI E AMBASCIATORI DELLA QUALITA’

“la cucina italiana entra ufficialmente nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’ dell’unesco. un riconoscimento che premia non solo piatti e ricette, ma l’intero sistema di filiere, territori e comunita’ che custodiscono tradizioni, biodiversita’ e saperi tramandati da generazioni. il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, ha sottolineato come questo traguardo rappresenti ‘una vittoria per l’italia e per l’europa, frutto di un impegno condiviso a difesa della qualita’ e della pac, contro ogni tentativo di riduzione delle risorse'”. lo rende noto un comunicato di agci agroalimentare che ritiene particolarmente significativa la propria posizione, avendo fin dall’avvio della candidatura mobilitato i suoi associati con una lettera-appello. “sostenere la cucina italiana significa valorizzare le eccellenze e difendere l’economia nazionale dai fenomeni dell’italian sounding, che sottraggono al paese oltre 120 miliardi di euro l’anno – ha dichiarato il presidente antonello CAPUA -. gli associati, ambasciatori della qualita’ italiana, sono protagonisti nel diffondere pratiche di ospitalita’, convivialita’ e accoglienza che rendono unica la nostra tradizione”. “il riconoscimento unesco – continua il comunicato – diventa cosi’ un impegno collettivo: rafforzare modelli produttivi sostenibili, promuovere filiere corte, tutelare la biodiversita’ e trasmettere alle future generazioni il valore della buona tavola italiana. un patrimonio vivo, che da oggi e’ ufficialmente patrimonio del mondo”.

CUCINA ITALIANA: VERONAFIERE, PERCORSO NATO
A VINITALY 2023 SUCCESSO PER IL PAESE

“veronafiere celebra l’ingresso della cucina italiana nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’, dopo la decisione del comitato riunito a new delhi. una candidatura nata nel 2023, con un brindisi al vinitaly che si e’ trasformato oggi in un riconoscimento unesco: il traguardo di un percorso annunciato dalla presidente del consiglio giorgia MELONI, insieme al ministro all’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA e al sottosegretario alla cultura, gianmarco MAZZI (fdi), proprio tra i padiglioni della principale manifestazione internazionale del vino italiano”. lo rende noto un comunicato stampa di veronafiere. “come veronafiere vogliamo congratularci per questo risultato con tutto il sistema-italia. si tratta di un riconoscimento che da’ ancora piu’ valore alla straordinaria ricchezza enogastronomica del nostro paese e da’ forza alle imprese del vino, del food, dell’olio extravergine di oliva e della ristorazione” commenta federico BRICOLO, presidente di veronafiere, proprio oggi a new delhi per una nuova tappa delle preview di vinitaly nel mondo. “da new delhi, con vinitaly, vediamo quanto il vino italiano e la nostra cucina siano un riferimento per operatori e consumatori – prosegue – e veronafiere continuera’ a fare la propria parte con la sua rete di manifestazioni che comprende vinitaly, vinitaly and the city, vinitaly tourism, sol expo e fieragricola: piattaforme che accompagnano sui mercati internazionali le aziende nella promozione delle produzioni italiane e dei valori legati alla qualita’, salute e sostenibilita’”. “la vinitaly preview new delhi, ospitata oggi nella residenza dell’ambasciatore d’italia in india, antonio BARTOLI, alla presenza del ministro degli esteri, antonio TAJANI – prosegue il comunicato – riunisce figure di primo piano del mondo economico e istituzionale indiano, con esponenti della cultura e operatori del settore. due i focus dell’evento, in un mercato contraddistinto da forte crescita e da un potenziale ancora ampio sul fronte del consumo di vino: la presentazione del vinitaly india roadshow, in programma a mumbai e panaji il 16 e 18 gennaio 2026, e quella della prossima edizione di vinitaly a verona, dal 12 al 15 aprile 2026. le attivita’ di promozione e relazione di veronafiere in india proseguono anche domani, a mumbai, con altri due appuntamenti: un incontro di networking con imprenditori italiani e indiani e la partecipazione a un evento serale organizzato dall’associazione italia-india (aiicp)”.

CUCINA ITALIANA: BATTISTA (COPAGRI), DECISIONE
UNESCO CONFERMA CENTRALITA’ NOSTRA AGRICOLTURA

“con l’atteso riconoscimento unesco la cucina italiana diventa la prima al mondo a essere dichiarata patrimonio dell’umanita’ nel suo insieme, a riconoscimento della grande ricchezza immateriale che questa rappresenta in termini di cultura, territorio, storia e distintivita’, oltre che ovviamente di gastronomia, andando di fatto a confermare la centralita’ del settore primario nel custodire e tramandare i saperi legati alla nostra identita’”. lo afferma in un comunicato il presidente della copagri tommaso BATTISTA, esprimendo la soddisfazione dell’intera struttura della confederazione produttori agricoli in riferimento a un importante riconoscimento che va a premiare, di riflesso, tutto il primario nazionale. “non bisogna mai dimenticare – prosegue BATTISTA – che la cucina italiana, intesa non come un mero elenco di ricette, ma come un vero e proprio rito sociale, culturale e identitario del belpaese, affonda le sue radici nel lavoro quotidiano dei produttori agricoli, che contribuiscono in maniera esemplare a tenere alta l’immagine del made in italy nel mondo, fornendo un apporto insostituibile alla sicurezza alimentare e alla tenuta socioeconomia di tutto il paese, di cui custodiscono il territorio, l’ambiente e la biodiversita’”. “in tal senso, riconoscere l’eccellenza del nostro patrimonio culinario, da intendersi quale ‘insieme di pratiche, rituali e gesti culturalmente radicati’, significa promuovere la grande qualita’ dei prodotti agroalimentari italiani, tutelandone l’identita’ culturale e favorendo l’economia locale, con il fine ultimo di offrire ai consumatori un’esperienza autentica e consapevole”, rimarca il presidente della copagri, secondo cui “tale riconoscimento raccoglie e amplia l’eredita’ della dieta mediterranea, a sua volta riconosciuta quale patrimonio immateriale dell’umanita’ nell’ormai lontano 2010”. “valorizzando la cucina italiana, infatti, che come noto si fonda sulla genuinita’ delle materie prime, nonche’ sulla distintivita’ e sulla sostenibilita’ delle produzioni, si sostengono concretamente le materie prime italiane, cosi’ come le indicazioni geografiche del belpaese e tutto il comparto agroalimentare, che puo’ vantare un bagaglio di eccellenze enogastronomiche e di tipicita’ locali pressoche’ infinito”, conclude BATTISTA, ringraziando il masaf per il grande lavoro che ha portato al riconoscimento.

CUCINA ITALIANA: LIBERIAGRICOLTORI, RISULTATO PREMIA
AGRICOLTURA E TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE

“questo risultato premia l’italia agricola, l’italia della trasformazione agroalimentare, della ristorazione, premia gli imprenditori e i lavoratori di tutta la filiera”. lo afferma in un comunicato federica LOTTI, segretario generale della confederazione italiana liberi agricoltori, commentando l’annuncio per l’inserimento della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’unesco. “ogni nostra specialita’ e’ legata ad un territorio, alla sua agricoltura e alle sue tradizioni e, quando viene presentata, fa capire dove questo prodotto viene realizzato e quanto lavoro e tradizione ci siano dietro al contenuto di un singolo piatto. quello che liberiagricoltori chiede al governo oggi – continua il segretario generale – e’ la tutela assoluta degli agricoltori che sono i primi che nella ‘trincea’ dei campi rendono possibile la realizzazione delle migliaia di prelibatezze della nostra cucina. liberiagricoltori lo sta ripetendo da sempre, ‘made in italy’ e ‘sovranita’ alimentare’ sono due facce della stessa medaglia. una medaglia che esiste, e potra’ continuare a farlo, a patto che gli agricoltori vengano tutelati e protetti per il fondamentale ruolo economico e ambientale che svolgono”. “senza agricoltori non esiste agricoltura e – conclude LOTTI – senza agricoltura non esiste nulla”.

CUCINA ITALIANA: LAURETI (PD), PIU’ CHE MERITATO
RICONOSCIMENTO PER NOSTRA GASTRONOMIA

“la prima al mondo, conferma della storica importanza della cucina italiana, oggi riconosciuta dall’unesco, nella sua interezza, come patrimonio immateriale dell’umanita’. viene riconosciuto, meritatamente, il valore culturale e sociale del nostro modo di produrre, vivere e condividere il cibo, da nord a sud, dalle tradizioni contadine alle ricette delle citta’, dalle aree urbane a quelle interne. non parliamo di semplice gastronomia ma di un mosaico di saperi, gesti tramandati, biodiversita’, territori, comunita’, convivialita’, rituali familiari e collettivi”. lo dice in un comunicato camilla LAURETI, eurodeputata del pd e vicepresidente di s&d, responsabile dem per le politiche agricole. “vogliamo ringraziare – prosegue – gli agricoltori e le agricoltrici che, in condizioni sempre piu’ difficili, assicurano il cibo che arriva sulle nostre tavole e su quelle di tutto il mondo; i cuochi che, con passione e attenzione, mantengono viva la tradizione e fanno della cucina un atto di cura, incontro, consapevolezza culturale; le fondazioni e le accademie del settore che danno forma e struttura a questo elemento centrale della nostra vita quotidiana da cui dipende anche la nostra salute; i ristoratori, le cooperative, i distretti produttivi e i consorzi. oggi e’ un bel giorno per il paese, a cui spetta il compito di valorizzare l’immenso patrimonio del made in italy agroalimentare su cui continueremo a chiedere maggiore impegno, all’europa e al governo, perche’ il cibo sia sempre piu’ sano, equo e sostenibile sul piano ambientale e sociale, perche’ chi lo produce sia remunerato con il giusto reddito, perche’ si promuovano nelle scuole programmi di educazione alimentare e si investa nelle mense scolastiche, valorizzando le filiere corte”.

CUCINA ITALIANA: UNCAI, STORICO RICONOSCIMENTO
DIETRO OGNI SAPORE C’E’ ANCHE UN CONTOTERZISTA

“la cucina italiana e’ ufficialmente patrimonio unesco, e l’unione nazionale contoterzisti agromeccanici ed industriali (uncai) celebra questo storico traguardo sottolineando il ruolo dei contoterzisti nella mise en place del made in italy. se l’italia e’ internazionalmente riconosciuta per la ‘civilta’ della tavola’ e la potenza delle supercar, con i loro ‘bolidi da campo’ i contoterzisti rappresentano la garanzia di eccellenza che lega indissolubilmente il piatto alla terra. questo riconoscimento premia non solo un insieme di ricette, ma un intero sistema produttivo, a partire dalle lavorazioni nei campi”. lo rende noto un comunicato stampa di uncai. “la consacrazione globale era gia’ una realta’, ora c’e’ anche il sigillo ufficiale”, afferma il presidente aproniano TASSINARI, che evidenzia il ruolo fondamentale dell’agricoltura in questo riconoscimento: “per comprenderne il ruolo, basta risalire all’etimologia, la parola stessa ‘cultura’ affonda le sue radici nell’agricoltura: essa e’, letteralmente, il prendersi cura, e’ il ciclo della semina e del raccolto”. “e – continua il comunicato – se la cucina italiana e’ cultura, e la cultura e’ coltivare, i numeri dei contoterzisti parlano chiaro: oggi in italia le imprese agromeccaniche gestiscono oltre il 95% delle operazioni di raccolta dei cereali e piu’ del 65% delle semine, sfiorando la totalita’ in colture chiave. i contoterzisti consentono alle aziende agricole italiane, spesso piccole e frammentate, di rimanere competitive e garantire l’eccellenza della materia prima, pilastro dell’identita’ culinaria”. “qui si scioglie un paradosso apparente: per preservare l’antico sapore, serve l’altissima tecnologia. la cucina italiana e’ tradizione; il contoterzismo e’ innovazione pura – prosegue TASSINARI -. e’ in questo connubio che si consolida il ruolo dei contoterzisti”. “nell’era dell’agricoltura 4.0, piu’ tecnologia nel campo si traduce in efficienza, e per mantenere intatto il sapore che il mondo ci invidia, non basta la memoria delle nonne: i contoterzisti forniscono il supporto che trasforma i terreni, anche i piu’ frammentati, in campi ad alta resa. servono la topografia di precisione, la sensoristica sul terreno e la raccolta con parametri ottimali – riprende il comunicato -. e’ la precisione della ‘dose giusta al momento giusto’, dall’irrigazione alla concimazione, che massimizza la produttivita’ del suolo, lo fa fruttare al meglio e rende la produzione piu’ sostenibile e abbondante”. “i contoterzisti sono i custodi digitali di un patrimonio antico, portando l’innovazione nella terra per proteggere la storia culinaria italiana e il suo ambiente. guardiamo un piatto di pasta. togliamo lo chef. togliamo la ricetta. togliamo il pastificio. cosa resta? il grano. e chi lo ha raccolto al momento e con l’umidita’ perfetti, senza sprecarne un chicco? un contoterzista – continua il presidente uncai -. il primo utensile della cucina italiana non e’ il mestolo, e’ la mietitrebbia. siamo la mise en place del made in italy. i contoterzisti professionali sono il motore nascosto che rende la cucina piu’ amata al mondo sostenibile, sicura e autentica. senza di noi, il patrimonio unesco resterebbe un campo incolto”.

CUCINA ITALIANA: TAVOLETTA (ACLI TERRA),
SODDISFAZIONE PER UN TRAGUARDO STORICO

“l’italia celebra uno storico traguardo: la cucina italiana e’ stata ufficialmente inclusa nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanita’ unesco. la decisione e’ stata deliberata all’unanimita’ dal comitato intergovernativo unesco, riunitosi a new delhi, riconoscendo la nostra come la prima cucina al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. secondo l’unesco, la cucina italiana e’ molto piu’ di un insieme di ricette: e’ una ‘miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie’, un ‘modo per prendersi cura di se stessi e degli altri, esprimere amore e riscoprire le proprie radici culturali’. lo rende noto un comunicato stampa di acli terra, l’associazione nazionale professionale agricola, che esulta per questo prestigioso riconoscimento, in linea con l’impegno profuso attraverso la campagna ‘colture&culture’. nicola TAVOLETTA, presidente nazionale di acli terra, ha commentato la notizia: “acli terra ha sempre sostenuto l’idea che la cucina italiana fosse patrimonio culturale. esultiamo per questo riconoscimento appena proclamato in india. la nostra cucina non e’ competitiva, ma e’ una cucina di relazione e di integrazione, che non teme il confronto ma che ama la capacita’ di essere generativa. inoltre, essa vive al meglio quando i prodotti sono italiani, non per esclusione, ma per la distintivita’ della nostra amplia e copiosa biodiversita’”. acli terra ricorda “di aver gia’ portato attivamente la promozione della cucina italiana nel mondo, come dimostrato dall’appuntamento organizzato nel principato di monaco nel novembre 2024”.

CUCINA ITALIANA: MANFREDI (ANCI), RICONOSCIMENTO
CHE RAFFORZA IDENTITA’ E COESIONE TERRITORIALE

“il ruolo dei comuni e’ determinante nel trasformare le tradizioni locali in qualcosa di riconosciuto e riconoscibile a livello globale. il riconoscimento unesco – afferma in un comunicato il presidente dell’anci gaetano MANFREDI – non e’ quindi solo un onore culturale, ma diventa un potente strumento di sviluppo, capace di preservare e valorizzare l’identita’ dei territori. un riconoscimento che eleva la cucina italiana a simbolo di appartenenza condivisa che va oltre i confini regionali, spingendo le diverse realta’ a dialogare e collaborare, oltre che un potente strumento di marketing internazionale che promuove un turismo esperienziale e culturale, favorisce la destagionalizzazione dei flussi e apporta un valore aggiunto ai prodotti e alle filiere locali”.

CUCINA ITALIANA: UNIONFOOD, RICONOSCIMENTO A TANTE
FILIERE CHE UNISCONO TRADIZIONE E INNOVAZIONE

“la nomina della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanita’ unesco rappresenta un riconoscimento storico non solo alla nostra tradizione gastronomica, ma all’intero sistema produttivo che da generazioni porta nel mondo l’eccellenza del made in italy alimentare”. si esprime cosi’ – in un comunicato – mario PICCIALUTI, direttore generale di unione italiana food, associazione di categoria aderente a confindustria, in merito all’inserimento nella lista che celebra le pratiche culturali di valore universale. “parliamo di un settore produttivo complesso che affonda le radici nella storia, con imprese che sanno anche innovare e guardare al futuro”, aggiunge PICCIALUTI.

CUCINA ITALIANA: BATTISTONI (FI), VINCE
L’ITALIA, VINCE IL GIOCO DI SQUADRA

“la cucina italiana e’ stata iscritta nel patrimonio immateriale dell’umanita’ unesco, un riconoscimento ai nostri saperi, alle tradizioni e alla creativita’ che uniscono generazioni e valorizzano i territori, rendendo l’italia un paese unico al mondo”. lo dichiara in un comunicato il segretario di presidenza della camera dei deputati, francesco BATTISTONI (fi), che aggiunge: “un traguardo frutto di un lavoro di squadra portato avanti dal ministro degli esteri antonio TAJANI; un successo di tutti: del governo, delle imprese, delle associazioni, dei cittadini e dell’intera filiera agroalimentare. questo traguardo riflette il nostro impegno piu’ ampio nella salvaguardia e nella promozione del made in italy”.

CUCINA ITALIANA: ROCCHI (CREA), NOSTRO CIBO
FATTO ANCHE DI SCIENZA E INNOVAZIONE

“e’ un risultato di straordinaria rilevanza culturale e scientifica, che premia un modello alimentare unico al mondo, fondato su territori, cultura, convivialita’, biodiversita’ e sostenibilita’ e che potra’ avere rilevanti ricadute – economiche e di immagine – per tutto il paese”, afferma in un comunicato il presidente del crea, andrea ROCCHI. “un grande riconoscimento a quel sistema culturale complesso che c’e’ dietro il nostro cibo, che e’ fatto – sottolinea – anche di scienza, innovazione, qualita’, sostenibilita’ e a cui siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito con le nostre ricerche”.

CUCINA ITALIANA: FEDERDOC, RICONOSCIMENTO CHE
VALORIZZA RUOLO DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE

federdoc accoglie con grande soddisfazione la decisione dell’unesco di iscrivere la cucina italiana nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanita’, rende noto un comunicato. il prestigioso riconoscimento valorizza l’intera filiera agroalimentare italiana e, vogliamo ricordare – aggiunge federdoc -, anche il contributo del vino a denominazione d’origine, parte integrante e inscindibile della nostra identita’ gastronomica. le indicazioni geografiche custodiscono da decenni la memoria dei territori, il lavoro delle comunita’ locali e un patrimonio di competenze che rende la cucina italiana un unicum culturale.