PRANDINI, IN 2000 A BRUXELLES PER PIU’ POLITICA E MENO TECNOCRAZIA. GESMUNDO, A DEFICIT DEMOCRATICO RISPONDIAMO COL POPOLO DEI CONTADINI

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questa e’ un’assemblea politica nel senso piu’ alto della politica. oggi abbiamo toccato con mano il ruolo corpi intermedi e il titolo dell’assemblea “questa non e’ l’europa che vogliamo”, vuole essere un punto di ragionamento alto sull’europa del futuro, ha detto il presidente della coldiretti ettore PRANDINI concludendo i lavori del tradizionale incontro di fine anno (qui la trascrizione integrale del suo intervento https://bit.ly/4rS3vty). saremo in 2000 a bruxelles per la manifestazione del 18 dicembre che sara’ soprattutto una richiesta di piu’ politica e meno tecnocrazia, ha annunciato il presidente PRANDINI che ha svolto un ragionamento sulla centralita’ che cina, russia, stati uniti, india riconoscono ormai al cibo, non piu’ solo questione produttiva ma questione economica e politica. alcuni di questi paesi, ha avvertito, ragionano ormai anche in termini di qualita’ proprio mentre l’europa taglia le risorse per l’agricoltura sottraendo linfa proprio alla tutela di quest’ultima. PRANDINI ha annunciato i temi su cui si concentrera’ l’organizzazione nel 2026. l’azione sindacale vertera’ sulla battaglia per il codice doganale, la sede in italia dell’ autorita’ doganale; un accordo con l’anci per uniformare le norme applicate nei comuni e un accordo con l’agenzia delle dogane per rafforzare i controlli lungo la filiera. inoltre coldiretti ingaggera’ un confronto con le regioni affinche’ in materia di controlli sulle aziende agricole venga applicata la legge in vigore che prevede che un ammonimento preceda la sanzione. il presidente ha colto l’occasione dell’assemblea di fine anno per ribadire che la classe dirigente coldiretti deve rispondere solo ed esclusivamente alla sua base associativa. il presidente ha anche difeso le aziende pubbliche come eni e poste, criticando le molte, fallimentari privatizzazioni del passato. ha aperto i lavori dell’assemblea il ministro degli affari europei tommaso FOTI che ha sottoscritto il tema dell’assemblea e, alla richiesta di PRANDINI, di un aumento della dotazione del 4.0 ha promesso di tornare “alla carica con GIORGETTI. penso – ha aggiunto il ministro – di aver contribuito abbastanza al bilancio con 9 miliardi anche se il mio ministero e’ senza portafoglio”. il ministro, infine, ha informato che nella riunione del consiglio affari generali di martedi’ prossimo a bruxelles ribadira’ la posizione del governo italiano contro la rinazionalizzazione della pac. il segretario generale vincenzo GESMUNDO ha dedicato la sua lunga relazione introduttiva (qui il testo https://bit.ly/3XLKI5t) ad una serie di questioni che riguardano lo stato attuale dell’unione europea con aspre critiche a mario DRAGHI e ursula VON DER LEYEN e, in generale, alle elite che governano l’unione. “siamo europeisti per vocazione. e’ ingeneroso e ingiusto negare che il balzo in avanti della nostra agricoltura sia stato dovuto all’europa prima degli anni 2000”, ha avvertito, pero’, il segretario generale. la pac – ha aggiunto GESMUNDO – ha prodotto il piu’ grande impulso all’economia europea. ora con un colpo di spugna…si torna indietro…in particolare la critica a DRAGHI ha riguardato la messa in discussione fatta dall’ex presidente del consiglio del principio di precauzione, del sostegno all’uso dell’intelligenza artificiale ed al suo fervore bellico. GESMUNDO ha citato, a dimostrazione che la battaglia di coldiretti per il principio di precauzione e’ giusta, il recente ritiro di un articolo scientifico sulla innocuita’ del glifosato. “se l’efsa non cambia atteggiamento saremo li’ in maniera incazzata”, ha minacciato. “di fronte al venir meno dell’impulso democratico dell’europa coldiretti deve rispondere al deficit di democrazia dell’unione portando in europa il disordine virtuoso, puntando sul popolo dei contadini europei, 9 milioni di famiglie”, ha concluso GESMUNDO. nel corso dell’assemblea e’ intervenuto da bruxelles il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA (qui la trascrizione integrale del suo intervento https://bit.ly/3MvRzh2) che ha assicurato di lavorare in queste ore in difesa dei pescatori contro la proposta della commissione europea “ribadiro’ – ha detto – che il taglio delle giornate di lavoro e del reddito dei pescatori non e’ tollerabile. cominciassero i burocrati di bruxelles a ridursi lo stipendio” di tutti gli intervenuti – hanno parlato fra gli altri domenico QUIRICO e massimo CACCIARI – e’ venuta la conferma che la battaglia della coldiretti nel rivendicare il ruolo centrale di un corpo intermedio – e’ sacrosanta, condivisibile e necessaria.