AGRICOLTURA DIGITALE: AGIA-CIA PRONTA A GUIDARE RIVOLUZIONE BIGDATA

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“i giovani imprenditori agricoli sono pronti a guidare la vera rivoluzione dei bigdata in agricoltura per renderla protagonista di una vera transizione ecologica, ma chiedono il superamento del digital divide e una regolamentazione europea per la proprieta’, la gestione e l’uso dei dati. questi i nodi cruciali del secondo dibattito online (clicca qui) promosso da agia, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli di cia-agricoltori italiani, che ha fatto appello ad un’azione concreta da parte di istituzioni nazionali ed ue”, rende noto un comunicato stampa di agia-cia. “in gioco, ha sottolineato piu’ volte agia-cia, la grande opportunita’ di utilizzare davvero i dati prodotti dall’attivita’ nei campi e negli allevamenti, per migliorarne la produttivita’ in chiave sostenibile l’azienda, l’ambiente e i cittadini. punto forza, ora, una grande propensione delle giovani generazioni, piu’ sensibili al valore di un approccio analitico e consapevoli della responsabilita’ e del contributo che posso portare alla ricerca e al green deal ue. da sciogliere la questione del divario digitale con l’ultimo miglio ancora da raggiungere nelle aree rurali d’italia che la pandemia ha, in qualche modo, riportato al centro, facendo emergere l’urgenza anche tra le istituzioni preposte, di governance, incentivi e tutele che rispettino davvero il diritto alla digitalizzazione. e’ il requisito per la sussistenza delle attivita’ economiche nella aree interne dove il mondo agricolo e’ linfa e collante per le comunita’. senza contare che digitalizzare, e’ stato evidenziato nel webinar agia-cia, vuol dire anche semplificare e snellire la burocrazia. secondo agia-cia, per i bigdata in agricoltura va realizzata una grande rivoluzione, necessaria a fare ordine nel caos normativo esistente e a definire regole ad hoc per il settore a livello europeo. devono riconoscere un ruolo centrale all’imprenditore agricolo e riportare equita’ tra chi produce i dati e chi li gestisce. fornire standard chiari di raccolta e prima ancora modalita’ sostenibili e bilanciate lungo il flusso dal campo all’elaborazione in studio”, aggiunge il comunicato. “da anni, i giovani di cia stanno aprendo le porte a ricerca e sperimentazione, ma e’ evidente che serve mettere a sistema un metodo con obiettivi misurabili nel breve, medio e lungo periodo. anche con il pnrr c’e’ l’occasione di investire in competenze e su una vera cultura dell’uso del dato, partendo dalla formazione continua degli agricoltori e dalle scuole, in collaborazione con le universita’. occorre creare un dizionario condiviso tra pubblico e privato, oltre a una rete aperta di dialogo che richiami anche le istituzioni sul ruolo della digitalizzazione come opportunita’ di crescita economica e culturale. anche l’europa, e’ emerso dal webinar, dovra’ fare un salto da gigante e gradi attese ci sono rispetto all’annunciata creazione di un geoportale. di sicuro occorrera’ cominciare a sburocratizzare la pac, semplificando le domande uniche e accelerando i pagamenti. il margine di crescita nel campo dei bigdata, stimolato dal next generation eu, e’ questa volta enorme e la stessa europa spinge per la sostenibilita’ anche in quest’ambito con regole globali, partendo dalla revisione delle normative esistenti. centrale un maggior altruismo dei dati con l’eliminazione degli squilibri esistenti. di tutela ed equita’, si parlera’ nell’ultimo webinar agia-cia sull’agricoltura digitale, martedi’ 27 aprile sempre alle 17:30. segui la diretta: https://youtu.be/2KZ1bZzapsY. oltre al presidente nazionale di agia-cia, stefano FRANCIA e a valeria VILLANI, della giunta nazionale agia e presidente agia-cia emilia-romagna, sono intervenuti: assuntela MESSINA, sottosegretaria alla transizione digitale; susanna CENNI, vicepresidente commissione agricoltura della camera; gianpaolo VALLARDI, presidente commissione agricoltura del senato; nicola DANTI, europarlamentare e relatore ombra proposta di regolamento governance europea dei dati; massimo DURANTE, docente di informatica giuridica universita’ degli studi di torino; ivano VALMORI, ceo image line e salvatore CARFI’, agea bruxelles”, conclude agia-cia.