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“qual e’ il valore aggiunto che un investimento in infrastrutture idrauliche apporta all’economia di un territorio? a calcolarlo, in vista della definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza, e’ l’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (anbi), che ha combinato una serie di parametri inerenti gli incrementi indotti in termini di produttivita’ agricola, produzione idroelettrica, capacita’ di acquisto, derivanti dagli interventi previsti dal piano nazionale di efficientamento della rete idraulica del paese (858 progetti definitivi ed esecutivi, capaci di garantire oltre 21.000 posti di lavoro grazie ad un investimento di circa 4 miliardi e 300 milioni di euro)”, rende noto un comunicato di anbi, nel rilevare che “il beneficio economico, che ne deriva, e’ rilevante e suddiviso in due archi temporali: il primo e’ decennale e prevede una ricaduta economica pari a 38,7 miliardi di euro (16 al nord; 5,8 al centro; 16,9 al sud); il secondo traguarda a 25 anni ed indica un ritorno economico pari a 97 miliardi (40 al nord; 15 al centro; 42 al sud)”. “lo scopo e’ di quotare indicativamente il valore della multifunzionalita’ degli investimenti proposti dal nostro piano”, spiega francesco VINCENZI, presidente di anbi, che sottolinea: “salvaguardata la funzione vitale dell’acqua, e’ tempo di pensare alla gestione idraulica ed irrigua come servizio ecosistemico per il territorio e non solo per l’agricoltura: dalla produzione di energia rinnovabile alla fruizione in termini di turismo sostenibile”. “sono questi i nuovi scenari della moderna bonifica”, afferma massimo GARGANO, direttore generale di anbi, nel ricordare che “in questo quadro, nella mattinata di mercoledi’ 21 aprile prossimo, giornata mondiale della creativita’ e dell’innovazione, presenteremo, alla platea degli enti consorziali ed all’opinione pubblica, 5 nuove start-up nel corso dell’evento web ‘il valore dell’acqua 4.0′, cui hanno gia’ assicurato la partecipazione esponenti del governo, del mondo della ricerca e delle imprese”. “sara’ un ulteriore tassello nel processo anche culturale, che portera’ alla creazione della piattaforma inno2hub, da noi promossa”, conclude GARGANO.