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“continua l’impegno di agea nel progetto criminal focus area, sviluppato sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’interno per contrastare i fenomeni criminali connessi alle attivita’ produttive”, rende noto un comunicato di agea, nell’informare che “‘mapping agri-food chains. overview of the mapping activity on a panel of agri-food chains’, e’ il titolo del secondo talk tematico previsto per il 30 giugno volto a promuovere il progetto e ad offrire una panoramica di quelle filiere o segmenti di filiere agro-alimentari – carne bovina, suina, carne ovicaprina, latte, pomodoro – potenzialmente a rischio cfa”. “l’obiettivo di questa fase e’ individuare le interconnessioni tra le regioni dell’intero territorio nazionale che ospitano segmenti delle filiere di produzione e i territori meno sviluppati presi in esame – sicilia, puglia, basilicata, campania, basilicata – che potrebbero quindi essere condizionate dalla criminalita’ con un effetto fortemente inibente sulla liberta’ di iniziativa e sulla concorrenza”, spiega il comunicato, nel precisare che “a tale scopo sono stati presi in esame ed elaborati i dati sul territorio nazionale per identificare le filiere a carattere ‘interregionale’ in cui si espletano parti di processi produttivi che vengono completati o governati dalle regioni meno sviluppate e la conseguente selezione delle 5 filiere target”. “una rappresentazione dinamica ottenuta grazie all’utilizzo di un ambiente di lavoro informatizzato che ha permesso un’attivita’ di data scouting, con un’integrazione di banche dati provenienti da diverse amministrazioni, mantenendo coerenza tra le stesse”, sottolinea il comunicato. “a valle dell’identificazione delle filiere target e’ stata realizzata una mappatura logica delle filiere analizzate che rappresenta in veste grafica il flusso ‘logico’ del bene lungo l’intera filiera, gli attori coinvolti e i principali snodi di processo”, spiega il comunicato, che prosegue: “successivamente alla raccolta sono state condotte attivita’ propedeutiche al relativo censimento all’interno di apposito ambiente di laboratorio prototipale e in strumenti di business intelligence a cui e’ seguita una fase di data cleaning per la rimozione di eventuali errori (rimozione di dati anomali, compilazione di valori mancanti e armonizzazione del set dati)”. “per ciascuna filiera target sono state predisposte apposite tabelle di analisi e mappatura consultabili in formato interattivo su uno strumento di business intelligence”, conclude il comunicato, che evidenzia: “un ulteriore asset di cui possono avvalersi amministrazioni e organi di controllo per contrastare la criminalita’ in ambito agricolo”.