ACQUA: CIA TOSCANA, SENZA RISORSE IDRICHE NON C’E’ FUTURO PER AGRICOLTURA DI QUALITA’

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“e’ in arrivo un fondo di rotazione per progetti dedicati all’irrigazione, con un plafond di 4 milioni di euro, di cui il 30% destinato ai consorzi di bonifica ed il restante 70% ai comuni per le progettualita’. lo ha annunciato l’assessora all’agricoltura e vicepresidente regione toscana stefania SACCARDI, intervenendo al seminario ‘l’importanza del ruolo della risorsa idrica nel sistema agricolo toscano’, organizzato a firenze da cia agricoltori italiani della toscana. quello che si e’ svolto nel capoluogo toscano e’ stato il quarto incontro dedicato alle risorse idriche in agricoltura nell’ultima settimana, dopo quelli di venturina (li), lajatico (pi) e grosseto. grande attenzione della cia toscana per quella che e’ diventata una vera e propria emergenza per l’agricoltura toscana. un dato su tutti: appena il 9 per cento dell’agricoltura toscana e’ irrigata ed in anni come quello che sta per concludere (2021), la siccita’ ha colpito negativamente anche colture di qualita’ come vite ed olivo”, informa il comunicato di cia toscana. “la mancanza di acqua e’ ormai una priorita’ per gran parte delle nostre colture, anche per le nostre aziende e come cia da anni stiamo tenendo alta l’attenzione delle istituzioni e della politica per invertire la rotta su questo tema. per questo l’intervento dell’assessore saccardi e le risorse che saranno riservate ad incrementare la disponibilita’ di risorsa idrica sono accolte positivamente. si tratta di un punto di partenza, perche’ per fronteggiare i cambiamenti climatici, come abbiamo visto anche nel 2021, ci sara’ bisogno di disponibilita’ di acqua sempre maggiore. senza acqua non avremo piu’ un’agricoltura di qualita’ e competitiva nella nostra regione”, ha detto giordano PASCUCCI, direttore cia agricoltori italiani della toscana. “e’ necessario trovare soluzioni alternative, come vasche di contenimenti esterno che non siano troppo impattanti ma facilmente realizzabili rispetto ai bacini. bisogna trovare soluzioni rapide per fronteggiare questa emergenza: in un’annata particolarmente siccitosa come quella passata, se ci fosse stata la possibilita’ di irrigare in olivicoltura e viticoltura si sarebbero potuti avere risultati migliori rispetto a quanto e’ avvenuto, come hanno dimostrato quelle aziende che sono riuscite a fare un minimo di irrigazione”, ha sottolineato il presidente di cia toscana centro, sandro ORLANDINI. “i cambiamenti climatici richiedono molta piu’ acqua rispetto al passato, anche per quelle colture, come olivo e vite, che storicamente avevano minore necessita’. come toscana siamo rimasti un po’ indietro in questo senso, abbiamo una superfice agricola coperta da irrigazione fra il 7 e il 9 per cento, non abbiamo grossi bacini, e la nostra agricoltura ha sempre attinto dalle acque superficiali, e per questo bisognera’ lavorare con i nostri consorzi di bonifica che sono il nostro braccio operativo”, ha detto la vicepresidente regionale SACCARDI che ha aggiunto: “in questi giorni il consiglio regionale, in accordo con la giunta, sta predisponendo un fondo di rotazione per le progettazioni irrigue (per un totale di 4 milioni di euro), spesso costose e complicate, con i consorzi che non hanno gli strumenti adatti per realizzarle. contemporaneamente nella programmazione del psr abbiamo previsto 2 misure (una consortile e una aziendale) proprio per sostenere nuovi interventi di irrigazione o la realizzazione all’interno delle aziende”. risorse che per i consorzi di bonifica saranno circa 1,2 milioni di euro e che andranno suddivise fra i singoli consorzi (200 mila euro ciascuno), come ha ricordato il presidente anbi toscana marco BOTTINO. “la risorsa idrica non e’ illimitata, deve essere accessibile e sostenibile. un elemento positivo e’ che per il nostro modello agricolo non ci sara’ bisogno di molta acqua: quindi un quantitativo mirato, utilizzato in misura controllata come per vite e olivo, come in annate siccitose come questa. siccita’ estrema e alte temperature estive hanno condizionato la produttivita’: progettando oggi un qualsiasi impianto olivicolo non potra’ non avere un sistema irriguo”, ha ricordato filippo LEGNAIOLI, vicepresidente cia toscana. il seminario fa parte dell’intervento realizzato con il cofinanziamento feasr del programma di sviluppo rurale 2014-2020 della regione toscana sottomisura 1.2.